Barcellona– E se Ineos Britannia scegliesse davvero Luna Rossa Prada Pirelli per le semifinali della Louis Vuitton Cup che iniziano sabato? Secondo quanto risulta a Fare Vela, Sir Ben Ainslie e soci starebbero seriamente valutando l’ipotesi di regatare contro il team italiano in semifinale. Ciò sarebbe dovuto alla convinzione di poter sfruttare il momentum. Le ottime prove britanniche e i contemporanei giri a vuoto di Luna Rossa nelle ultime due sfide dirette durante il secondo Round Robin. In pratica, INEOS vorrebbe spingere adesso per eliminare l’avversario potenzialmente più forte per la vittoria della Louis Vuitton Cup e la conseguente sfida al defender Emirates Team New Zealand il prossimo ottobre.
La sfida contro Luna Rossa sarebbe anche considerata, in casa britannica, più allenante di quella con Alinghi Red Bull Racing, considerato avversario più malleabile ma anche meno probante in vista dell’obiettivo finale America’s Cup Match. Il che ha una sua logica in America’s Cup, dove la crescita deve fare i conti con il poco tempo a disposizione.
Conosceremo la risposta domani venerdì, alle 11 del mattino, quando durante la conferenza stampa degli skipper Ben Ainslie comunicherà la decisione. Sarebbe una sfida tutta da seguire, una replica di quella che tre anni fa assegnò la Prada Cup a Luna Rossa, con gli italiani vittoriosi sui britannici per 7-1.
Ma INEOS Britannia è davvero più forte, in questo momento, di Luna Rossa? Nel secondo round Robin il team inglese, sempre secondo quanto risulta a Fare Vela, ha modificato rake e centro velico del suo AC75, migliorando l’angolo in bolina e la conseguente VMG, e ha apportato alcune migliorie ai suoi foil ma non in maniera determinante.
A un’analisi attenta Luna Rossa resterebbe ancora la barca più veloce, anche se non portata in modo efficace dal suo equipaggio nelle ultime due regate disputate. Soprattutto la scelta di partire a sinistra sottovento, con ampia separazione laterale, si è rivelata presto un boomerang. Già nel primo incrocio, Luna Rossa si era ritrovata intrappolata nel boundary di sinistra, senza più alcuna via d’uscita, con una copertura asfissiante da autentico match race (ma fatto a 35 nodi) da parte di un Ben Ainslie a cui nell’ultima settimana è tornato il celebre ghigno da killer. Errore riconosciuto dallo stesso Checco Bruni in Mixed Zone.
La gestione della pressione, dopo un inizio di Louis Vuitton Cup in cui Luna Rossa era e sembrava una spanna sopra gli altri sfidanti, è diventata adesso il vero punto su cui Max Sirena e Patrizio Bertelli devono e possono lavorare.
Luna Rossa è veloce ma deve poter anche regatare bene come sa, tornare ad attaccare nei prestart, evitare quel compitino che si è intravisto nei due match contro Britannia. La semifinale non ha un domani. Ogni singola regata avrà un peso specifico enorme. Da qui la necessità di poter contare su un equipaggio fresco, presente in ogni singola fase della campagna. L’età di Francesco Bruni e Jimmy Spithill fa crescere l’esperienza ma fa anche aumentare i tempi di recupero, soprattutto mentali, in una disciplina, il match race con bolidi monofoil che regatano a più di 40 nodi, in cui si è chiamati a pensare, decidere e agire praticamente in pochissimi secondi.
Luna Rossa è nel suo fortino, in bolla, e fa bene. Deve necessariamente usare tutte le risorse a sua disposizione nel modo giusto, Ruggero Tita compreso che potrebbe essere alternato a Bruni o Spithill proprio per mantenere freschi i due timonieri sin qui titolari. La barca c’è e, per quanto visto sinora, è tra le migliori della flotta. Molto vicina, se non in alcuni fasi superiore, al defender. Un’occasione così non va sprecata e a Base Luna lo sanno bene.
Da sabato le due semifinali, che assegneranno il passaggio alla finale di Louis Vuitton Cup a chi arriva per primo a cinque vittorie. Domani alle 11:00 conosceremo gli accoppiamenti tra INEOS Britannia, Luna Rossa, American Magic e Alinghi red Bull Racing. Ci sarà da divertirsi.
Fare Vela sarà di nuovo a Barcellona per offrirvi tutti i contenuti speciali sulla 37th America’s Cup.