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America’s Cup: inglesi e americani criticano duramente Team New Zealand, Napoli ok ma il Protocollo dov’è?

Londra– Se la scelta di Napoli è stata accolta con favore dalla comunità velica internazionale, non manca chi trova tale decisione come “prematura” in mancanza di un Protocollo condiviso e approvato. A lamentarsene ufficialmente è addirittura il challenger of record della 38th America’s Cup Athena Racing di Sir Ben Ainslie, supportato da New York Yacht Club American Magic.

October 11, 2024. Louis Vuitton 37th America’s Cup, Press Conference. INEOS BRITANNIA, Ben Ainslie

In un comunicato stampa inviato oggi pomeriggio, Athena Racing, scrive quanto segue:

Athena Racing, rappresentante del Royal Yacht Squadron Ltd. come Challenger of Record per la 38th America’s Cup, è preoccupato dall’attuale mancanza di trasparenza a proposito del recente annuncio della città che ospiterà la Coppa nel 2027 e dell’impatto che tale scelta avrà nel principale obiettivo di negoziare un equo Protocollo sportivo.

Per sette mesi Athena Racing è stata in negoziati sul Protocollo per la 38th America’s Cup con il defender, Team New Zealand, per conto di tutti i challenger, con lo scopo di dar vita a un’intesa sportivamente equa e commercialmente sostenibile per tutti i soggetti protagonisti dell’America’s Cup. Nonostante che recenti progressi siano stati fatti, rimangono significative barriere…

Normalmente, un accordo sulla sede ha sempre seguito la pubblicazione di un Protocollo conbdiviso. In assenza di un Protocollo condidiviso, è quindi difficile capire quali esattamente siano i termini dell’accordo raggiunto da Team New Zealand e dal Governo italiano dato che i dettagli sportivi e i dettagli sull’evento ancora non esistono.

Ogni accordo sull’organizzazione comporterà per gli sfidanti degli obblighi finanziari e organizzativi, oltre a potenziali passività, rendendo la sua conoscenza fondamentale per la partecipazione dei team alla 38th America’s Cup.

Mentre siamo molto fiduciosi sul fatto che Napoli possa essere una magnifica sede per l’AC, crediamo che la trasparenza e la cooperazione tra il Defender e tutti gli sfidanti sia vitale per il futuro della Coppa e quindi i recenti annunci del Defender sono, nel migliore dei casi, prematuri“.

American Magic, Day 16 of AC75 (B3), Sailing day with Patriot in Barcelona. – 3June2024. 37th America’s Cup Recon.

Gli fa eco anche NYYC American Magic, il team americano, che in una sua nota stampa supporta quando detto da Athena Racing, criticando TNZ di mancanza di trasparenza.

Negli ultimi sette anni“, si legge nella nota stampa, “abbiamo gareggiato con orgoglio, propositi e perseveranza in due edizioni dell’AC. E’ stato un onore rappresentare il New York Yacht Club e gli Stati Uniti sul palc1oscenico globale di una delle più importanti e gloriose competizioni sportive. Se guardiamo avanti alla 38th AC, ci troviamo a un bivio e ci sentiamo in dovere di fornire un aggiornamento ai membri del team, partner, finanziatori e tifosi.

Nonostante i migliori sforzi degli sfidanti, guidati dal challenger of record, per negoziare in buona fede, il Defender non è stato disposto a impegnarsi per la trasparenza e la cooperazione necessarie a garantire un Protocollo equo. Senza il quadro strutturale necessario agli sfidanti per perseguire campagne valide, rimarrà estremamente difficile liberare il potenziale dell’America’s Cup come proprietà sportiva moderna e di rilevanza globale.

Continuiamo a sostenere il Challenger of Record nei suoi sforzi per garantire un protocollo aperto ed equilibrato, poiché senza i cambiamenti significativi da loro propugnati, è difficile vedere come NYYC American Magic possa partecipare alla 38th America’s Cup.

Pur rimanendo fedeli all’America’s Cup e accogliendo con favore l’opportunità di competere secondo un protocollo equo, siamo altrettanto impegnati a garantire l’integrità, la trasparenza e la salute a lungo termine dell’istituzione che è l’America’s Cup. Esortiamo il Defender, in qualità di Trustee, a collaborare in buona fede con il Challenger of Record per ripristinare gli elementi di competizione leale, trasparenza e rispetto per tutti i velisti, a livello globale, che sono in definitiva i beneficiari di questo impegno consolidato nel tempo“.

Nostro commento

Due comunicati decisamente duri nei termini, che seguono di pochi giorni l’annuncio di Napoli come sede della 38th America’s Cup. Ieri sera, nella serata del Velista dell’Anno FIV, lo skipper di Luna Rossa Prada Pirelli Max Sirena ha dichiarato di aver ricevuto un messaggio alle 4 del mattino del 15 maggio da Grant Dalton, CEO di Team New Zealand, sulla scelta di Napoli e che la notizia sarebbe stata comunicata ufficialmente nella mattinata del 15 maggio stesso. Evidentemente sia Athena Racing sia American Magic criticano la mancanza di un Protocollo definito prima dell’annuncio della sede. Una mossa che evoca il timore che la scelta di Napoli possa avvantaggiare lo sfidante italiano? O, piuttosto, l’evidenza di quella critica al Defender, sulla stesura del Protocollo, di cui aveva già parlato Alinghi Red Bull Racing annunciando la sua uscita dalla 38th AC.

In realtà il defender TNZ aveva tempo fino alla fine di giugno 2025 per annunciare la sede e il Protocollo e, seguendo la finestra temporale dell’annuncio, non risultano irregolarità di tempi. Anzi, una sede annunciata per tempo pare un aiuto ai potenziali sfidanti, come dimostra il rinnovato interesse da parte dei francesi di Orient Express sulla 38th AC. La partita, evidentemente, si sta appunto giocando sui termini del Protocollo e dalle parole di inglesi e americani pare che lo scontro sui dettagli (regola della nazionalità compresa) sia acceso. La particolarità dell’America’s Cup, ovvero il defender fa le regole, è cambiata nelle ultime edizioni con collaborazioni sempre più strette tra detentore e sfidanti, rappresentati (a volte bene, altre meno in verità) dal Challenger of Record. Il Protocollo condiviso, o quanto meno noto, è in effetti una parte fondamentale per gli sfidanti, che solo così possono avere la possibilità di programmare, trovare sponsor e gestire programmi altamente complessi e costosi. Team New Zealand è ricorso alla passione dell’Italia, con Napoli, per ridare vita a una Coppa che rischiava di soffocare, ma avrà bisogno di un piano condiviso e di una strategia che possa portare altri sfidanti sul campo di regata sotto al Vesuvio. Luna Rossa ci sarà, unica già in acqua a navigare. Kiwi pure, francesi probabilmente. Grant Dalton sembra destinato a trovare un accordo sul Protocollo per avere un grande evento.

 

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