Segui qui la cerimonia d’apertura della Louis Vuitton 37th America’s Cup Match, a partire dalle ore 21:00
Barcellona– Ci siamo. Con la cerimonia d’apertura delle 21 di giovedì sera all’area AC Village del Bogatell si apre ufficialmente il Louis Vuitton 37th America’s Cup Match. La sfida più attesa non vede come noto Luna Rossa Prada Pirelli, superata da INEOS Britannia nella finale di Louis Vuitton Cup per 7-4. Saranno quindi gli inglesi guidati da Sir Ben Ainslie a sfidare il defender Emirates Team New Zealand al meglio delle 13 regate. La Coppa più ambita della vela mondiale, nonché il Trofeo più antico tra tutti gli sport, andrà quindi a chi otterrà per primo sette vittorie.
Barcelona Far al Mòn, Barcellona faro al mondo, è il titolo dello spettacolo inaugurale, curato da Albert Guinovart, Hansel Cereza e altri artisti catalani. Orchestra e Coro del Teatro Liceu e dell’Escolania de Montserrat. Presenti anche i tradizionali Castellers, le piramidi umane, di Vilafranca.
Britannia contro Taihoro. Una barca, quella inglese, che è andata crescendo in modo esponenziale per tutta la Louis Vuitton Cup, portata con gran talento e la necessaria cattiveria da un equipaggio splendido. Da brutto anatroccolo a cigno in un mese. Taihoro è il defender, l’AC75 di ETNZ, misterioso in questa settimana di attesa e favorito per i più anche grazie alle modifiche di cui si è a lungo vociferato sui moli del Port Vell.
Ben Ainslie e il suo alter ego Dylan Fletcher da una parte contro Peter Burling e Nathan Outteridge dall’altra. Un totale di 11 medaglie olimpiche suddivise tra i quattro pozzetti (due per ciascun AC75), le cinque di Ainslie (quattro ori e un argento tra Laser e Finn) più quella di Fletcher (Oro in 49er a Tokyo 2021) per i britannici, le tre di Burling (un oro e due argenti in 49er) e le due di Outteridge (un oro e un argento sempre in 49er) per i kiwi…
Numeri che fanno impressione e che alla fine spiegano perché in finale non c’è la velocissima Luna Rossa ma un equipoaggio che ha saputo performare al meglio proprio nel momento della massima pressione e difficoltà, ovvero sul 4-4. Mai si era visto così tanto talento velico in una sola finale di America’s Cup. Se aggiungiamo due barche eccellenti, la Britannia stimolata all’ennesima potenza proprio da Luna Rossa nella finale di Louis Vuitton e il Taihoro che ha dato grandi prove nelle uscite delle regate preliminari e dei Round Robin, il risultato finale è scritto. Un AC Match che si annuncia combattuto e spettacolare. Persino impronosticabile nell’esito finale.

Gli inglesi mancano da un America’s Cup Match dal 1964, quando il 12 Metri Sovereign sfidò l’americana Constellation a Newport, perdendo per 3-1. Da allora sfidanti ufficiali solo australiani, italiani (il Moro nel 1992 e le due Luna Rossa nel 2000 e 2021), neozelandesi, americani e svizzeri. Ben Ainslie annusa già il sangue kiwi, ma dall’altra parte l’uomo di ghiaccio Peter Burling attende serafico gli avversari che forse non si aspettava.
Prime due regate sabato 12 ottobre, dia de la hispanidad, seguite da altre due domenica 13. Poi pausa fino a mercoledì 16, con altre due prove. Pausa il 17 e in acqua il venerdì 18 per race 7 e 8, che già potrebbero essere decisive in caso di manifesta superiorità di uno dei due team. Poi si prosegue, se necessario, il 19, 20, 21 e 22.

Il Match vede in acqua il defender e il challenger of record, definito da Patrizio Bertelli e Max Sirena “Poco attento a rappresentare le esigenze degli sfidanti”. E’ quindi scontato che chiunque vinca tra i due, lo sconfitto sarà di nuovo il primo degli sfidanti per l’edizione successiva, ovvero ancora una volta Challenger of record in un’alleanza kiwi-brit.
Diventa probabile, quindi, una nuova Coppa America nel 2026, ipotesi preferita da Grant Dalton e pare assecondata dagli inglesi. Ancora a Barcellona, se la città ripresenterà la sua candidatura, nella vicina Valencia che si è detta interessata, o a Jeddah, in Arabia Saudita, forte di una proposta da 100 milioni di euro ma poco appetibile per molti motivi, non ultimo la situazione geopolitica del Medio Oriente.
Ciò, praticamente, non consentirà pause ai team già presenti. Luna Rossa oggi non è uscita ma ha in programma di farlo nei prossimi giorni con i giovani al timone. Chi vorrà entrare in Coppa (leggi gli svedesi di Artemis) avrà quindi pochissimo tempo per farlo. Al più tardi, secondo quanto raccolto da questa testata a Barcellona, si andrà al 2027.
Venerdì mattina 11 ottobre, alle ore 11, è in programma la conferenza stampa degli skipper. La Coppa va in scena.