Le nostre interviste in Mixed Zone a Enrico Voltolini, Ben Ainslie e Jimmy Spithill:
La dichiarazione del capo cantiere di Luna Rossa Horacio Carabelli:
Barcellona– Da Luna Rotta a Luna splendida. E’ 4-4, Luna Rossa fa un nosediving alla prima puggiata alla boa di bolina. Pezzi di carbonio volano, pozzetti pieni d’acqua, imprechi. “Abbiamo rotto tutto”, dice subito Spithill. “C’è un pezzo di fairing che galleggia”, aggiunge un cyclor. Francesco Bruni riporta la calma, “calma ragazzi, restiamo in regata”.
La Luna sembra vicina all’eclisse, ma il destino la vede diversamente. Consiglierebbe ai britannici di non sottovalutare le capacità di reazione del team italiano. Ben Ainslie però si illude, va senza sforzi sul 4-3 ma non allunga. Luna Rossa pare sull’orlo del baratro ma in una drammatica corsa contro il tempo riesce a tappare i due metri quadri di fairing di carbonio che aprivano una voragine in coperta. Inizialmente Luna Rossa non chiede assistenza, lasciando a Britannia l’onere di completare la regata. Dopo quattro lati, però, la Chase boat si avvicina e iniziano i lavori. Francesco Bruni dice serafico “ce la faremo a regatare”.
In coperta tutti lavorano senza sosta, tra tape di vario tipo, pellicole, fairing di rispetto, pezzi persino recuperati in mare. Horacio Carabelli, capo cantiere, dirige. Max Sirena in ginocchio aiuta a incollare. Spithill, che sa che c’è una regata ancora da fare, parla della strategia sul gommone con il coach Presti. Bruni se ne sta protetto nel suo pozzetto di pilota. Cyclor, velisti, shore team, tutti in azione. Il tempo scorre inesorabile. Il vento è a più di venti nodi e il conto alla rovescia per race 2 procede. In 25 minuti il puzzle è composto e, incredibilmente, Luna Rossa riesce a ripartire. Falla tappata, il sottocoperta pieno di elettronica e attrezzature, lì dove agisce il carrello con la scotta del fiocco, viene asciugato e poi serrato. Il sensore del vento di prua, posizionato sul bompresso e staccatosi nell’impatto, viene sostituito. Barca a posto, “lo shore team ci doveva assicurare di fare almeno otto lati e così ha fatto”, ci dirà Voltolini in Mixed Zone. Il capo cyclor ci confermerà poi che la potenza dell’acqua nell’ingavonata ha provocato lo strappo della porzione del fairing aerodinamico protettivo.
Regata 8 con Ben Ainslie, forse sorpreso da tanta forza di reazione dell’avversario, che incappa in una penalità sul boundary in prestart, causata secondo quanto dirà dalla perdita del controllo per il vento sui 21-23 nodi e perde secco la partenza. La Luna ferita regata invece magnificamente, non lascia nulla ai brit, che pure ci provano toccando un’assurdo 55,5 nodi in una puggiata. La Luna diventa addirittura splendida negli ultimi due lati, quando allunga e va a vincere race 8 per 16″, dopo aver mantenuto sempre la testa.
E’ 4 a 4, amici, e la serie acquista un’intensità pari a quella della celebre finale del 2000 tra Luna Rossa e America One di Paul Cayard. Domani altre due prove, se le coronarie reggono.
In Mixed Zone Ben Ainslie ci dice che “Non so bene esattamente che tipo di danno abbiano avuto. Credo fosse il fairing ma hanno fatto un ottimo lavoro per ripararlo e sono riusciti a resettarsi e tornare pronti per la regata seguente. Sono un gran team e questa sfida è di livello assoluto ma è questo che ci aspettiamo quando competiamo al massimo livello dello sport. Se mi aspettavo di essere adesso 5-3 e non 4-4? No, non mi aspetto niente a questo punto”.
Jimmy Spithill conferma come l’incidente ha dato ancora una volta forza a tutto il team: “Siamo un grande team, tutti hanno lottato. L’avaria fa parte dello sport, devi saperci fare i conti. La cosa che più mi soddisfa è che ogni volta che abbiamo un problema ne usciamo sempre più forti. Questo è un ottimo modo per affrontare gli imprevisti. Devi sempre avere a che fare con qualche tipo di avversità e alla fine ciò che conta è come riusciamo a venirne fuori. In questo caso il team era sottoposto a una grande pressione a causa del tempo che scorreva ma è riuscito a fare una grande riparazione e di farci fare un’altra regata e questo è davvero molto ma molto soddisfacente per tutto il team”.
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Barcellona– Vento forte, previsto al limite alto della finestra utile per regatare (SW sui 19-21 nodi), oggi a Barcellona per la quinta giornata di finale di Louis Vuitton Cup. L’equilibrio tra Luna Rossa e Britannia continua. Siamo 3-3 e la sensazione è che la serie possa essere decisa soprattutto dalle partenze. Se Luna Rossa, come nella seconda prova di ieri, parte bene ha mostrato poi la velocità e la capacità tattica di gestire un avversario, INEOS Britannia, che ieri sera iniziava a dare qualche segnale di nervosismo. Ben Ainslie, Dylan Fletcher da una parte, Francesco Bruni e Jimmy Spithill dall’altra, hanno ripetuto che la serie è assai equilibrata e di altissimo livello.
Regate dalle 14.10 (race 7) e 15:15 (race 8).
Le liste equipaggio di oggi:
Ieri sera si è svolta al Port Olimpic una presentazione della Mostra collegata al progetto Sea Beyond, l’opera di salvaguardia degli oceani e delle connessioni con il clima portata avanti da Gruppo Prada, Luna Rossa Prada Pirelli con la collaborazione dell’UNESCO.
“Il nostro progetto educativo, legato anche ai progetti delle nuove generazioni su Luna Rossa è legato alla salvaguardia del nostro ufficio, che è l’oceano”, ha detto lo skipper di Luna Rossa Max Sirena.
Presenti anche le ragazze di Luna Rossa che parteciperanno alla Puig Women’s America’s Cup a partire dal 5 ottobre. Skipper Giulia Conti.
Qui una parte degli interventi di Max Sirena e di Lorenzo Bertelli.