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America’s Cup: Britannia vince la Louis Vuitton Cup, 7-4 a Luna Rossa (che proseguirà). Spithill, questa la mia ultima Coppa, spazio ai giovani

Le dichiarazioni in Mixed Zone di Spithill, Sirena, Ainslie e Rosetti:


Barcellona
– INEOS Britannia batte Luna Rossa per 7-4 e conquista con merito la Louis Vuitton Cup. Sir Ben Ainslie e il suo team diventano così lo sfidante ufficiale di Emirates Team New Zealand nell’America’s Cup Match che inizia il 12 ottobre. Era dal 1964 (Sovereign) che una barca britannica non diventava Challenger della Coppa nata nel 1851 all’Isola di Wight. Luna Rossa dà tutto, ripete uno schema già visto in queste ultime tre regate di finale ma sembra mancare di mordente. Jimmy Spithill annuncia che probabilmente questa sarà la sua ultima campagna di Coppa America e Max Sirena dice che Luna Rossa continuerà, con l’accordo di Patrizio Bertelli.

La giornata del 4 ottobre non riporta il sorriso nelle migliaia degli appassionati italiani che hanno tifato e sostenuto Luna Rossa in questa 37th America’s Cup. Vento sui 12-13 nodi da sud. La barca anche oggi si dimostra veloce, ma Britannia pare portata meglio dal suo equipaggio. Ben Ainslie è un killer e conferma come portare la serie alla lunga distanza sarebbe stato assai pericoloso per la Luna. Il cinque volte medaglia olimpica britannico si nutre di agonismo. Si alimenta di tensione. Dal 4-4 di tre giorni fa, Britannia infila tre regate perfette. Naviga benissimo mentre Luna Rossa pian piano sembra spegnersi, come una candela alla fine della festa.

Ha ragione Max Sirena che ieri, nell’incontro con i Media italiani alla base di Luna Rossa, aveva tenuto a dire che Luna Rossa è parte della storia sportiva italiana, fa bene a un intero movimento e fa bene alla stessa America’s Cup. Lo è. Una risorsa che sembra arrivata adesso, dopo 24 anni e sei campagne, a un necessario momento di rinnovamento. I giovani talenti ci sono, anzi sono tra i migliori su queste eccezionali barche volanti che sembrano fatte apposta per la loro istintiva reattività. Ruggero Tita, Marco Gradoni, Gianluigi Ugolini e Vittorio Bissaro sono solo alcuni dei nomi da cui ripartire per il futuro della barca più amata dagli italiani. Il futuro di Luna Rossa è roseo.

Lo certifica lo stesso Jimmy Spithill, intervistato alla base da AC TV: “Si è trattato di una serie di altissimo livello e credo che i britannici siano cresciuti più di tutti e saranno un gran rivale per i kiwi. Credo personalmente di essere alla fine del mio ciclo in AC e credo anche che vi sia una nuova generazione di velisti, in Italia e in questo team, davvero forte e preparata e che sia arrivato il momento di lasciare spazio a loro”.

Concetto ripetuto poi in Mixed Zone: “Sì, questa è stata definitivamente la mia ultima Coppa come atleta. Ho iniziato a 19 anni come skipper di in team ed è stata una cavalcata splendida in cui ho preso parte a tutte le edizioni della Coppa. Devo essere onesto con me stesso e quando vedo questa nuova generazione di ragazzi e ragazze in tutti i team, ma specialmente in Luna Rossa, che sono molto più avanti di dove ero io alla loro eta”.

La partenza. October 04, 2024. Louis Vuitton Cup Final, Race Day 7.

Resta il rammarico di una barca velocissima, che ha pagato in questa serie problemi di affidabilità e d’equipaggio, soprattutto a livello di tensione mentale e di carica agonistica nelle tre regate decisive della serie.

Luna Rossa ripropone con Jimmy Spithill e Francesco Bruni il suo consueto schema di partire sopravvento e volere la destra, ma Britannia lo sa e calcola perfettamente il suo time distance, con Luna Rossa che si adegua e inevitabilmente è costretta a una prima virata sotto velocità per andare a destra. La destra comunque paga e Luna Rossa guadagna. All’incrocio Britannia è solo una lunghezza avanti e vira in copertura, con Spithill che prova la hook, il gancio da sottovento confidando nella maggior velocità. Ainslie però fa accelerare splendidamente il suo AC75 ricacciando indietro gli italiani. Segue asfissiante controllo da match race. Un’unica chance arriva nella terza bolina, quando Luna Rossa si fa sotto, ma Ainslie annusa la preda e non ha pietà. Copertura secca e via verso l’arrivo, tagliato con un vantaggio di 17″.

Il momento decisivo di race 11: Luna Rossa prova il gancio in velocità da sottovento, ma ben Ainslie riesce a far accelerare Britannia evitando la trappola

La serie si chiude sul 7-4. Dopo la prima vittoria di Luna Rossa si è andati sull’1-1, poi una regata annullata per tempo massimo e a seguire inglesi avanti e italiani sempre a pareggiare sul 2-1/2-2, 3-2/3-3, 4-3/4-4. Una volta arrivati al momento decisivo, la rabbia di Ben Ainslie si trasforma in perfezione tecnica e agonistica. Britannia manovra benissimo e Luna Rossa ci prova, ma pian piano sembra perdere energie entrando in una ripetizione che ne spegne il sacro fuoco. Stessi schemi non aggressivi in partenza e pare che prevalga la fiducia nell’ottima velocità della barca. La sfida è di livello assoluto, splendida. Di fatto a decidere dalla parte britannica, come ipotizzato alla vigilia, è il fattore umano. Quella capacità di migliorare barca e manovre ogni giorno e quella dote esclusiva dei vincenti, che ti fa dare il meglio nei momenti decisivi. Ainslie lo fa, coadiuvato dall’alter ego Dylan Fletcher. Le medaglie olimpiche (sei tra i due) contano.

La festa inglese è contenuta. Carattere anglosassone e quindi niente balli o tuffi in mare… certamente aumenteranno solo le quote birre pro capite in serata. Si nota, però, come questa volta il Baronetto di Lymington voglia davvero portare l’America’s Cup lì dove era nata, all’isola di Wight. Focus totale sull’obiettivo. Nessuna distrazione. Kiwi avvertiti. Se davvero ci riuscisse, beh, forse Sir Ben potrebbe prendere il posto di Nelson a Trafalgar Square.

Ben Ainslie ha parole di stima per Luna Rossa: “E’ un team incredibile, Max, Jimmy, Checco… abbiamo fatto una sfida di altissimo livello e qualità. Onore davvero a loro”.

Qui per seguire la diretta della premiazione alle 19

L’equipaggio di Britannia omaggia Luna Rossa

Alla base italiana abbracci e tanta empatia da parte di tutti i membri del team. Ragazzi e professionisti che hanno dato il meglio in tutti i settori e che ci hanno davvero creduto.
Max Sirena parla ad AC TV: “Non è mai un bel momento quando perdi. Mi dispiace soprattutto per i ragazzi del team, che per tre anni e mezzo hanno dato tutto e preparato questo evento, ma questo è lo sport. Uno vince e uno perde. Siamo una famiglia, viviamo insieme tutti i giorni  e devo davvero ringraziarli per l’enorme sforzo fatto per arrivare sin qui.

Il team andrà avanti e si resetterà nei prossimi giorni. Ho parlato con il signor Bertelli e andremo avanti. Mi auguro che ETNZ e INEOS facciano una splendida finale e vadano avanti per una AC ancora più bella, magari anche con nuovi team.

Sono certo che il Challenger è preparatissimo e potrà dare molta battaglia al defender. Sono abbastanza sicuro che i kiwi si siano settati per il vento leggero e quindi dipenderà molto anche dalla meteo che scopriremo nei prossimi giorni, man mano che ci avviciniamo al Match”. Stessa sintesi da parte di un affranto Francesco Bruni nella dichiarazione a regata appena finita. Il volto del palermitano è il più scuro di tutti. Ma, ripetiamo, in questa malinconia da venerdì catalano si comincia a intravedere un futuro luminoso per la nuova e giovane Luna Rossa che verrà.

Francesco Bruni scuro in volto a regata finita. Dietro di lui Enrico Voltolini

“Complimenti, Ben, te lo sei meritato», ha detto Francesco Bruni immediatamente dopo l’arrivo al suo rivale Sir Ben Ainslie, timoniere e Team Director di Ineos Britannia. E poi ha rivolto un messaggio al team e ai supporter italiani: «È un momento molto, molto duro per me personalmente e per tutti noi. Abbiamo fatto un lavoro straordinario come team e voglio ringraziare ognuno di voi singolarmente per quello che avete fatto, peccato non avere raggiunto il risultato sperato. Ragazzi, grazie mille per il supporto, ci avete fatto sognare. Avevamo tutte le carte in regole per correre il match di Coppa, ma non abbiamo fatto delle belle finali. Ineos ha meritato di vincere. È andata male, ma Luna Rossa ternerà ancora più forte».

Max Sirena, Skipper e Team Director ha commentato: «È sempre una sensazione strana quando finisce un’avventura di più di tre anni con tante persone che poi entrano a far parte della famiglia. Mi sento di dover ringraziare tutti quelli che hanno condiviso con noi questa sfida e anche i tifosi che seguono Luna Rossa da tanti anni. Bisogna dar merito a Patrizio Bertelli, a Lorenzo e alla famiglia Prada per l’impegno e la costanza che mettono in questo gioco e un sentito grazie va anche a Marco Tronchetti Provera a tutti i nostri partner e sponsor per avere creduto in noi e per averci sostenuto in tutti questi anni. La buona notizia è che il team andrà avanti e questa è la cosa più importante per la vela, per i giovani e per tutti i tifosi. La Coppa America è un trofeo difficilissimo da vincere, quasi impossibile, l’unico modo per riuscirci è continuare a provarci cercando di fare un errore in meno dell’avversario. Oggi bisogna dar merito a Ineos Britannia di aver regatato meglio di noi. L’importante è andare a casa senza rimorsi e con la consapevolezza di aver dato il massimo. Grazie a tutti».

Jimmy Spithill ha dichiarato: «Come prima cosa voglio ringraziare tutto il team di Luna Rossa, è stata un’avventura incredibile. Questa è la mia terza campagna con il team ed è diventata una famiglia per me. Sono veramente dispiaciuto di non avere centrato l’obiettivo, ma sono immensamente grato a tutti per il lavoro incredibile che è stato fatto. Allo stesso tempo voglio congratularmi con Ineos Britannia e soprattutto con Ben, che è un buon amico: ho regatato con lui e contro di lui e lo rispetto molto, sono contento per il suo successo di oggi».

Lorenzo Bertelli, Prada Group Chief Marketing Officer and Head of Corporate Social Responsibility, ha dichiarato: «È la prima volta che abbiamo la barca potenzialmente più veloce della competizione; la prima volta che abbiamo così tanti velisti agguerriti nel team e un futuro brillante davanti a noi con promettenti talenti giovanili. Se ci fermiamo alla giornata di oggi, certo non è buona, ma se guardiamo alle cose nella giusta prospettiva, dobbiamo essere positivi: oggi è anche il giorno dell’orgoglio, siamo un grande team e abbiamo un grande futuro davanti a noi. Continuiamo a lottare, restiamo positivi, siamo qui e facciamo un lavoro bellissimo, circondati dalle persone che amiamo. Ognuno di voi merita un grande applauso».

Marco Tronchetti Provera, Executive Vice President of Pirelli, co-title sponsor of the team, ha detto: «Prima di tutto volevo ringraziare Patrizio Bertelli per avermi portato a bordo diversi anni fa e poi Max Sirena, il miglior coach in questo mondo e il miglior Skipper per noi e per tutti voi. Non si tratta solo di aver formato il team che compete in Coppa America, ma anche di aver creato una generazione di giovani velisti appassionati di uno sport che coinvolge le famiglie e che richiede sacrifici, uno sport di qualità che voi avete dimostrato di saper fare. Tutti voi avete fatto un eccellente lavoro. Io sono coinvolto in molti sport, ma mai ho incontrato la qualità, la passione, l’attaccamento e il supporto familiare che ho visto qui.  Siete un team speciale, grazie a tutti, avete dimostrato come dovrebbe essere lo sport».

Riepilogo della finale

Race 1 Luna Rossa batte Britannia 1-0

Race 2 Britannia batte Luna Rossa 1-1

Race 3 Britannia batte Luna Rossa 2-1

Race 4 Luna Rossa batte Britannia 2-2

Race 5 Britannia batte Luna Rossa 3-2

Race 6 Luna Rossa batte Britannia 3-3

Race 7 Britannia batte Luna Rossa 4-3

Race 8 Luna Rossa batte Britannia 4-4

Race 9 Britannia batte Luna Rossa 5-4

Race 10 Britannia batte Luna Rossa 6-4

Race 11 Britannia batte Luna Rossa 7-4

 

Segui qui il nostro commento Live insieme a Vittorio d’Albertas, dalle 13:45:

Barcellona– Il giorno della verità. Luna Rossa (4-6) è chiamata a vincere due regate contro Britannia (6-4) per giocarsi poi lo spareggio domani. Vento leggero da Sud tra i 6 e i 9 nodi, quindi condizioni marginali.

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