Olbia– Che giornata per l’apertura dell’Italia Cup ILCA nel Golfo delle Saline a Olbia. Mare imbiancato dal Maestrale e trecento timonieri e timoniere tra Ilca 7, Ilca 6 e Ilca 4. Nessuna prova valida, ma tanta azione in condizioni durissime.

Il vento soffia a 17-20 nodi già alle dieci di mattina, quando il Comitato chiama fuori le flotte. Arrivati sulla linea di partenza, un paio di miglia fuori dalla spiaggia da cui proviene il vento, siamo già a 22-24. Il Comitato ha le sue difficoltà ad ancorarsi, ma poi trova un relativo calo sui 20 nodi e riesce a dare alcune partenze.
Partono prima gli Ilca 6 flotta gialla, poi la flotta rossa. A metà della prima bolina le raffiche arrivano a 30 nodi, e poi ancora di più fino a 32-34. L’acqua inizia a nebulizzare e le scuffie si moltiplicano un po’ per tutti. Più che scuffie è semplicemente il Maestrale violento che spazza come fuscelli i Laser. In tutto questo va segnalata la spettacolare bolina di Alessandro Cirinei nei rossi, che arriva in boa 1 con un vantaggio enorme, che in boa 2 aumenta a tutto il lato di lasco, con punte di velocità di 14,6 nodi.
A quel punto il Comitato saggiamente decide di annullare le prove e rimanda tutti a terra. Da rimarcare l’efficiente comportamento dei battelli assistenza e degli allenatori, che comunicano al meglio e riescono a trainare alcune barche in difficoltà. Tutto bene, ma le raffiche a oltre 30 nodi erano davvero violente, roba che non si sarebbe regatato neanche alle Olimpiadi.
Complimenti quindi a tutti gli atleti selezionati per questa prima Italia Cup, che hanno dimostrato di sapersela cavare in condizioni oggettivamente molto dure, al Comitato e al personale dello Yacht Club Olbia per la gestione della giornata.