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Ambrogio Beccaria compie l’impresa, la Transat Jacques Vabre nei Class 40 va ad Alla Grande Pirelli

Martinica- Alla Grande Pirelli con Ambrogio Beccaria e Nicolas Andrieu ha tagliato la linea d’arrivo a Fort de France alle 13:01:36, vincendo quindi la Transat Jacques Vabre nei Class 40. Un’impresa storica per la vela oceanica italiana nella classe al momento più competitiva e versatile della vela oceanica, che segue la vittoria di Luca Rosetti nella Mini Transat. Alla Grande Pirelli ha percorso 5 381.51 miglia reali alla velocità media di 12,11 nodi.

Beccaria e Andrieu all’arrivo. Foto TJV

Alla Grande Pirelli ha concluso in 18 giorni 12 ore 21 minuti e 55 secondi. Un trionfo anche per la cantieristica italiana, con Alla Grande Pirelli come noto costruito presso il cantiere San Giorgio Marine di Edoardo Bianchi a Genova.

Qui l’arrivo al pontile con le prime dichiarazioni: https://fb.watch/ov01Mt308L/

Beccaria ha subito ricordato la vittoria di Luca Rosetti alla Mini Transat e la crescita della vela oceanica italiana, con programmi seri che iniziano ad attrarre gli sponsor… e i francesi che, diciamolo, un po’ rosicano e si vede. “Mi sento benissimo, mi sento molto orgoglioso perché abbiamo fatto qualcosa di grande come team e come atleti. Nicolas è pieno di talento e di doti, così come il team che abbiamo messo insieme. Sono fiero di condividere con loro questo progetto e questa vittoria.

Una regata stupenda, sento molto fiero per ciò che abbiamo fatto. Negli ultimi mesi ho avuto un’accelerazione fantastica. Un team che lavora sempre meglio insieme. Essere appassionati di ciò che facciamo è il nostro segreto. Il momento chiave è stato due giorni e mezzo fa, quando da primi del gruppo sud con 15 miglia su IBSA dovevamo decidere se proteggere o attraccare. Abbiamo deciso di attaccare, con una distanza laterale di 100 miglia e all’inizio sembravamo perdere. Sono andato a dormire e quando mi sono risvegliato avevano 40 miglia di vantaggio, anche sui nord. Grazie anche ad Albverto Bona che ci ha sempre pressato portandoci a dare sempre il massimo”.

Le foto di Martina Orsini, presente all’arrivo in Martinica.

Siamo contentissimi per questa vittoria!” esclama Ambrogio Beccaria. “Considero la Transat Jacques Vabre la ‘regata dell’età adulta’… Per me è la prima grande competizione vinta dopo la Mini-Transat del 2019, che però è una regata più amatoriale. Qui siamo nell’Olimpo della vela oceanica. Sono soddisfatto soprattutto di come abbiamo vinto: Alla Grande – Pirelli si è confermata un razzo, noi siamo stati forti e abbiamo fatto le scelte giuste. Il finale è stato davvero da brividi ma ce l’abbiamo fatta.”

Foto Lorenzo Sironi

Partita in ottava posizione, “Alla Grande – Pirelli” recupera dopo sole 24 ore la testa della flotta. I primi giorni sono stati impegnativi: punte di vento fino a 30 nodi e una rete da pesca impigliata alla chiglia che fa perdere a Beccaria e Andrieu più di 10 posizioni. Una volta tolta la rete, riescono a tornare in testa. Dopo aver superato Capo Finisterre ed essere scesa lungo le coste del Portogallo attraversando due fronti, “Alla Grande – Pirelli”, insieme agli altri  Class40, passa in mezzo alle isole Canarie. A questo punto la flotta si divide in due gruppi: una parte prende la rotta Nord, mentre un altro gruppo si dirige verso Sud. Fra questi c’è “Alla Grande – Pirelli”: “È stata una scelta difficilissima, di cui fino all’ultimo non puoi essere certo” – commenta Ambrogio Beccaria – “è più una gestione dei rischi che una vera e propria decisione strategica. La carta sinottica ci indicava che l’aliseo sarebbe a un certo punto finito, quindi conveniva arrivare da Sud, cioè dalla zona dove l’aliseo è di solito permanente”. Dopo una prima tappa caratterizzata da condizioni meteorologiche incredibilmente dure, con vento fino a 35-40 nodi, la seconda ha visto un meteo instabile e molto diverso dalle previsioni, in particolare nell’ultima parte della corsa.

Ian Lipinski è arrivato secondo di tappa alle 18:43 CET, oltre 5 ore dopo Beccaria. IBSA di Alberto Bona è atteso quarto intorno alle 20/20:30. Influence 2 di Andrea Fornaro alle 19 era ottavo a 32,3 miglia dall’arrivo. Tutti e tre gli italiani (il quarto, Alberto Riva su Acrobatica, si è dovuto ritirare per l’infortunio a una gamba) tra i primi dieci, un risultato che conferma la forza dei Class 40 italiani.

Ore 12:58 Alla Grande Pirelli ha anticipato i tempi e sta per tagliare la linea d’arrivo a Fort de France. Alle 12:58 mancava ormai mezzo miglio. Ambrogio Beccaria compie quindi un’impresa.

aggiornamento Ambrogio Beccaria ha compiuto nella notte l’allungo decisivo e alle 9:10 di oggi 23 novembre era già a 42,1 miglia dall’arrivo con 49 miglia di vantaggio su Lipinski e 65 su Andrea Fornaro.

L’ETA all’arrivo di Alla Grande Pirelli è per le 16 CET (ore 11 locali).


Martinica
– Che arrivo amici. Mai nella storia delle regate oceniche si era visto un finale così incerto come quello nei Class 40 alla Transat Jacques Vabre. E la notizia è che tra i protagonisti ci sono tre italiani, Ambrogio Beccaria, Andrea Fornaro e Alberto Bona che, insieme alla vittoria di Luca Rosetti alla Mini Transat portano la vela oceanica italiana al livello più alto mai raggiunto.

La situazione alle 20 CET di oggi 22 novembre. Beccaria in nero a sud, Fornaro in giallo a nord

La partita si sta evolvendo con una possibile debacle per Xavier Macaire, rimasto invischiato nella ragnatela di poco vento della rotta diretta a levante delle Antille e stasera ancora molto sotto velocità. Da sud Ambrogio Beccaria e Nicolas Andrieu stanno spingendo al massimo e alle 20:00 CET erano a 213,7 miglia dall’arrivo, a 10,7 miglia dal leader Lipinski sulla rotta nord, che però è fuori dai giochi per la vittoria finale dovendo scontare una penalità di 30 ore per essere arrivato a Lorient via terra. A nord, quindi, il rivale principale di Beccaria è Andrea Fornaro, letteralmente in volo con il suo Influence 2, con medie fino a 300 miglia nelle 24 ore negli ultimi tre giorni. Fornaro è ad appena 1,1 miglia teoriche da Beccaria.

Una scena da film thriller: Beccaria e Fornaro stanno convergendo sull’arrivo da rotte opposte, il milanese da sud est, il toscano da nord. Nel mezzo la Martinica, che dovrà essere poi circumnavigata per 20 miglia, con un passaggio obbligato tra lo scoglio della Rocher du Diamant e la costa, sette miglia prima dell’arrivo a Fort de France.

Visti i probabili distacchi ridotti si prospetta per il pomeriggio di domani un finale da infarto, con battaglia a vista e addirittura incroci ravvicinati.

Influence 2 in piena velocità nell’Aliseo. Foto Fornaro

Alcuni modelli danno un ETA per Beccaria intorno alle 16 di domani 23 novembre. Andrea Fornaro e Benoit Hantzperg, per poter vincere la Jacques Vabre, dovranno da parte loro precedere Beccaria di 1h 44′, ovvero il distacco subito nella prima tappa Le Havre-Lorient. Un’inezia, che aumenterà ancora la suspence di questo finale giallo.

Alberto Bona su IBSA è sesto, a 90 miglia da Beccaria.

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