Prosegue la serie di articoli sulle più celebri navi scuola delle marinerie internazionali a cura di Fabio Bergamo*.
La magnifica nave scuola della Armada, la Marina Militare della Spagna, varata nel 1927 a Cadice in Andalusia, prende il nome dal grande navigatore ed esploratore basco Juan Sebastian de Elcano (1486-1526), famoso per aver completato per primo, nell’anno 1522, la circumnavigazione del globo terrestre al comando della caracca spagnola Victoria (Nao Victoria) che faceva parte della flotta di Ferdinando Magellano, che come noto perse la vita durante uno scontro con i nativi nelle Filippine.
La nave Elcano è una bergantina, ossia una nave-goletta dotata di quattro alberi, con vele quadre sull’albero di trinchetto e vele auriche sugli altri tre; ad esse si aggiungono diverse vele di strallo a prua, sul bompresso, e altre collocate in alto, tra agli alberi.
I quattro alberi prendono il nome dai velieri dismessi della Marina Militare spagnola: l’albero di trinchetto si chiama “Blanca”, il primo albero di maestra prende il nome di “Almansa”, il secondo albero di maestra si identifica con l’appellativo “Asturias”, e l’albero di mezzana prende il nome di “Nautilus”.
È la terza nave a vela più grande al mondo ed ha percorso oltre 2.300.000 miglia ossia 3.700.000 di chilometri; ha una nave scuola gemella, di nome Esmeralda, in possesso del Cile.
I Viaggi inaugurali tra il 1928 e il 1929
Nel 1928 dal 18 aprile al 15 luglio, il veliero completò il seguente viaggio: Cadice – Malaga – Siviglia – Las Palmas – Tenerife – San Sebastian – Cadice. Durante la prima tappa del viaggio, a bordo era presente anche il re di Spagna Alfonso XIII.
Nell’agosto dello stesso anno, il Juan Sebastián de Elcano intraprese il suo primo viaggio di addestramento intorno al mondo lungo la rotta Cadice – Rio de Janeiro – Montevideo – Buenos Aires – Città del Capo – Adelaide – Melbourne – Sydney – Isole Figi – San Francisco – Canale di Panama – Colón – L’Avana – New York – Cadice. La nave ritornò al porto di partenza il 17 maggio 1929.
Nel secondo viaggio di addestramento (1929-1930) il veliero attraversò per la prima volta lo Stretto di Magellano, dopo 409 anni dal passaggio effettuato dal comandante Juan Sebastian de Elcano. Ogni anno la nave effettua almeno un viaggio di addestramento.
La nave partecipa anche alle attività dell’International Sail Training Association. Dal 1974, la Juan Sebastián de Elcano gareggia per la Boston Tea Cup, che viene assegnata all’imbarcazione che percorre la distanza maggiore in 24 ore, vincendola nel 1974, 1979, 1996, 1997, 1999, 2001, 2004, 2005 e 2006. Il record della nave fu di 275,2 miglia di navigazione in 24 ore. La velocità a vela raggiunse i 17 nodi (1991) e il viaggio più lungo senza scalo in un porto durò 42 giorni.
Ad oggi (anno 2025) la nave ha compiuto ben 96 viaggi di addestramento.
Caratteristiche della nave
Luogo di costruzione: cantiere navale Echevarrieta y Larrinaga (Cadice).
La nave venne impostata il 24 novembre 1925.
Varato il 5 marzo 1927.
Entrato in servizio il 29 febbraio 1928.
Lunghezza massima, m – 94,1.
Lunghezza massima con bompresso, m – 113,0.
Lunghezza tra le perpendicolari, m — 79,24.
Larghezza massima, m – 13,0.
Pescaggio massimo a prua, m – 6,524.
Il pescaggio maggiore è a poppa, m – 7,570.
Altezza bordo libero al ponte principale, m – 6,3.
Altezza del bordo libero al ponte dell’imbarcazione, m — 9,0.
Altezza massima dell’imbarcazione, m – 49,9.
Tipo di imbarcazione a vela: bergantina o nave goletta a quattro alberi.
Numero di vele: 21.
Superficie velica, m² — 3151.
Dislocamento massimo, 3.770 tonnellate.
Velocità a vela: fino a 17 nodi
Velocità a motore: fino a 13 nodi
L’equipaggio è composto da 197 persone (24 ufficiali, 22 guardiamarina, 146 marinai e sottufficiali, 5 insegnanti civili, 78 allievi).
Armamento: 2 mitragliatrici da 37 mm, 2 mitragliatrici Browning da 12,7 mm, 2 mitragliatrici MG-7,62 da 1 mm.
Fabio Bergamo
* Campano, scrittore e divulgatore, appassionato di navigazione a vela, collabora con Farevela e varie riviste a tema di cultura e sicurezza stradale. È autore di una poesia sulla Legge, dal titolo “L’Abbraccio Materno della Legge”, conservata nel Duomo di Ravello, in costiera amalfitana, già tradotta in francese e portoghese per i fanciulli del Benin, del Mali e del Brasile. Tra i suoi lavori, ha elaborato la proposta di legge per introdurre la Revisione Periodica della Carrozzeria delle auto col Bonus Riparativo per i Conducenti Virtuosi, e ha dedicato uno scritto in memoria dei Magistrati G. Falcone e P. Borsellino, premiato nel 2023 a Roma, in Campidoglio. Ha segnalato a tutte le Capitanerie di Porto Italiane il suo scritto dedicato agli Eventi Straordinari che include il Modulo di Denuncia da tenere in barca, utilissimo per i neopatentati e i diportisti. Presso la Stazione Marittima di Salerno risulta esposta dal mese di marzo 2024, l’installazione del suo scritto “Vela Ti Amo”; precedentemente collocata presso il nuovo porto turistico di Salerno “Marina d’Arechi”.