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Luna Rossa AC75 in acqua, il Made in Italy alla conquista della Coppa America

Cagliari– Luna Rossa AC75 e’ in acqua. Vi scende in una giornata di Maestrale. Davanti a moltissima gente alla Base e lungo la passeggiata a mare di Cagliari. Con decine di barche in acqua per assistere al varo del monoscafo a foil con cui Patrizio Bertelli, al quinto tentativo, conta di vincere l’America’s Cup. “Io ti battezzo Luna Rossa”, sono le parole con cui Miuccia Prada, ormai espertissima di vari visto che siamo al nono, rompe la bottiglia di Ferrari Maximum Blanc de Blanc sulla prua del missile nero e rosso.

L’AC75 Luna Rossa appena prima del varo alle 15 di oggi a Cagliari. Foto Tognozzi
AC75 Luna Rossa Launch. Foto Borlenghi

Una cerimonia in pieno stile Prada, con atmosfera informale ma ricca di Made in Italy di qualita’. Tovaglie a quadretti bianchi e rossi, come in una trattoria toscana, e cibo di buon gusto tricolore. Con i protagonisti della costruzione e dei sistemi, Marcello Persico, Gianni Cariboni, che si mischiano a Patrizio Bertelli, Marco Tronchetti Provera e ai ragazzi dell’equipaggio, dai piu’ esperti Francesco Bruni, Vasco Vascotto, Shannon Falcone e Jimmy Spithill ai piu’ giovani allo loro prima campagna di Coppa: da un commosso Franz Mongelli a Pietro Sibello, Umberto Molineris e tutti gli altri impegnati certosinamente nelle delicate operazioni del varo.

La febbre lunarossiana sale come il Maestrale della Sardegna. Si respira voglia d’impresa. D’immedesimarsi in una barca/impresa che travalica i confini della sola vela sportiva. Fuori dalla Base sul Molo Ichnusa sono in migliaia. Tra caccia al gadget (che c’e’) e corni da nebbia, mezzi che sparano spruzzi d’acqua e passione, il frastuono da tifo si mischia all’ammirazione per un mezzo che e’ gia’ nave spaziale ma pur sempre barca a vela. Ci sono anche i rappresentanti del Cagliari Calcio, con l’allenatore Maran e Radja Nainggollan che si fanno la foto ricordo con lo skipper Max Sirena. Nel mezzo corrono i bambini della grande famiglia del team. Centoventi persone che a Cagliari vivono e lavorano, con faniglia al seguito, ormai da due anni.

L’opera viva di Luna Rossa ha forme piu’ tonde con una sorta di chiglia al centro
Il momento del varo. Foto Borlenghi

Max e’ commosso: “Siamo in 120 nel team e questa barca e’ il frutto di due anni di lavoro. Abbiamo atteso un po’ per varare per non dare vantaggi agli altri team che gia sono scesi in acqua. La barca sara’ ottimizzata nei prossimi giorni e, dopo i test al traino che faremo gia’ domani, inizieremo a navigare e per la fine di ottobre vorremmo essere all’ottanta per cento del potenziale. La seconda barca andra’ in costruzione ad aprile 2020 per essere pronta in estate”. “Il problema non sara’ accelerare e toccare i 50 nodi, il problema su queste barche sara’ frenare…”, ci dice Vasco Vascotto.

Patrizio Bertelli e Marco Tronchetti Provera sottolineano ai media l’importanza del Made in Italy in questa campagna. E, in effetti, si respira a Cagliari l’Italia che piace, piena d’inventiva e stile. Il solo Jimmy Spithill non e’ italoparlante nel sailing team. I guru della meccanica delle valli bergamasche, la meglio gioventu’ con campagne olimpiche alle spalle, il meglio della nautica e della tecnologia industriale italiana alla sfida con gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Nuova Zelanda, come dire il meglio al mondo nell’aerospaziale e nell’hi-tech.

Giuseppe Conte, Max Sirena, Patrizio Bertelli e Marco Tronchetti Provera sulla prua di Luna Rossa. Foto Tognozzi
AC75 Luna Rossa Launch

Che questa non sia solo vela lo si capisce anche dal fatto che dalla Base di Luna Rossa passa anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a Cagliari per altri impegni ma che si concede un’oretta di visita alla Base. “Luna Rossa e’ un’eccellenza italiana, il meglio del Made in Italy, Ci sono qui sessanta aziende italiane nel settore dell’alta tecnologia. Il meglio che ci rappresentera’ nel mondo e io saro’ qui ad aprile per tifare per lei e per l’Italia”, ha detto il presidente del Consiglio appena dopo essere sceso da Luna Rossa Ac75.

E la barca? Beh, fa davvero impressione. E poi e’ bella. Molto piu’ barca a vela degli AC50 visti due anni fa alle Bermuda, che sembrano ormai gia’ parte del passato. Francesco Mongelli, uno dei nuovi nel team ma grande esperto di elettronica velica, ci dice che i sistemi di bordo sono all’avanguardia e molto piu’ complessi di quanto si possa immaginare. Le forme sono tonde nell’opera viva… se la si puo’ ancora chiamar così visto che la barca volera’ per gran parte del percorso. Meno radicali di quelle di American Magic. “Emirates Team New Zealand si avvicina di piu’ alle nostre….”, sottolinea Sirena. L’albero alare, che potra’ ruotare fino a 30 gradi, su cui sara’ issata la doppia randa ha un boma… nascosto. Le linee d’acqua sono piu’ “marine” rispetto a quelle di American Magic viste a Newport. “Siamo convinti che la barca non potra’ volare per tutto il percorso e le capacita’ da ‘barca a vela’ saranno ancora importanti in alcune fasi dei match”, ha spiegato Max Sirena.

Curioso vedere l’AC75 sbandare di 5/10 gradi anche solo per il Maestrale a 10 nodi che spinge sul lato dritto. I bracci di leva one design finiscono con i foil sperimentali (al varo quello di dritta aveva due piccoli bump con denti di squalo disegnati, assenti su quello di sinistra), che fanno parte del programma di ottimizzazione dei prossimi mesi.

La coperta e’ da vera astronave, ricorda una nave da battaglia di qualche film di fantascienza. Il nero del carbonio si piega verso prua senza alcun appiglio al di fuori dei due pozzetti. Non vi sono winch. almeno visibili, ma, ci dicono i lunarossiani, sottocoperta le sorprese non mancano… anche se non si possono vedere. La ricerca nei sistemi, spiega Sirena, e’ stata spasmodica fino al dettaglio. E proprio qui sta forse il segreto del Made in Italy di qualita’. Luna Rossa ci prova. E questa volta, anche, ci crede davvero.

La coperta
Il foil di dritta
AC75 Luna Rossa Launch
AC75 Luna Rossa Launch

L’AC75 Luna Rossa, costruito dal cantiere Persico Marine, ha impegnato piú di 90 persone, di cui 37 designer del team per quasi due anni per un totale di 78.000 ore lavorative.

Per realizzare lo scafo sono stati impiegati 7.000 metri quadrati di fibra di carbonio e 400 metri quadrati di nido d’ape in alluminio. Le due derive mobili in carbonio, gli innovativi “foil arm”, del peso di circa 500 chilogrammi ognuna, sono progettate per sostenere un carico massimo di 27 tonnellate.

Altra inedita innovazione dell’AC75 é la “soft wing”. Il sistema é costituito da due rande issate parallelamente, all’interno delle quali sono inseriti i controlli della forma della vela. Questo consente di avere un’efficienza pari a un’ala rigida ma con una facilitá di utilizzo e gestibilitá simili a quelli di una vela tradizionale. Per la sua realizzazione sono stati utilizzati 20.000 chilometri di fili in carbonio, mentre ne sono necessari 5.000 per tessere ogni fiocco e 12.000 per ogni “code zero”, la vela da andature portanti con vento leggero.

Dettaglio del braccio e del foil di dritta
James Spithill osserva Luna Rossa

Patrizio Bertelli, Presidente del team Luna Rossa Prada Pirelli, ha dichiarato: “Siamo alla nostra sesta sfida in Coppa America, ma l’emozione del varo rimane invariata: è il momento magico che sintetizza l’impegno di tanti mesi di lavoro e l’aspettativa di veder finalmente navigare quella che finora era solo un progetto. In questo caso, poi, la rivoluzionaria innovazione con cui è stato reinterpretato il concetto stesso di monoscafo introduce un’aspettativa ancora più forte’”.

Max Sirena, skipper e Team Director del team Luna Rossa Prada Pirelli: “Siamo impazienti di conoscere l’AC75, una barca che navigherá quasì sempre in modalità foiling: lo scafo non toccherà quasi più l’acqua, raggiungendo velocità molto elevate. É stato fatto un grande lavoro per ridurre al massimo il tempo di transizione tra la fase con lo scafo completamente in acqua e quella di volo; un equilibrio difficile da trovare sul quale continueremo a lavorare in fase di sviluppo. Ringrazio tutto il team, e in particolare lo shore team e il design team, che hanno lavorato senza sosta per mesi.”

Marco Tronchetti Provera, Pirelli Executive Vice Chairman & CEO Pirelli: “Luna Rossa oggi è una realtà. Bellissima e tecnologicamente all’avanguardia. È nata intorno alla passione, al piacere della sfida e all’orgoglio di rappresentare il nostro Paese nella competizione velica più prestigiosa. Qui, come nella Formula 1, la tradizione e la storia si fondono con la ricerca avanzata e l’innovazione continua. Una combinazione che, da quasi 150 anni, è alla base della cultura d’impresa della Pirelli. Affrontiamo questa nuova sfida sportiva con entusiasmo e supportando il team anche con le nostre competenze nel campo dei materiali. Siamo fieri di prendere parte a questa sfida”.

Agostino Randazzo, Presidente del Circolo della Vela Sicilia, ha dichiarato: “E’ per me una grande emozione vedere il guidone del Circolo della Vela Sicilia in questa barca, cosi innovativa ed altamente tecnologica, che rappresenterà l’Italia alla 36^ America’s Cup presented by Prada. Il varo della nuova Luna Rossa è un momento chiave di questa sfida, che certamente rinnoverà l’amore degli italiani nei confronti della vela e dei suoi protagonisti.”

Vista da poppa
Max Sirena con Maran, Nainggollan, Ceppitelli del Cagliari Calcio
A varo terminato la barca torna a terra per il lavaggio. Da domani primi test di foiling al traino in acqua

Il commento tecnico di Vittorio d’Albertas:

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