Finisterre– Avaria su Prysmian Group alla Route du Rhum. L’Imoca 60 italiano ieri sera ha subito la rottura del fiocco J2. Giancarlo Pedote ha così raccontato il danno:
“Era poco prima della notte, navigavo verso il fronte con circa 20 nodi di vento, senza raffiche, su J2 e una mano di terzaroli alla randa. Ero tranquillo della regolazione della barca, all’interno di essa quando ho sentito il J2 che sbatteva e la prima cosa che ho pensato è che fosse saltata la scotta dal winch a causa dei colpi che la barca subisce sbattendo sulle onde. Era già successo.
Sono uscito e ho visto che il J2 era diviso in due, molto vicino all’inferitura. Ho dovuto poggiare, ho messo la certa al volo, sono andato a prua e sono riuscito a tirare giù la parte della vela che era rimasta attaccata in alto e a riprendere quella che era finita in acqua. Ho preso il coltello per liberare la vela, l’ho legata con una cima e l’ho rimessa nella stiva in modo che non potesse srotolarsi e disturbare il piano velico.
Non avendo più il J2, ho issato il J3, che non è la vela adatta, ma bisogna continuare con quello che abbiamo”.
Il J3, noto anche come staysail o fiocco ORC, è attaccato al più corto dei punti di mura, quello più arretrato rispetto alla coperta sul ponte di prua. Le sue dimensioni sono ridotte a 55 mq.
“Alla fine dell’operazione, che è durata quasi un’ora avevo i crampi alle braccia, ero totalmente sfinito. Adesso mi riconcentro sulla lotta con gli altri, perché bisogna sempre andare avanti”.
“La battaglia continua”, assicura Giancarlo Pedote che, dopo un primo passaggio frontale ieri sera e l’attraversamento di una dorsale di alta pressione al momento, si prepara a un’altra burrasca questa sera, con raffiche superiori ai 40 nodi su mare grosso.
Alle 14:03 di oggi, Prysmian Group si trova in 19esima posizione a 118 miglia dal leader Apivia di Charlie Dalin.
Nei Class 40 continua la splendida regata di Ambrogio Beccaria e Alberto Bona, in lotta per la testa della flotta. Alla Grande Pirelli alle 14:03 era terzo a 10,1 miglia dal leader Corentin Douguet. IBSA era sesto a 11 miglia.