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Sail GP: ma non si starà esagerando con gli incidenti?

Sassnitz– Tra un botto e un’altro il Sail GP tedesco di Sassnitz va ai francesi di France con Quentin Delapierre. France ha superato nella Finale a tre gli australiani di Bonds Flying Ross di Tom Slingsby (che aveva concluso in testa le regate di flotta) e i britannici di Emirates GBR con Dylan Fletcher. Red Bull Team Italy ha concluso al decimo posto.

France era stata vittima di un catastrofico “atterraggio” durante la practice race di venerdi, con un timone volato via in mille schegge di carbonio. Le riparazioni del tech team di Sail GP hanno consentito ai francesi di tornare subito in regata fino a vincere l’evento.

Va notato, però, che il Sail GP sta prendendo una rotta che lo allontana sempre di più dallo yachting che conoscevamo. Tre incidenti maggiori in tre giorni: quello ai francesi, il “disalamento” dei brasiliani e lo scontro a velocità superiori ai 40 nodi tra americani e britannici, con una delle prue tranciate dell’F50 americano tranciata di netto. Francamente appare una ricerca spropositata del contatto e del rischio, condizione storicamente contraria ai principi della vela.

Il tutto accompagnato da campagne social che sembrano basare la propria strategia promozionale sull’incidente o almeno sulla possibilità che questo possa avvenire. Senza considerare, però, che catamarani volanti che sfrecciano fino a 50 nodi possono diventare anche molto pericolosi in situazioni ravvicinate. Commenti eccitati, riprese da ogni angolo a uso e consumo della frenetica velocità dei social. Mah…

Forse al circo del Sail GP, che sognava di sostituire l’America’s Cup, converrebbe ripensare le proprie strategie, a cominciare dall’assurda pretesa di misurare in km/h e non in nodi le velocità in mare. Ma difficilmente accadrà, sperando nel frattempo che nulla di grave accada.

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2 Comments

  1. mario zonca
    August 20, 2025 @ 12:26

    Un rodeo-autoscontro sta confermando di essere! Mi piace sempre di meno

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  2. Guidobruno Guidi di Bagno
    August 23, 2025 @ 21:57

    Assolutamente d’accordo. Questa non e’ piu’ vela. Riprese spezzettate, frenetiche, con continui cambi di immagine dalle prue, al drone, alle facce dei regatanti, campo largo poi stretto. Non si capisce nulla di quello che sta accadendo. Purtroppo hanno voluto cambiare la vela in qualcosa di piu’ “moderno” per essere seguita sui social visti, da gente con deficit dell’attenzione, che non e’ capace di seguire un bordeggio per piu di 4 secondi. Ho visto il mondiale TP52 a Cascais stesse riprese, non si riesce ad apprezzare una manovra, un incrocio, niente.
    Dei nodi trasformati in km/h non voglio neanche parlarne.

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