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Team Aldestanken, i giovani leoni delle derive anconetane brillano nell’Altura

Ancona– Tra i protagonisti del recente Mondiale ORC di Trieste c’è stato il Farr 30 Team Andelstanken, del Marina Dorica di Ancona, tornato a casa a testa alta con un sesto posto assoluto nella classe C e il secondo Corinthian. L’equipaggio degli armatori Daniele Fornari e Guido Armeni può contare su un vasto numero di atleti tesserati con il Circolo Nautico Massaccesi di Numana tra cui Marco Pugnaloni timoniere, Federico Smerchinich nel ruolo di randista, Marco Mancinelli tailer, Fabrizio Camilletti drizzista, Davide Mengarelli tailer oltre ad Alessandro Smerchinich tattico (Yacht Club Riviera del Conero), Tommaso Pigliapoco tailer, e Daniele Fornari prodiere. Si tratta di ragazzi che provengono dalla squadra Laser di Numana oltre che dal 420, che hanno lottato contro equipaggi per lo più composti da professionisti.

Foto Carloni

Il sesto posto, a soli due punti dal quarto e 45 imbarcazioni provenienti da 19 Paesi alle spalle, permette a Team Andelstanken di conquistare al momento il secondo posto nella classifica mondiale non professionisti e a causa di una protesta presentata dal Team Dorico ai danni della prima classificata, ancora in giudicato presso la Giuria Internazionale ISAF, potrebbe regalare a breve il titolo di Campioni del Mondo Corinthian (non professionisti).

il titolo di vicecampioni mondiali Corinthian ottenuto dal Farr 30 Team Andelstanken a Trieste non è frutto del caso ma pone le sue fondamenta in un progetto iniziato nel 2010. L’idea degli armatori Fornari e Armeni da sempre è stata quella di creare un gruppo di ragazzi giovani provenienti dalle derive che potesse crescere insieme garantendo nel tempo un equipaggio affiatato, appassionato, determinato ed assolutamente capace di regatare ad alti livelli e di fronteggiare a testa alta imbarcazioni condotte da velisti professionisti.

I progressi del gruppo a bordo del Farr 30 sono arrivati sin dall’inizio nelle acque marchigiane in cui Team Andelstanken ha da sempre regatato conseguendo ottimi successi. Ma il vero salto di qualità si è avuto con il secondo posto assoluto al Campionato italiano di Civitanova M. nel 2015. È stato da questo momento in avanti che i ragazzi hanno avuto la consapevolezza di poter dire la propria anche a livello internazionale. Ecco allora che una volta giunta la notizia che i Campionati del Mondo nel 2017 sarebbero tornati in Italia, in particolare a Trieste, le scelte del Team si sono orientate totalmente nel preparare l’imbarcazione e l’equipaggio per presentarsi all’evento quanto più competitivi possibile. Dato che l’equipaggio è formato interamente da non professionisti che nella vita svolgono attività lavorative e di studio in giro per l’Italia, la divisione dei compiti tra i ragazzi del Team si è rivelata fondamentale nella costruzione del successo, così che se da una parte vi era chi si occupava direttamente dei lavori sul Farr 30, dall’altra parte vi era chi organizzava la logistica, chi gestiva i rapporti con i partner sponsorizzatori e chi curava le stazze e l’ottimizzazione della barca fondamentale nelle regate ORC, seppur minima nel loro caso.

Così nel 2016 sono state prese delle importanti decisioni in prospettiva per l’anno che sarebbe arrivato. La prima è stata la scelta della veleria North Sails come partner nella fornitura di randa, fiocco e spinnaker; poi sono iniziati i primi test in Adriatico, decidendo però di non partecipare ai Campionati italiani di Palermo, nonostante il Farr 30 avesse vinto le selezioni e ne fosse di diritto qualificato, per destinare tutte le forze e le attrezzature nel preparare la stagione 2017. Il progetto del Team e la sua notorietà ed apprezzamento nel Marina Dorica di Ancona dove la barca detiene l’ormeggio, hanno fatto sì che alcuni marchi si facessero avanti per supportarne la realizzazione credendo sin dal primo momento nelle qualità di questi ragazzi e nella forza di un gruppo unico per serietà, determinazione e affiatamento.

Foto Carloni

Perciò, a febbraio 2017 la Welcome Sails di Federico Benvenuti noto cantiere di Marina Dorica, si è messa a completa disposizione del Team per fornire il supporto tecnico e logistico necessario per preparare l’imbarcazione. Ecco allora che si è iniziato a lavorare sul timone con gli stessi ragazzi dell’equipaggio che smontavano le attrezzature e che si assicuravano che ogni parte della barca fosse funzionante ed affidabile. La Welcome Sails si è, invece, occupata direttamente della preparazione della carena e della scelta dei prodotti migliori per rendere l’opera viva della barca il più performante possibile. La Welcome Sails ha anche provveduto a migliorare l’attrezzatura di bordo con la sostituzione di bozzelli e scotte. Il Farr 30, rimasto presso il cantiere della Welcome Sails per due mesi, è stato rimesso in acqua una volta che ogni lavoro manutentivo era stato completato così da essere assolutamente pronti per iniziare gli allenamenti e la stagione velica.

Sull’altro fronte, invece, le ambizioni del Team hanno colpito il Decathlon Ancona che ha visto nel progetto di Fornari e Armeni un possibile successo e nell’idea di un equipaggio di ragazzi non professionisti che potessero giocarsi un titolo a livello internazionale direttamente con i professionisti una scommessa che si poteva vincere. Così ha supportato Team Andelstanken nell’acquisto delle vele ed ha fornito direttamente tutto il vestiario tecnico necessario per affrontare la stagione, dimostrandosi partner affidabile e disponibile.

Una volta messa in acqua la barca, infatti, il Farr 30 ha vinto tutte le regate di avvicinamento al mondiale tra cui in particolare l’Italian Cup 2017 di Civitanova ed il Trofeo Stecconi valide entrambi per la selezione ai Campionati Italiani 2017. Sulle acque locali la barca è sembrata subito molto veloce contro le rivali di sempre e con la nuova flotta che avrebbe in parte incontrato a Trieste, ma la prova decisiva del Campionato Mondiale avrebbe dimostrato il valore dei ragazzi del Team. La scelta alternativa e controcorrente rispetto alla flotta di non diminuire la superficie velica e di modificare il meno possibile l’imbarcazione per avere una velocità maggiore sull’acqua pur rinunciando ad avere un coefficiente migliore sarebbe stata messa a dura prova durante il Mondiale. Opzione risultata nei fatti vincente date le previsioni di vento leggero della zona, a discapito degli altri equipaggi che, pur avendo un handicap favorevole, non riuscivano mai a sfruttare al meglio la loro imbarcazione.

Dopo tutto il lavoro di preparazione, l’equipaggio a Trieste si è dimostrato perfetto conoscitore della propria barca e delle proprie capacità riuscendo a regatare a livelli così alti da sorprendere molti osservatori e velisti di altri equipaggi, soprattutto per la serie di piazzamenti sempre costantemente nelle prime posizioni della categoria.

 

 

 

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