Procida– Un giorno di marzo alla Corricella di Procida e ti ritrovi in paradiso. L’occasione è il trasferimento di un piccolo First 24 da Torre del Greco alla Toscana, per la sua nuova appassionata armatrice.

Con il Vesuvio alle spalle, la prua non può che puntare sulla piccola ma sempre vivissima Procida. Una volta doppiata l’alta Punta dei Monaci sovrastata dall’imponente Castello con annessa Abbazia, la vista torna a godere dei toni pastello delle case cubiche multicolori, intrecciate in perfetta simbiosi con l’acqua turchese del porticciolo dei pescatori. Sulla banchina reti ben riposte e liete. Tra gli archi la vita che continua a scorrere, lenta, in preparazione alla prossima stagione primaverile ed estiva.
Tutto è come lo avevamo lasciato vent’anni fa, in occasione della nostra ultima visita dal mare per realizzare i contenuti della nostra fortunata serie “Navigare in Mediterraneo “. Perfetto.

Ormeggiata la barca, saliamo al Ristorante La Lampara, a mezza costa, dove i sensi vengono di nuovo appagati da tanta bellezza. Pranziamo al sole già caldo di marzo, tra turisti francesi, spagnoli e inglesi. Un set fotografico. Tutti leggeri e appagati dall’esito fortunato della ricerca dell’isola che non c’è ma che invece esiste davvero. Ed è qui. La piccola Procida. Ti viene in mente Massimo e, felice, sorridi. Prima di riprendere il mare.