Capo Verde- Charlie Dalin è saldo in testa al Vendee Globe. Voglioso di vincere quel giro del mondo in solitario, che quattro anni fa gli fu tolto dalle ore di riparazione concesse a Yannick Bestaven dalla giuria per l’aiuto nel salvataggio di PRB a Buona Speranza. All’arrivo Dalin fu però primo e quello è l’obiettivo dichiarato. Dalin appare in totale controllo, mai sopra le righe. Totalmente centrato sull’obiettivo. Vincere il mitico Vendee Globe e per riuscirci sta dando una dimostrazione di forza e carattere che, giorno dopo giorno, ha annichilito tutti gli avversari. Unico a resistirgli Yoann Richomme, ma ormai a corto di miglia per recuperare.
Alle 19:00 di oggi 8 gennaio, infatti, Dalin era a 2.165 miglia da Les Sables d’Olonne con 198 miglia di vantaggio su Richomme. Seb Simon è terzo a 747 miglia. Dalin ha una settimana di vantaggio sul tempo record di Armel Le Cleac’h nel Vendee del 2016-17. L’ETA a Les Sables d’Olonne è al momento ampiamente sotto i 70 giorni (il record è di 74g 03h 35m 46s).
“I trade winds sono a volte instabili in forza e direzione”, ha detto oggi Dalin, “Ho 20 nodi qui ma prima ero in una piccola area di vento leggero. Non ho fatto manovre per molto tempo e non ci sono necessità immediate di cambi di vele. Approfitto di ciò per riposarmi e recuperare bene ed essere pronto a negoziare la convergenza con l’alta pressione. Le temperature stanno iniziando a calare dato che mi sto muovendo verso nord. Per il momento, sto cercando di non pensare troppo all’arrivo perché la regata è ancora lunga”.
Molto bella anche la lotta per il quarto posto, con Jeremie Beyou, Sam Goodchild e Boris Hermann che sono riusciti a superare Thomas Ruyant che aveva mantenuto la quarta posizione sin da Buona Speranza.
Giancarlo Pedote con Prysmian ha superato le Falkland/Malvinas ed è tornato 19esimo a 4.373 miglia dal leader. Da segnalare le ottime scelte di Jean Le Cam e Alan Roura, che sono riusciti a recuperare molte miglia a Seguin (15esimo) e Attanasio (14esimo).