Capo di Buona Speranza– La battaglia dell’Atlantico si è conclusa nella serata di oggi, con Charlie Dalin su Macif primo a superare la longitudine del Capo di Buona Speranza intorno alle 16:45 CET di oggi, lasciando il primo Grande Capo 270 miglia alla sua sinistra, direzione nord. Oggi, nel 19esimo giorno di regata, Dalin ha fatto segnare il tempo di sette giorni e 18 ore dall’Equatore a Buona Speranza.
Dalin, alle 19 CET di oggi, ha un margine ridotto di 12,1 miglia su Thomas Ruyant e di 18,8 su Seb Simon. Quarto è Yoann Richomme, a 23,6 miglia. I primi quattro skipper del Vendee Globe sono quindi racchiusi in meno di 25 miglia, poco più di un’ora alle attuali velocità, il che conferma che l’attuale Vendee Globe è soprattutto una grande regata tiratissima, almeno per chi ha le barche foiling di ultima generazione per poterselo permettere.
Dopo la fase di reaching estremo con i foil cavalcando i quadranti settentrionali della depressione che ha consentito ai primi nove Imoca di attraversare tutto il Sud Atlantico senza mai modificare l’andatura, adesso si sta procedendo al lasco con strambate che consentono di mantenere l’andatura migliore per VMG e continuare con la depressione che adesso spingerebbe in poppa verso ESE. Gli Imoca 60 foiling, ovviamente, navigano con VMG desisamente migliori mandenendosi al lasco con strambare ripetute.
A chiudere il gruppo dei nove skipper che ha cavalcato questa depressione c’è Paul Meihlat, a 411 miglia, praticamente un giorno di mare. Il secondo gruppo si trova a oltre 700 miglia, guidato dall’inglese Samantha Davis, a 711 miglia con il suo Initiative Coeur.
Giancarlo Pedote con Prysmian è riuscito a recuperare cinque barche nelle ultime 48 ore e si pone ora tra i primi del terzo e ultimo gruppo di Imoca, ma ancora molto lontano dai primi dieci. Alle 19 CET di oggi, Pedote era 22esimo, a 1.730 miglia da Dalin.
Interessante sarà ora osservare l’approccio dei solitari all’Oceano Indiano, che formalmente inizia alla longitudine di Capo Agulhas, con anche la necessità di giostrarsi al meglio nella Corrente di Agulhas, che al largo della punta estrema del Sud Africa si presenta spesso con vortici spesso contrari fino a 2,5-3 nodi d’intensità.
Nella mattinata di oggi il gruppo dei quattro leader è andato a strambare oltre il 40° Sud, entrando quindi di fatto nei Quaranta Ruggenti e nel Southern Ocean. La depressisone continuerà a trasportare, seppur in modalità Gybing (strambate ripetute) Dalin e compagni almeno fino alle Isole Crozet, conseiderando anche che l’attuale limite dei ghiacci è situato nell’Indiano tra i 45 e i 52° Sud, per poi risalire dopo le Kerguelen. La flotta ha quindi i margini per strambare nell’attuale sistema, che potrebbe quindi battere ogni record in termini di “trasportabilità” in giornate consecutive al Vendee Globe. Ciò farà probabilmente aumentare ancora la voragine tra i primi Imoca e gli inseguitori.