Trinidade– I duellanti Dalin e Richomme hanno finalmente agganciato i Trade Winds di ESE dell’emisfero australe e iniziano da stasera a macinare miglia verso l’Equatore, distante alle 19 CET di oggi ancora 915 miglia. Il vantaggio di Charlie Dalin su Yoann Richomme è salito di nuovo a 65,9 miglia. I due Imoca possono finalmente mantenere una rotta diretta con il miglior angolo per sfruttare al meglio il mure a dritta in foiling. L’Aliseo di ESE aumenterà per le prossime 48 ore, consentendo medie giornaliere di nuovo superiori alle 300 miglia.
Macif e Paprec Arkea hanno lasciato a dritta l’isola brasiliana di Trinidade, con Charlie Dalin che si è concesso anche una salita in testa d’albero nelle arie leggere di ieri. Dalin è a 4.060 miglia dall’arrivo. I primi ETA per Les Sables d’Olonne parlano di un arrivo tra il 15 e il 17 di gennaio, il che equivarrebbe a battere di ben 6-7 giorni il record stabilito nel 2017 da Armel Le Cleac’h (74 giorni, 3 ore e 55 minuti). A oggi, 54esimo giorno di regata, il vantaggio di Dalin sul record è di 947 miglia.
Seb Simon non demorde nella sua scelta costiera lungo le coste brasiliane. Groupe Dubreuil è saldamente terzo a 353 miglia da Dalin e con mille miglia di margine sul quarto, Thomas Ruyant.
Il turno di doppiare Capo Horn è toccato oggi a Romain Attanasio e a un felicissimo Damien Seguin, rispettivamente 14esimo e 15esimo. Particolare da notare: sono stati sin’ora gli unici due skipper a passare, dopo aver doppiato l’Horn, dallo Stretto di La Maire, il braccio di mare tra la Terra del Fuoco e l’Isola degli Stati. Il prossimo a Capo Horn sarà il veterano Jean Le Cam, che lo doppierà domani.
Giancarlo Pedote ha risolto il problema ai timoni e prosegue nella sua navigazione conservativa, non riuscendo però a recuperare miglia su un Le Cam ormai 550 miglia davanti a lui. Prysmian è ancora 19esimo, a 3.715 miglia dal leader e a 760 miglia da Capo Horn, che dovrebbe doppiare tra la serata di domenica 5 e la mattina di lunedì 6 gennaio.