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Volvo Ocean Race: tutti in fila lungo le coste del Brasile (e verso i Quaranta Ruggenti…)

Cape Town, Sud Africa- Davvero complessa la discesa dei Volvo Ocean 65 verso il Sud Atlantico. Una vasta area anticiclonica sbarra la rotta verso Cape Town, tanto da costringere la flotta a navigare molto vicino alle coste del Brasile, dell’Uruguay e dell’Argentina. Prima di poter deviare a est, infatti, i navigatori dovranno scendere almeno fino ai 35° Sud, se non arrivare addirittura ai Quaranta Ruggenti. Il classico Anticiclone di Sant’Elena appare infatti molto frammentato e spostato più a ponente, tanto da richiedere decisioni difficili.

Leg 02, Lisbon to Cape Town, day 11, on board AkzoNobel. Somewhere under the… Photo by James Blake/Volvo Ocean Race. 15 November, 2017.

“Siamo a metà strada in termini di distanza a tempo.” Ha detto Andrew Cape di Team Brunel, che partecipa alla sua settima edizione della Volvo Ocean Race. “Essere veloci aiuta, se non vai forte non vai da nessuna parte, ma non vai da nessuna parte anche se vai nella direzione sbagliata. Non si può “aggirare” le altre barche, non ti lasciano porte aperte per passare… Dobbiamo navigare con quello che troviamo sulla rotta e anche gli altri fanno così. Non abbiamo 50 miglia di distacco, siamo ancora perfettamente in corsa. Loro (Dongfeng e MAPFRE) sanno che siamo bravi e ci tengono d’occhio.”

Mentre i leader sono posizionati leggermente più a ovest degli altri, a poche centinaia di miglia al traverso della costa brasiliana, sulla carta i maggiori guadagni li hanno fatti registrare team AkzoNobel, Turn the Tide on Plastic e Team Sun Hung Kai Scallywag. Tutti e tre gli inseguitori hanno infatti ridotto notevolmente il loro distacco dai leader nelle ultime 24 ore. Ma la realtà invece premia ancora i leader più a sud, Dongfeng che alle 19UTC era più a sud e più a ovest di Mapfre, seguito a sua volta da Brunel e Vestas.

Intanto le buone notizie del rilevamento delle posizioni hanno dato ai team che si trovano nelle posizioni di rincalzo una bella spinta al morale.”Stiamo andando bene e siamo felici.” Ha detto la skipper di Turn the Tide on Plastic Dee Caffari dopo aver ricevuto il report del mattino che mostrava che la barche portacolori delle Nazioni Unite aveva dimezzato il suo distacco, da 60 a 30 miglia. “In questa tappa è il report migliore. Siamo la barca più veloce e abbiamo il prossimo avversario nel mirino.”

La flotta naviga in una veloce traverso sui 15-16 nodi di velocità. Il Vmg è scarso, sui 7/8 nodi, ma prima o poi a est si dovrà andare…

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