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America’s Cup, day 3: che Coppa…, regata epica tra ETNZL e Artemis decisa da una penalità, kiwi avanti, crisi Ainslie

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Bermuda– Dopo le emozioni delle prime due giornate, con 12 match disputati, si conclude oggi (dalle 19 italiane, le 14 locali) il primo Round Robin delle Louis Vuitton AC Qualifier. In programma solo tre match, che non vedranno in acqua il defender Oracle Team USA, ieri impegnato ben tre volte (due vittorie e una sconfitta). Condizioni perfette con 14 nodi da Ovest nel Great Sound.

Programma del 29 maggio:

Race 13: Land Rover BAR vs Groupama Team France

Groupama Team France batte Land Rover BAR di 00:53

Ben Ainslie chiude da sottovento Franck Cammas nel prestart e la regata sembra chiusa già alla prima boa, ma i francesi dimostrano subito miglioramenti e maggior stabilità nel volo rispetto alla prima giornata e si rifanno sotto, anche perché tali doti Sir Ben sembra averle smarrite. Complici un paio di ingavonate, con le prue che si infilano nell’acqua, Cammas si rifà sotto e la prima bolina è spettacolare, con incroci ravvicinati del terzo tipo… Al cancello al vento il patatrac, con Ainslie che si schianta sull’acqua in virata e Cammas che lo rolla da sopravvento in puggiata: 40 nodi contro 10, imbarazzante… Il resto della regata vede i francesi gestire e aumentare il vantaggio, mentre i britannici sembrano perdere il controllo. Secondo punto per Groupama, e questa è già una notizia, mentre si fa più nera la crisi di Sir Ben, che forse dovrà rimandare i sogni di riportare la Coppa “Back home”.

Race 14: Artemis Racing vs Emirates Team New Zealand

ETNZL batte Artemis Racing di 00:01

Se la Coppa di Coutts fosse sempre questa… beh, giù il cappello, Il match tra kiwi e Artemis vede una decina di sorpassi tra i due AC50. In partenza Nathan Outteridge, messo sotto pressione da Peter Burling, è ocs per un secondo… Ricordiamo che i due sono rivali nel 49er olimpico di cui si sono divisi oro e argenti nelle ultime due Olimpiadi. I kiwi sembrano così avere in mano la regata, ma Artemis si avvicina giocando al meglio i salti di vento e, soprattutto, mostrando una velocità fotonica in bolina, con punte di 37 nodi (si, avete letto bene, trentasette) contro i 26/28 dei kiwi. I sorpassi si susseguono e i kiwi tengono soprattutto per la consuetà stabilità e regolarità nel foiling, anche se Glenn Ashby, il tattico, non sembra in grandissima giornata. L’apoteosi arriva nella bolina finale, prima Artemis si pianta nell’acqua nella virata decisiva poi ETNZL nella puggiata sceglie la boa di destra mentre Artemis va a destra, distacco… zero secondi…

Uno degli incroci mozzafiato tra ETNZL e Artemis. 29/05/2017 – Bermuda (BDA) – 35th America’s Cup Bermuda 2017 – Louis Vuitton America’s Cup Qualifiers, Race Day 3

La poppa si gioca tra incroci da infarto sul filo dei 70 nodi di velocità relativa ed estremo controllo. L’apoteosi arriva all’ultima boa di poppa prima del traverso finale: ETNZL è mure a dritta e interno ma ha una strambata da fare, Artemis mure a sinistra e quindi già pronto al traverso. L’incrocio deciderà la vittoria. I kiwi vanno in strambata, che non riesce bene, e Artemis vola passandogli esterna e sembra involarsi verso la vittoria ma, colpo di scena, gli umpire chiamano una penalità a Outteridge per incrocio mure a dritta/mure a sinistra. Artemis deve quindi rallentare fino al sorpasso kiwi a pochi metri dall’arrivo tra le proteste a bordo di Iain Percy, lo skipper/tattico. A prima vista non sembrava esserci una penalità, poi dal replay si vede che l’incrocio è avvenuto appena fuori dalla Zona attorno alla boa e, in effetti, Burling sembra essere stato costretto a modificare la rotta prima della volontà di strambare, per evitare la collisione. Nelle dichiarazioni immediate nessuna polemica. In ogni caso applausi a entrambi per una regata splendida e punto ai kiwi… E chi non l’avesse vista non si perda la replica in chiaro intorno a mezzanotte su Italia 2.

E in nottata areriva una clamorosa dichiarazione di Richard Slater, ACRM’s Chief Umpire, che dice che “con le informazioni che avevamo in quel momento e con le immagini la nostra decisione è stata quella, con il senno di poi possiamo dire che con più tempo a disposizione la decisione avrebbe potuto essere diversa, ciò comunque non cambierà l’esito della regata, visto che in AC vige il giudizio immediato sull’acqua che non può essere cambiato”.

Il momento decisivo della regata, Artemis passa all’ultima boa di poppa ma gli umpire chiamano una penalità per incrocio mure a dritta mure a sinistra

Race 15: Groupama Team France vs SoftBank Team Japan

Softbank Team Japan batte Groupama Team France di 02:34

Regata senza storia con Dean Barker e compagni in testa per tutta la regata. Dopo le emozioni del match precedente venti minuti di noia. Un altro punto per i giaspponesi che, con i materiali concessi da Oracle, se la cavano bene.

Il match tra ETNZL e Artemis sarà il momento clou della giornata

La classifica dopo il primo Round Robin:

WINS LOSSES LVACWS* TOTAL
ORACLE TEAM USA 4 1 1 5
Emirates Team New Zealand 4 1 0 4
Land Rover BAR 1 4 2 3
Artemis Racing 2 3 0 2
SoftBank Team Japan 2 3 0 2
Groupama Team France 2 3 0 2

 

Il bilancio delle prime due giornate pare soddisfacente. Se i contendenti hanno prestazioni simili la regata è appassionante, breve e intensa come vuole la concezione televisiva dello sport. Il tutto è in funzione della diretta tv, che molte televisioni internazionali trasmettono e lo sforzo della produzione è notevole. Se c’è differenza, come in day 1 negli incontri contro l’ancora lento Groupama Team France, prevale la noia. Il vento instabile della seconda giornata ha portata ad apprezzare l’importanza della tattica. Un salto di vento o una zona di maggior o minore pressione consente rapide rimonte o sorpassi che sembravano impossibili. Il motivo è semplice: tra fare foiling o navigare con uno scafo in acqua c’è una differenza di 6/10 nodi, un salto di vento di 10 gradi viene esaltato dalla velocità che fa aumentare esponenzialmente il guadagno (o la perdita).

La condizione primaria è il volo. Emirates Team New Zealand pare il più costante, grazie anche alla maggior potenza da gestire possibile grazie al pedal-grinding. pare che i kiwi abbiano un rendimento mediamente più costante nell’arco dei veni minuti della regata e, sicuramente, sono quelli che manovrano meglio. Se in una virata o in una strambata uno dei due scafi si corica nell’acqua, la perdita di velocità è enorme. Dai 26 nodi della bolina si scende a 16-17, il che porta a pregiudicare incroci e di conseguenza opzioni tattiche. Oracle Team USA appare potente, ma ieri Jimmy Spithill per due volte è stato messo nell’angolo in partenza, prima da Ben Ainslie che però poi non ha avuto difese contro la maggior velocità e stabilità oracliana, poi da Nathan Outteridge che con Artemis non ha lasciato scampo al rosso australiano ex Luna Rossa.

L’interesse c’è e in molti, anche se a stento lo ammettono, seguono o vorrebbero seguire questa Coppa. Per chi ha Mediaset Premium o ha acquistato l’App AC+ è possibile, altrimenti occorre girovagare per siti esteri di streaming sul web, tra cui questo.

www.americascup.com

 

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2 Comments

  1. lobra69
    May 29, 2017 @ 22:53

    Errore grossolano della giuria a favore di New Zeland , che pur avendo precedenze e molto spazio per la manovra alla penultima boa ,simula una imbarcata grottesca per sollevare il giudizio degli advisor . New Zeland poco sportivi

    Reply

  2. hhj
    June 5, 2017 @ 21:59

    seeeeeeeee

    Reply

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