Featured

America’s Cup: American Magic batte i kiwi, Luna Rossa perde la prima ma poi domina BRITAnnia, successo della nostra live. La guida completa alle Prada ACWS

Su Fare Vela l’America’s Cup è offerta da:

Una notte curiosa, tra il sonno incombente e l’attesa di vedere per la prima volta all’opera gli AC75… E alle sei del mattino ci prendiamo un un caffè con il dolce della curiosità perché alla fine, ebbene sì, la Coppa c’è.
Le regate degli AC75 andranno perfezionate ma si percepisce che, appena le barche sono vicine, lo spettacolo non manca e tutto si risolve nel portare la barca sempre al massimo e nell’azzeccare le poche scelte tattiche. Poche ma vitali, che non consentono errori perché semplicemente non c’è il tempo di recuperarli. Appena cambia il vento le prestazioni cambiano radicalmente e la scelta di foil e vela di prua appare decisiva.
Da rivedere i boundaries, con i campi di regata sin troppo stretti (troppo rettangolari) e il sistema di penalità, non ben chiaro per chi guarda.

Te Rehutai insegue Patriot nell’ultimo match della giornata

I risultati

Te Rehutai batte nettamente Luna Rossa per 3’13”

Patriot batte BRITAnnia per DNF

Luna Rossa batte BRITAnnia per DNF, ma dopo aver stoppato in partenza gli inglesi, incappati anche nella prima penalità della Coppa.

Patriot batte Te Rehutai per soli 12″ dopo una regata entusiasmante.
Partenza vinta dagli americani con un perfetto time distance, controllo nella prima bolina, poi i kiwi si scatenanbo in poppa ma sbagliano in uscita dal gate di poppa, anmdando a girare la stessa boa di Dean Barker invedce di andare da soli a destra. Nella prima virata si siedono perdendo quanto guadagnato in poppa.
In bolina Patriot controlla e così nella poppa numero due. Nella terza bolina il vento cala un po’ e Te Rehutai si avvicina pausoramente, fino a insidiare Patriot alla terza bolina. I kiwi riescono anche a ingaggiarsi interni alla boa, e gli americani ricevono una penalità per non essersi mantenuti discosti a sufficienza (gli umpire considerano noin lo scafo, ma il rombo formato dai foil estesi). Patriot paga subito la penalità rallentando quel tanto che basta e fugge comunque in poppa puggiando più rapidamente verso l’arrivo e alla fine vince per soli 12″.

Il momento dell’ingresso nella Zona di ETNZ, interna a Patriot e quindi con diritto di girare la boa. Da qui scaturisce la penalità che però gli americani riescono a pagare subito

Classifica dopo day 1
American Magic 2-0
Luna Rossa 1-1
ETNZ 1-1
INEOS Team UK 0-2

Luna Rossa stoppa da sottovento BRITAnnia nel prestart. Da qui scaturirà una penalità per i britannici, che non si sono tenuti abbastanza discosti da sopravvento

Luna Rossa è apparsa solida in manovra e nel prestart, dove Spithill/Bruni hanno ridicolizzato Ben Ainslie. Contro i kiwi si è palesato un gap di velocità ma sarà interessante vedere domani la sfida tra italiani e americani.
Ci sarà invece molto da lavorare, e riflettere, per Ben Ainslie che è parso in difficoltà con due DNF dovuti a problemi con i sistemi di bordo e comunque con una velocità non al livello degli altri tre team.
Da notare forse che sugli AC75 un tattico servirebbe, visto che la scelta della boa da girare ai cancelli di bolina e di poppa, e l’ultima manovra prima di farlo appare decisiva.
Ma, pur con tutte le difficoltà dell’inizio, e con ancora un mese prima dell’inizio della Prada Cup (15 gennaio) la Coppa c’è. E questa è una bella notizia.

Successo della nostra live notturna, con oltre 4.500 utenti collegati su YouTube e su Facebook e il nostro sito. Moltissimi i commenti per una notte alla fine divertente.

La conferenza stampa al termine della prima giornata:

Ben Ainslie, apparso in difficoltà, ha polemizzato sul sistema di canting dei foil (one design per tutti), arrivando a ipotizzare una sorta di redress per quei team che dovessero avere problemi nella prossima Prada Cup. Ainslie ha affermato che i problemi di BRITAnnia oggi erano dovuti all’inaffidabilità del sistema. La cosa ha suscitato dell’imbarazzo in Bruno Troublé e negli altri velisti presenti.

Francesco Bruni, timoniere
“Nella prima regata abbiamo avuto dei problemi tecnici con il software di bordo, siamo comunque riusciti a fare una buona partenza andando verso il lato destro del campo che, all’inizio sembrava pagare bene. Al primo incrocio siamo passati poco dietro i neozelandesi che sono riusciti a prendere un bel salto di vento a destra e hanno iniziato a guadagnare. Abbiamo fatto alcuni errori in manovra e un bruttissimo errore all’ultima boa di bolina che ha regalato tanti secondi agli avversari.
La seconda è andata meglio. Siamo riusciti a mettere in difficoltà gli inglesi bloccandoli sul lato destro del prepartenza, interpretando bene la distanza tra le barche, che a quelle velocità non è facile capire.
Domani avremo un’altra giornata importante con due regate contro gli americani che dovremo cercare di battere in tutte e due le prove”.

 

Pietro Sibello, randista
“E’ stato una giornata d’esordio un po’ complicata, dove abbiamo avuto qualche difficoltà. Nella prima regata contro i kiwi siamo andati un po’ al di sotto delle nostre capacità e velocità. Dobbiamo capire cosa è successo e dove possiamo migliorare. Nella seconda regata abbiamo regatato da soli, poiché gli inglesi hanno avuto un problema tecnico nella prima bolina. In ogni caso siamo soddisfatti del nostro pre partenza, in cui abbiamo dimostrato di essere capaci nello scontro diretto”.

 

Luna Rossa e Te Rehutai in partenza nel primo match del giorno

Auckland– Ci siamo. Che la battaglia abbia inizio. Accendete il caminetto, preparate le scorte di caffé, le copertine di flanella sul divano e rimettere la sveglia… perché da questa notte sarà America’s Cup.
Il popolo della vela, ma non solo, si ritrova a partire dalle 2:50 di giovedì 17 dicembre in collettive notti insonni per seguire le prime regate di una Coppa che si annuncia spettacolare e avvincente. Da non perdere.
Si inzia subito con la sfida tra Luna Rossa e Te Rehutai, a seguire quella tra Patriot e BRITAnnia. Race 3 vedrà Luna Rossa contro INEOS Team UK e race 4 Te Rehutai vs Patriot.

Previsioni meteo della giornata: vento da SW 15-16 nodi e sole. Perfette.

Qui il player per seguire la diretta streaming della prima giornata delle Prada AC World Series. Orario tra le 2:50 e le 6 del 17 dicembre.:

 

VIVI CON NOI LA COPPA DEI NOTTAMBULI
Fare Vela ha organizzato una live di commento in diretta sulle immagini internazionali insieme a Vittorio d’Albertas e Pietro Pinucci, i due commentatori più seguiti del più profondo web velico che ci sia. Useremo StreamYard rilanciato su YouTube e Facebook.
Per collegarsi basta dotarsi di due dispositivi (TV, Tablet, Smartphone) o aprire due finestre sul computer.
Guarderemo insieme le regate, e proveremo a fare i primi commenti tecnici sulle prestazioni, con la possibilità di ricevere i vostri commenti e domande in chat. Una notte da carbonari…

 

Il Promo e la diretta RAI

La diretta televisiva sarà su Rai 2, con la conduzione di Giulio Guazzini e gli interventi tecnici di Ruggero Tita ed Edoardo Bianchi, sempre dalle 2:50 della notte.

Saranno nottate surreali, con gli occhi appesantiti, ma per chi proprio non ce la dovesse o potesse fare, ci sarà la replica integrale su RaiSport+ HD alle 8:15 del mattino e la replica disponibile sempre su RaiPlay (quindi riguardabile a qualunque ora).

Su SKY con Giovanni Bruno e Guido Meda ci saranno Flavia Tartaglini e Roberto Ferrarese.

L’EQUIPAGGIO DI LUNA ROSSA PER OGGI
Timoniere James Spithill
Timoniere Francesco Bruni
Randista Pietro Sibello
Tailer Pierluigi De Felice
Grinder Enrico Voltolini
Grinder Matteo Celon
Grinder Emanuele Liuzzi
Grinder Romano Battisti
Grinder Gilberto Nobili
Grinder Nicholas Brezzi
Grinder Umberto Molineris

IL PROGRAMMA DEL 17 DICEMBRE
Ricordiamo che le Prada AC World Series e Christmas Race sono solo le regate preparatorie, ma comunque le prime ufficiali della 36th America’s Cup dopo l’annullamento causa pandemia delle ACWS di Cagliari e Portsmouth, per la PRADA CUP, che inizierà il 15 gennaio 2021.
Lo sfidante vincitore della Prada Cup disputerà poi l’America’s Cup Match presented by Prada dal 6 al 21 marzo 2021, contro il defender Emirates Team New Zealand.

I CAMPI DI REGATA
Sono cinque i campi di regata, distribuiti nel golfo di Hauraki, che il Race Director, Iain Murray, avrà la possibilità di scegliere in base alle condizioni meteo.

Il programma giornaliero prevede, a partire dalle ore 15 (orario neozelandese), quattro regate di circa 25 minuti ciascuna, dove tutti i team (i 3 challenger e il defender) si confronteranno in regate di Match Race, distribuite in due round robin.
Dopo tre giorni verrà stilata la classifica che decreterà il vincitore della PRADA America’s Cup World Series e da cui dipenderà il tabellone delle sfide della Christmas Race, in programma domenica 20 dicembre. Il formato delle regate sarà diverso per i due eventi. La PRADA Christmas Race si svilupperà in due scontri diretti, in cui i team vincitori andranno in Finale, mentre gli altri due team disputeranno una Petite-Finale per il terzo posto.

IL PERCORSO
Partenza in bolina (finalmente si torna al match race), sfalsata di 10″ per evitare un dial up, che sarebbe rischiosissimo con questi mezzi.
Chi entra mure a sinistra lo fa ai 2’10”, chi entra mure a dritta ai 2′. Poi due minuti di lotta, con i classici schemi del match race… ma fatti a 30 nodi con accelerazioni non semplici da gestire. Dopo la partenza una prima bolina con gate al vento, poi una lunga poppa con gate di poppa, una seconda bolina e l’arrivo in poppa a metà lato (da dove si era partiti). Il tutto dura sui 25 minuti. Una scarica d’adrenalina senza precedenti nella storia dell’America’s Cup.

I percorsi hanno i boundaries, sono di fatto dei rettangoloni lunghi tra 1,5 e 2 miglia. Ogni volta che si toccano i confini si riceve una penalità.

Il range di vento per regatare va dai 6,5 ai 22 nodi.

 

Max Sirena, Skipper e Team Director

“Le giornate di “practice” di questa settimana sono state molto interessanti, abbiamo avuto modo di confrontarci finalmente con gli altri team, ma non vediamo l’ora di correre una vera regata. Nei prossimi giorni regateremo con un ampio range di condizioni meteo, da venti leggeri a condizioni più sostenute. Sarà un banco di prova sotto ogni profilo, non solo dal punto di vista delle performance della barca, ma anche per quanto riguarda il metodo di lavoro, l’organizzazione e l’aspetto psicologico. Questo ci permetterà di verificare dove siamo e quali sono i settori in cui dobbiamo migliorare e continuare a lavorare.”

GLI AC75
Gli AC75 sono monoscafi di 75 piedi di lunghezza (circa 23 metri), dotati di due foil laterali che consentono allo scafo di navigare sollevato dalla superficie dell’acqua e raggiungere fino ai 50 nodi di velocità. Ideati per competere in questa 36esima edizione di America’s Cup, sono il frutto di oltre due anni di lavoro, in cui ogni team ha interpretato a proprio modo le Regole di Classe.

Rivoluzionari, barche volanti da regata che devono applicare aerodinamica e idrodinamica a velocità impensabili fino a dieci anni fa: si superano ormai abbondantemente i 45 nodi e tutta la regata avviene in volo sui foil.

A bordo 11 velisti, per un peso totale compreso tra i 960 e i 990 Kg.
Luna Rossa ha scelto di regatare con due timonieri (Jimmy Spithill e Francesco Bruni, un mainsail trimmer e 8 grinder).

I TEAM
La Prada AC World Series sarà l’unico momento in cui il defender Emirates Team New Zealand regaterà con gli sfidanti prima dell’AC Match del prossimo 6-21 marzo. C’è molta attesa, quindi, per verificare le prestazioni dopo i cinque giorni di practice race che hanno dato un inziale strapotere kiwi, poi ridimensionato nell’ultima giornata di ieri, in cui Luna Rossa ha regatato sempre a contatto coin Te Rehutai, che poi è stato addirittura battuto dagli americani di Patriot.

Il defender Emirates Team New Zealand
Royal New Zealand Yacht Squadron, NZL
Barca Te Rehutai
Timoniere Peter Burling, 29 anni, un oro e un argento olimpici in 49er, vincitore della 35th AC

Solidi, pratici, talentuosi. Gli all blacks della vela hanno messo insieme una barca che pare la sintesi di tutte le idee e soluzioni degli altri team. Nulla di geniale, ma tutto molto ma molto pratico, a cominciare dall’idea d’incassare completamente l’equipaggio per azzerare la resistenza aerodinamica e dalle forme del corpo canoa centrale, che assomiglia molto a quello dei trimarani oceanici Ultime e ai Moth volanti.
Interessante anche il massimo sbraccio dei foil, con barca più bassa sull’acqua a migliorare l’effetto suolo e il sistema per modellare la base della randa, senza boma e con una forma che sembrerebbe più versatile rispetto ai rivali.
Il timoniere? Peter Burling ha l’autocontrollo di James Bond e la freschezza di un velista olimpionico al culmine della sua carriera.

Il punto di scotta della doppia randa di Luna Rossa
Il complesso punto di scotta della doppia randa di Te Rehutai

 

Il Challenger of Record Luna Rossa Prada Pirelli
Circolo della Vela Sicilia, ITA
Barca Luna Rossa
Timonieri
James Spithill (AUS), 41 anni, vincitore della Coppa nel 2010 e 2013.
Francesco Bruni, 47 anni, tre Olimpiadi in tre classi diverse.

Al suo sesto tentativo (quinto sull’acqua), Patrizio Bertelli vuole fare centro e portare il Trofeo Sportivo più antico al mondo finalmente in Italia. Come ha detto Francesco Longanesi Cattani nella conferenza stampa della vigilia “Questa paretecipaziuone di Prada è la naturale evoluzione di una storia iniziata nel 1997 e nel 2000, quando Sir Peter Blake ci inviò una splendida lettera invitandosi a proseguire dopo la finale della prima Coppa disputata ad Auckland”. Sì, era quella dell’inverno 1999-2000 con le notti magiche della vela e tutta l’Italia a discutere di bompressi e tangoni.
Elegante come sempre, Luna Rossa Prada POirelli ha una barca che sempre per ora la migliore tra i tre sfidanti. Ma, come ha detto lo skipper Max Sirena, “Le prestazioni degli AC75 cambiano radicalmente al cambiare del vento e la curva di crescita è ancora lunghissima”.
Jimmy Spithill torna al timone di una Luna Rossa dopo la semifinale di Louis Vuitton Cup a Valencia 2007, in cui Luna Rossa prese a bomate BMW Oracle Racing.
L’equipaggio italiano si è rinnovato moltissimo, con l’inserimento di giovani atleti provenienti dalle classi olimpiche e dal meglio delle discipline atletiche.

15/12/20 – Auckland (NZL)36th America’s Cup presented by PradaPractice Races day 3Luna Rossa Prada Pirelli Team, Emirates Team New Zealand

 

Gli sfidanti American Magic
New York Yacht Club, USA
Barca Patriot
Timoniere Dean Barker (NZL), 47 anni, vincitore della LVC nel 2007

Lo skipper Terry Hutchinson è riuscito a riportare lo storico New York Yacht Club alla Coppa America, con lo scopo dichiarato di riportare la Coppa negli austeri saloni del club velico più esclusivo al mondo, dove era stata per 132 lunghi anni.
American Magic è il team più misterioso, visto che si è preparato nell’isolamento di Newport, Rhode Island, e Pensacola, Florida. Forte di una poderosa base aerodinamica, American Magic (unico team con vele Quantum, gli altri tre hanno tutti North Sails) sermbra aver puntato tutto sulla parte in volo aggiungendo poi la chiglia in stile Luna Rossa solo in barca 2.
La curva di crescita appare continua e potrebbe essere l’avversario più temibile per Luna Rossa in sede Prada Cup.

Patriot. Si nota la diversa esposizione dei velisti al vento rispetto a Te Rehutai

 

Gli sfidanti INEOS Team UK
The Royal Yacht Squadron, GBR
Barca BRITAnnia
Timoniere Sir Ben Ainslie, 43 anni, 5 medaglie olimpiche (4 ori e un argento tra Laser e Finn)

Forte di un budget spropositato e dell’appoggio della famiglia Reale, Big Bang Ben si è fissato di riportare la Coppa Back home a Cowes. Per farlo ha messo su un team poderoso dal punto di vista velico, ma che sin qui ha mostrato alcune lacune di scelte progettuali. C’è chi cattivello dice che ad Ainslie, velista superbo, manchi una base ingegneristica e che la vela della Coppa, anche quella rivoluzionaria degli AC75, non è solo applicazione di scelte di aerodinamica automobolistica.
Ainslie ha dichiarato in conferenza stampa che la sua BRITAnnia al momento va bene solo con vento forte. E’ significativo il notevole cambio tra la barca 1, vista nella fase di permanenza del team a Cagliari, e la barca 2, completamente rivoluzionata con l’aggiunta di un chiglione tutto da verificare. BRITAnnia ha palesato alcune lacune nei sistemi, ma anche per loro il tempo per migliorare non manca.
Al momento parte dal ruolo di numero quattro della flotta.

BRITAnnia in una puggiata dopo un giro di boa

Articoli Correlati

1 Comment

  1. Gianni Montalenti
    December 18, 2020 @ 14:25

    Come il casco degli italiani ha disegnata una bandiera che assomiglia più a quella Irlandese che a quella Italiana? E’ un effetto televisivo o hanno proprio sbagliato il colore del Rosso?

    Reply

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *