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America’s Cup: l’arbitration panel chiude la porta a Stas & Stripes, la barca sfidante deve essere costruita nel Paese d’origine

Auckland– Come era logico aspettarsi, l’Arbitration Panel della 36th America’s Cup ha rigettato la richiesta di Stars & Stripes di prendere parte alla Prada Cup utilizzando Te Aihe, il primo AC75 del defender Emirates Team New Zealand.

Qui la decisione:

ACAP36 10

La norma storica dell’America’s Cup, riprodotta via via in tutti i protocolli che regolano l’evento, stabilisce infatti che la barca di uno sfidante debba essere prodotta, o almeno laminata, nel Paese di provenienza dello sfidante, quindi gli Stati Uniti e non la Nuova Zelanda, dove evidentemente è stata fabbricata Te Aihe.

Questa decisione dovrebbe chiudere definitivamente la porta alle speranze di Stars & Stripes di partecipare, come quarto sfidante, alla prossima Prada Cup, la selezione per designare lo sfidante ufficiale alla 36th America’s Cup presented by Prada.

Stars & Stripes, nella sua richiesta all’Arbitration Panel, puntava sul fatto che la norma della costruzione nel Paese d’origine dovesse essere applicata solo al Match finale tra defender e sfidante e non agli altri eventi (la Prada Cup appunto). Così non sarà e la decisione appare del tutto conforme alla storia e tradizione della Coppa America… anche se negli ambienti ETNZ si sperava diversamente.

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