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Il Protocollo FIV: Ettorre, responsabilità nella Fase 2 e il 18 maggio contiamo di poter riaprire i circoli

Roma– Con il 4 maggio è iniziata ufficialmente la Fase 2 anche per la vela e la nautica. Già detto ieri in un articolo specifico delle differenze a livello regionale e della possibilità di effettuare individualmente manutenzione alle barche o navigare in due componenti dello stesso nucleo familiare, oggi la Federazione Italiana Vela ha diffuso il documento-guida per la ripresa dell’attività agonistica, ovvero per gli allenamenti dei suoi tesserati.

La windsurfista Giorgia Speciale al CV Torbole, è una delle atlete d’interesse nazionale che hanno potuto riprendere oggi gli allenamenti nel rispetto del Protocollo di prevenzione. Foto FIV

Questo il PDF delle “Norme Organizzative e Comportamentali per i circoli affiliati alla FIV:
Norme_organizzative_comportamentali

Si tratta del documento valido fino al prossimo DPCM, quindi fino al 17 maggio. Riguarda, quindi, per adesso gli atleti d’interesse nazionale che possono riprendere gli allenamenti da oggi, nel rispetto delle norme prescritte e del distanziamento sociale.

Per tutti gli altri atleti agonisti (squadre giovanili, soci tesserati di circoli) la ripresa dell’attività ufficiale, sempre nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, è prevista per il 18 maggio, data in cui dovrebbero riaprire anche i circoli velici.

Ricordiamo per le uscite private da parte di diportisti, soci di circoli o tesserati FIV, che è fondamentale informarsi su:

1) Possibilità eventuale di accedere negli spazi aperti o alle banchine dei circoli, che per tuttei gli altri servizi sono chiusi fino al 17 maggio.

2) Verificare le Ordinanze Regionali sull’attività sportivo-motoria. Toscana, Sicilia, Veneto, Sardegna, Marche, Abruzzo e, da oggi, anche la Lombardia, lo hanno consentito.

3) Verificare il sussistere di eventuali Ordinanze sul divieto di Navigazione da parte delle Autorità Marittime.

Le differenze regionali, purtroppo, hanno creato confusione, quando invece la road map del Governo e del CONI, e di conseguenza anche della FIV, voleva procedere a step chiari. Il prossimo passo sarà il 18 maggio, data della ripresa dell’attività secondo il DPCM che dovrebbe essere diffuso il 14 maggio.

Foto Orsini

FASE VELA
Per chiarire meglio la ripresa della Fase 2, la FIV ha organizzato per domani 5 maggio, alle 18:30, un incontro in diretta Facebook, Youtube e Twitter con il presidente Francesco Ettorre, per chiarire le date e i criteri della ripresa dell’attività di allenamento, agonistica e delle scuole vela.

La Fase Vela è stata così descritta dalla FIV: “Stiamo entrando nella Fase 2 dell’emergenza sanitaria mondiale. Tutto il Paese ha voglia di ripartire, con prudenza e rispettando le regole. Lo Sport è un mondo che ha sempre avuto la salute come valore di riferimento, e vuole fare la sua parte, con il suo ruolo sociale ed economico, e garantendo la massima sicurezza. E la Vela, che recenti studi universitari hanno riconosciuto tra le discipline sportive a minor rischio di contagio da coronavirus, si prepara con la massima cura e attenzione al momento più emozionante per molti appassionati, vecchi e nuovi: il ritorno in acqua e la navigazione nella natura”.

RESPONSABILITA
Insistiamo ancora una volta su questo concetto. Sarà fondamentale, per non vanificare con comportamenti irresponsabili gli sforzi che tutto il Paese ha sostenuto negli ultimi due mesi, un atteggiamento responsabile. Le attività permesse devono necessariamente essere svolte nel rispetto delle prescrizioni. La voglia di tornare in mare o nei laghi ci accomuna tutti, ma una ripresa del contagio sarebbe catastrofica, perché significherebbe la chiusura per tutta l’estate. Questo deve essere chiaro a tutti.
Altre due settimane di attesa sono più che giustificabili di fronte alla prospettiva di ripendere un’attività pressoché normale dal 18 maggio.

Francesco Ettorre. Foto Taccola/FIV

I CHIARIMENTI DI ETTORRE
In attesa di approfondire domani nell’incontro media, abbiamo chiesto oggi pomeriggio a Francesco Ettorre di spiegarci lo spirito del documento inviato ai circoli.

Fare Vela Il documento che avete diffuso oggi che validità ha?
Francesco Ettorre Il Ministero ha chiesto a tutte le federazioni di seguire le scadenze di validità dei DPCM, proprio per uniformare i provvedimenti. Il presente documento, quindi, ha validità fino al 17 maggio. Dopo di che entrerà in vigore quanto stabilito dal DPCM atteso per il 14 maggio con validità dal 18 maggio, e che dovrebbe contenere la riapertura dei circoli sportivi con le specifiche norme comportamentali.

FV Le norme sembrano facilmente applicabili.
FE Sì, perché si innestano in uno sport come la vela che già di suo può rispettare certe situazioni. Le stesse norme applicate in uno sport da palestra o in uno di contatto sarebbero difficilmente gestibili, se non impossibili. Noi godiamo del vantaggio di fare attività all’aria aperta. I nostri eventuali probemi sono fino a che non mettiamo il piede sopra una barca e usciamo in mare, dopo di che siamo a posto. Altri sport, invece, iniziano i loro problemi proprio nella pratica.

FV Prevede che vi saranno cambiamenti nei Protocolli?
FE Le linee guida probabilmente saranno molto simili anche dopo il 18 maggio, ma dipenderà tutto dall’efficacia dei comportamenti nei prossimi dieci giorni. Se tutti rispetteranno le misure adottate, potremo andare avanti con la ripresa dell’attività, altrimenti si rischia una nuova chiusura e questo sarebbe catastrofico.

FV La road map che ci aveva prospettato in una precedente intervista, in effetti, si sta realizzando. Quali sono i dubbi?
FE Avevamo detto il 4 maggio per le prime riaperture e così è stato perché erano dei programmi ben calibrati. Le diverse riaperture regionali stanno creando incertezza e potrebbe essere difficile monitorare i comportamenti, da qui i punti interrogativi sulla riapertura del 18 maggio.

FV Le uscite individuali dei soci tesserati seguono le norme dei DPCM e delle autorità marittime?
FE Certamente. Abbiamo inviato il Protocollo ai circoli con un’aggiunta esplicativa, che specifica che ogni Regione o Capitaneria ha preso provvedimenti diversi. Uno apre, uno non apre. Una Capitaneria consente la navigazione, un’altra no. Quindi l’ordine da seguire, che occorre conoscere, è primo i DPCM, secondo le Regioni e terzo le Capitanerie. Purtroppo non è stato possibile fare un discorso generale. Le varie Ordinanze Regionali si sono trascinate dietro poi le Ordinanze delle Capitanerie e questo non ha facilitato le cose.
Se ci si fosse limitati a seguire i DPCM, con le Regioni che si fossero limitate ad allargare alcune situazioni e non a decidere aperture o chiusure, saremmo andati in modo più tranquillo verso la riapertura del 18 maggio.

FV E’ ottimista sulla riapertura dei circoli per il 18 maggio?
FE Sì. Stiamo facendo una battaglia per garantire a tutti i circoli di riaprire il 18 maggio e siamo nella giusta direzione. Ripeto che le differenze regionali hanno complicato le dinamiche. Non riesco a comprendere, dopo tutti i sacrifici fatti, la logica di non attendere semplicemente pochi giorni e rispettare le scadenze stabilite. Se dovesse andar male, con una ripresa dei contagi, ci rimetteremo tutti. Posso capire anche alcune dinamiche politiche, ma visto che la prossima riapertura non era a luglio ma il 18 maggio, che senso ha creare questa confusione?

FV Grazie e buon lavoro.

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