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La nautica francese dichiara guerra a Ségoléne Royal: la tassa sullo smaltimento delle barche è indigesta

Parigi – La nautica francese è inferocita e il nemico ha il viso affascinante del Ministro dell’Ambiente socialista Ségoléne Royal. Il tema del dibattito è rovente: l’esecutivo vuole inserire una tassa sulla nautica destinata a finanziare la filiera industriale per lo smaltimento delle imbarcazioni a fine vita.

Lo smaltimento delle barche. Foto FIN
Lo smaltimento delle barche. Foto FIN

L’obbiettivo della legge è quello di imporre una tassa sull’acquisto del nuovo, la cui percentuale nella versione originale del testo prevede un sovraprezzo fino al 10% della cifra d’acquisto della barca. La normativa dovrebbe entrare in vigore a partire dal 1 gennaio 2017.

Il MInistro dell'Ambiente francese Ségoléne Royal
Il MInistro dell’Ambiente francese Ségoléne Royal

Ferma e netta l’opposizione della FIN (Federazione Industrie Nautiche Francesi), che ha lanciato un’offensiva a tutto campo contro il Ministro e in generale contro il governo rappresentato da Hollande. L’accusa mossa dagli operatori del settore verso l’esecutivo è quella di non considerare con la giusta lungimiranza un settore strategico come quello della nautica. Sul testo legislativo in questione la rottura è poi totale: viene criticato oltre al contenuto anche la tempistica, 1 gennaio 2017, che viene giudicata insufficiente per effetuare gli adeguati studi di fattibilità.

Il rischio è quello di destabilizzare la filiera nautica proprio in un momento molto delicato dell’economia europea, in una fase in cui l’obbiettivo dell’industria è quello di capitalizzare i timidi segni di ripresa. Sull’impatto devastante che provedimenti poco accorti e frettolosi possono causare ne abbiamo avuto un esempio concreto in Italia.

Resta però la necessità di una normativa che vada a sviluppare il settore della demolizione della barche, un problema che ancora nessun paese europeo ha affrontato concretamente.

L’Italia al momento resta alla finestra, in attesa di capire quali saranno gli sviluppi di quest’iniziativa in Francia.

https://www.fin.fr/

 

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