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Rolex Middle Sea Race: duello all’ultima onda tra lo Swan 53 Music e il JPK1080 Bogatyr per la vittoria overall. Bene Kuka 3 e Bora Fast

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Aggiornamento– Si fa appassionante il duello tra lo Swan 53 sudafricano Music e il JPK 1080 russo Bogatyr per la vittoria overall in handicap alla Rolex Middle Sea Race. Al rilevamento di Lampedusa, Bogatyr precedeva Music di soli 15 secondi in tempo compensato. Music, che alle 18:30 CET era a 38 miglia dall’arrivo mentre Bogatyr era a 81 miglia, ha tempo fino alle 01:56 di mercoledì 25 ottobre per prendere la testa della classifica generale, attualmente detenuta dal 54 piedi Teasing Machine. Per vincere Bogatyr dovrà invece arrivare prima delle 6:59 di domani mattina. Dato che le due barche navigano al traverso mure a sinistra in un Maestrale sui 20-25 nodi filando circa 10 nodi, e che lo Swan 53 dovrà precedere di 5 ore i russi, il margine appare davvero ristretto.

Da segnalare al momento il primo psoto in classe 1 per l’Infinity 46R Maverick, dotato di tecnologia Dynamic Stability System (DSS) foil.

Malta- Dopo la vittoria in reale di Rambler 88 di George David, al terzo successo consecutivo a Malta, la Rolex Middle Sea Race si lecca le ferite e attende il vincitore overall in handicap IRC. Al momento il gran favorito sembra essere lo Swan 53 sudafricano Music, barca tosta che ha mantenuto un’ottima media nella dura bolina di ieri e sta scendendo bene anche nel Canale di Sicilia, Al passaggio di Pantelleria e Lampedusa Music era dato in testa con buon margine sul tempo compensato e l’unica barca in grado di impensierirla sembra essere il JPK80 russo Bogatyr.

Music alle 12:45 di martedì mattina aveva appena doppiato Lampedusa ed è atteso a Malta per la tarda serata di oggi. Bogatyr era trenta miglia a nord di Lampedusa. Il vantaggio dello Swan sudafricano Music sembra solido e la momentanea leadership tra le otto barche già arrivate a Malta del 54′ francese Teasing Machine di Laurent Pages semvra avere vita breve. I duri sudafricani e lo Swan 53 si sono trovati a loro agio nelle impegnative condizioni con vento fino a 35-38 nodi e onda sui quattro metri.

Kuka 3 in planata alle Egadi. Foto Arrigo

Molto bene Kuka 3, il Cookson 50 di Franco Niggeler con Mitch Booth come skipper. Anche se formalmente barca svizzera, Kuka conta su un equipaggio in gran parte italiano con Andrea Caracci navigatore e poi ottimi velisti come Gianni Giordo, Massimo Farina, Filippo Ardito, Paolo Mangialardo, Corrado Rossignoli, Enrico Turrini e Nello Pavoni. Kuka 3 al momento è data al quarto posto in Handicap overall e seconda in classe 2.

La burrasca è stata fatale per quasi tutta la flotta italiana, che su 27 barche partite vede al momento solo due superstiti: l’ottimo Sun Fast 3600 Bora Fast di Piercarlo Antonelli (YC Domaso), alle 12:45 circa 55 miglia a nord di Lampedusa e pare saldamente tra i primi otto in compensato, e l’IMX45 catanese Tetta di Giacomo Dell’Aria, dieci miglia a sud di Pantelleria. Su Bora Fast regatano, oltre ad Antonelli, Giovanni Bonzio, Giacomo Gonzi, Marzio Dotti, Gianluca Folloni e Antonio Buompane. Complimenti per la tenacia e per aver resistito con un 36 piedi alla durissima bolina di lunedì. Le due barche italiane sono attese a Malta per la giornata di mercoledì.
Il numero dei ritirati è salito a 51 ma si segnala solo un’evacuazione di un ferito lieve da una barca alle Eolie.

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