Rolex Middle Sea Race: Mascalzone Latino conquista Malta e vince la più bella regata del Mediterraneo. L’errore di Phaedo 3 regala a Maserati il successo nei multiscafi. Bene anche Cippa Lippa 8
Malta– Ora è ufficiale: Mascalzone Latino ha vinto in overall la Rolex Middle Sea Race 2016. Il Royal Malta Yacht Club ha confermato la vittoria del Cookson 50 di Vincenzo Onorato dopo aver constatato che nè il J122 Artie nè il JPK 10.10 Foggy Dew sono riusciti ad arrivare entro il tempo limite per superare in classifica Mascalzone e che nessuna delle altre barche ancora in regata ha la chance di farlo. Complimenti, quindi, ai Mascalzoni che vincono la regata più importante del Mediterraneo e una delle più ambite nel mondo delle Blue Water Classic. Quello di Mascalzone Latino è certo il risultato più importante per l’Altura italiana nel 2016 e segue quello del Tp52 B2, vincitore a Malta nel 2013 e 2015.
Il Cookson 50 Mascalzone Latino ha vinto nella classe IRC, 94 iscritti, che assegna appunto la vittoria overall in handicap alla Middle Sea Race e l’omonimo e bellissimo Trofeo, che sarà consegnato durante la cerimonia di premiazione di sabato prossimo alla Valletta.
Un primo grande trionfo per i Mascalzoni, in rappresentanza dei colori dello Yacht Club de Monaco, che regatano su questa barca da un paio di stagioni, nel corso delle quali hanno preso parte sempre e solamente alle due classiche del Mediterraneo: la Giraglia Rolex Cup e la Rolex Middle Sea Race, sfiorando proprio a Malta nel 2015, per soli 9 secondi in tempo corretto, la vittoria in IRC. Un fatto che aveva dato tanta consapevolezza di potercela fare ma anche il dispiacere di non esserci riusciti: un mix di ingredienti che è servito a motivare l’equipaggio a riprovarci quest’anno e, finalmente, a centrare questo prestigioso traguardo.
L’arrivo in banchina dopo 3 giorni, 3 ore, 8 minuti e 3 secondi secondo il cronometro ufficiale, per un totale di 641 miglia navigate effettivamente sulle 608 dirette della regata, era avvenuto già ieri. Ma è stato necessario attendere il pomeriggio odierno per accertarsi dell’impossibilità di essere superati all’ultimo dagli avversari più temibili di questa regata, Artie e Foggy Dew, due imbarcazioni di Class 5 e 6 che hanno impiegato un giorno in più per completare il lungo percorso della Middle Sea, caratterizzato dal periplo completo della Sicilia e degli arcipelaghi che la circondano, con partenza e arrivo dal porto de La Valletta a Malta, ma che sino a Favignana avevano marcato molto stretto i Mascalzoni nella classifica generale.
Hanno fatto parte dell’equipaggio di Mascalzone Latino, vincitore alla XXXVII Rolex Middle Sea Race: Matteo Savelli, Marco Savelli, Adrian Stead, Lorenzo Bressani, Branko Brcin e Ian Moore nell’afterguard, insieme a Leonardo Chiarugi, Andrea Ballico, Pierluigi De Felice, Daniele Fiaschi, Stefano Ciampalini e Davide Scarpa.
Vincenzo Onorato, armatore di Mascalzone Latino, che per impegni di lavoro ha dovuto rinunciare a prendere parte alla regata all’ultimo minuto, ha dichiarato: “Lo stesso equipaggio da oltre trent’anni. Abbiamo portato a casa 6 titoli mondiali, non so quanti europei, vinto grandi classiche come la Key West Race Week, la Tre Golfi, la Coppa del Re, la Giraglia Rolex Cup, il Trofeo Zegna, la Block Island Race Week ed ora la Rolex Middle Sea Race, nuovo ma non ultimo orgoglio di Mascalzone Latino”.
Matteo Savelli, co-skipper e afterguard: “L’anno scorso per soli 9 secondi abbiamo sfiorato la vittoria, ma dentro di noi avevamo rimandato tutto a quest’edizione. È andato tutto perfettamente, tutti i ragazzi dell’equipaggio hanno fatto un ottimo lavoro. Da Capo Passero a Trapani avremo fatto 20 cambi di vele di prua per sfruttare tutti i cambiamenti del vento, il tutto senza alcun genere di intoppo. La velocità della barca, dopo tutti i lavori svolti durante l’inverno per migliorarne le performance, hanno dato i frutti sperati. E le indicazioni strategiche di Ian, nostro navigatore, sono state azzeccate. Non poteva andare meglio di così. L’unico dispiacere è non aver avuto Vincenzo a bordo”.
Adrian Stead, tattico (GBR): “È stata una Middle Sea Race complicata, ma sono molto soddisfatto del lavoro svolto dalla squadra di Mascalzone Latino. Eravamo molto concentrati nel mantenere la barca veloce e nel toglierci rapidamente da situazioni difficili. I ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro nel cercare di ottenere sempre la massima velocità dalla barca, nel cambiare vele e modificare le regolazioni a seconda dei cambiamenti di intensità e di direzione del vento. Ci sono stati molti momenti importanti nel corso della regata ma, probabilmente, quello chiave si è verificato sabato notte, con il passaggio dalla brezza proveniente da est, che soffiava a nord della Sicilia, al forte vento di sud-est nella zona di Trapani. Abbiamo prima operato una scelta strategica verso nord, ma successivamente abbiamo ripreso una rotta più vicina alla costa avendo visto altre barche posizionarsi nelle nostre vicinanze. Abbiamo lottato fino all’ultimo, cambiando vele per far avanzare la barca. Arrivati a terra, siamo stati seduti a osservare sugli schermi dove si trovavano le piccole barche. Eravamo perfettamente consapevoli di doverci procurare più vantaggio possibile – l’equipaggio sa bene che si può perdere questa regata per pochi secondi. Siamo stati fortunati ad avere barche più grandi vicine nelle ultime 400 miglia di regata: rispetto alla nostra, Wild Joe è più lunga di 4 metri ed è più veloce, perciò cercare di tenere il suo passo ci ha fatto dare il massimo in navigazione. Ian Moore ha fatto delle eccellenti chiamate e ha fatto sì che dessimo il meglio in termini di performance e scelta di rotta”.
Ian Moore, navigatore (GBR): “Dopo essere arrivati così vicini alla vittoria l’anno scorso, la sensazione era di non aver completato del tutto il lavoro. D’altra parte, le performance del passato non sono garanzie per un futuro successo! A questo giro sapevamo tutti che se avessimo voluto avere una chance concreta per vincere questa regata avremmo dovuto navigare veramente bene e avere un pizzico di fortuna con il meteo: dal canto loro i ragazzi hanno fatto un lavoro straordinario. Ma sappiamo che, in queste regate, prima di gioire bisogna attendere l’arrivo degli scafi più piccoli. C’è da dire inoltre che Matteo, Marco, Davide e Daniele hanno fatto un grande lavoro nello scorso inverno nel fare dei miglioramenti sulla barca: differenze che abbiamo facilmente riscontrato con le nuove vele e attrezzature.”
Lorenzo Bressani, afterguard (ITA): “È stato per me un grande piacere regatare ancora con il team Mascalzone Latino. In passato avevo già navigato in diverse in-port race con ciascuno dei ragazzi dell’equipaggio, ma sono rimasto davvero impressionato su come hanno affrontato la regata i due anglosassoni a bordo: Adrian Stead, ma soprattutto il navigatore, Ian Moore. Nella mia carriera ho preso parte a molte regate lunghe sia nel ruolo di responsabile della ricerca della velocità della barca che delle scelte tattiche. In questo caso, avendo a bordo uno dei migliori navigatori del mondo, ho ritenuto più producente lasciarmi “guidare” per le 600 miglia del percorso senza condizionare i “piani” di Ian, concentrandomi quindi sul far correre la barca il più possibile. Questo, unito alla passione e grinta che hanno tutti gli altri ragazzi, ci ha permesso di portare a casa a questo importante risultato. Mi è dispiaciuto che Vincenzo non abbia potuto essere a bordo con noi e lo ringrazio per questa opportunità”.
Pierluigi De Felice, trimmer (ITA): “È stata certamente una bellissima regata, dove abbiamo navigato veramente bene sia dal punto di vista della performance della barca che durante tutte le transizioni dei venti nello stretto di Messina, girando Stromboli e San Vito Lo Capo. Tutti gli upgrade della barca e delle vele sono stati ottimi”.
Cippa Lippa 8, seconda overall in IRC e prima in ORC
Il successo della vela italiana si completa con il secondo posto overall (al momento, in attesa dell’arrivo di Foggy Dew previsto per le 22 di mercoledì) dell’altro Cookson 50 Cippa Lippa 8 di Gamucci con Francesco Diddi skipper e la coppia Roberto Spata e Andrea Caracci a tattica e navigazione. Cippa Lippa 8 è in testa alla classifica ORC e pare inattaccabile dalle barche ancora in regata.
La classe 1 è stata vinta dall’interessante Maverick (terzo overall), Infiniti 46r con canting keel e foil. La classe 2 ovviamente da Mascalzone Latino, Il Mylius 49 Zenhe Takesha guida la classe 3, l’A13 Teasing Machine la classe 4, il J122 Artie ha vinto la classe 5 mentre a Foggy Dew dovrebbe andare la classe 6.
Nella double handed a Lampedusa guidava il Solaris 42 Unica. Il Comet 41s Prospettica di Giacomo Gonzi era terzo e il 9.50 Illumia di Zambelli-Tosi era quarto.
Come già scritto, nei mulstiscafi successo per Maserati Multi 70 di Giovanni Soldini che ha approfittato del clamoroso errore di Phaedo 3, e in tempo reale tra i monoscafi primo è stato Rambler 88 di George David, con a bordo tra gli altri gli italiani Lorenzo Mazza e Silvio Arrivabene.
Aggiornamento– Alle 12:30 di mercoledì il J122 Artie, che doveva arrivare entro le 10:17 del mattino, si trova a 35 miglia dall’arrivo. Il JPK 10.10 Foggy Dew ha tempo fino alle 17:37 di oggi per superare Mascalzone Latino in handicap IRC, ma deve ancora percorrere una sessantina di miglia con vento leggeri che consentono medie sui 5-6 nodi, il che appare francamente impossibile. Nessun’altra barca appare in grado di superare in compensato Mascalzone Latino che, in attesa dell’ufficialità da parte del comitato di regata del Royal Malta Yacht Club, potrebbe quindi essere virtualmente considerato vincitore overall della XXXVII Rolex Middle Sea Race.
Da notare anche come al momento nella classifica in ORC in testa sia l’altro Cookson 50 italiano Cippa Lippa 8 di Gamucci, con Francesco Diddi skipper e Roberto Spata e Andrea Caracci in pozzetto.
Malta– Mascalzone Latino ha concluso la sua ottima Rolex Middle Sea Race alle 15:13 di oggi martedì 25 ottobre e attende ora l’arrivo del resto della flotta per sapere se riuscirà a conquistare l’ambitissima vittoria overall in handicap alla più bella e difficile regata del Mediterraneo.
MASCALZONE LATINO, ITA 14909, Design, Cookson 50, Owner, Vincenzo Onorato, Skipper, Matteo Savelli, Italy, LOA, 15.22. Foto ArrigoMascalzone Latino in regata alla Middle Sea. Foto Arrigo
Il Cookson 50 di Vincenzo Onorato (non presente a bordo quest’anno) ha regatato davvero bene per tutte le 608 miglia del percorso, restando sempre a contatto (e per lunghe tratte anche precedendo) con barche più grandi e in teoria più veloci. Stando alle classifiche parziali con i rilevamenti intermedi alle varie isole-waypoint note (Phaedo 3 ci perdoni…) Lorenzo Bressani e il resto dell’equipaggio devono guardarsi soprattutto da due barche, il J122 maltese Artie (già vincitore in passato, nel 2011 e 2014, della “sua” regata) e il JPK 10.10 francese Foggy Dew, che al passaggio di Pantelleria erano rispettivamente terzo e secondo in compensato IRC.
Al momento dell’arrivo di Mascalzone Latino a Marsamxett Harbour, Artie e Foggy Dew stanno bordeggiando tra Pantelleria e Lampedusa contro un vento da SSE che li sta evidentemente rallentando, quando i mascalzoni hanno coperto ieri sera quella tratta con un bordo mure a sinistra pressochè unico guadagnando certamente minuti preziosi in compensato. L’arrivo dei due a Malta è previsto entro le prossime 24 ore e la sensazione è che Mascalzone Latino potrebbe anche farcela ma bisognerà attendere l’arrivo delle due barche citate. Le previsioni meteo danno il SSE in attenuazione e una nottata con poco vento mentre mercoledì la tratta Lampedusa-Malta dovrebbe proporre condizioni alle portanti con 6-8 nodi di vento. Foggy Dew appare al momento la più pericolosa per Mascalzone, potendo arrivare per vincere entro le 17 di domani. In palio una delle vittorie più importanti dell’altura mondiale, successo che tornerebbe quindi a una barca italiana dopo quelli del Tp52 modificato B2 di Michele Galli nel 2013 e 2015.
A bordo di Mascalzone nel terzo giorno di regata.
A bordo del Cookson 50, insieme a Marco e Matteo Savelli, l’afterguard annovera un inedito raggruppamento di vecchie e nuove conoscenze del team, come Adrian Stead, Lorenzo Bressani, Branko Brcin e Ian Moore nelle vesti di navigatore. Completano l’equipaggio: Leonardo Chiarugi, Andrea Ballico, Pierluigi De Felice, Daniele Fiaschi, Stefano Ciampalini e Davide Scarpa.
Mascalzone Latino alle Egadi. Foto Arrigo
Dalla ripresa della Middle Sea Race, nel 1996, sono in totale cinque i successi overall delle barche italiane. Oltre al citato B2, l’hanno vinta overall anche Albablù di Renato Irrera nel 1997, Leo Pigier di Leonardo Ursino nel 1998 e Atalanta II di Carlo Puri Negri nel 2005. La vela italiana dominò invece le prime edizioni storiche, con undici successi dal 1968 al 1983 prima dell’interruzione della regata, tra cui quelle di barche storiche come il Surprise, Levantades, Mandrake, Cino Ricci con un Comet, il Sumbra IV, Benbow, Nita IV. Una vittoria che nell’altura mondiale conta davvero.
Da segnalare anche la buona regata dell’altro Cookson 50 Cippa Lippa 8 di Gamussi, con Francesco Diddi skipper, Caracci e Spata in pozzetto, ben piazzato al passaggio di Lampedusa in compensato. Bene anche il Comet 38s Scricca e l’M37 DHL Adelasia di Torres.
Cippa Lippa 8. Foto Arrigo
Nella x2, Illumia di Zambelli-Tosi era secondo in compensato al passaggio di Pantelleria.
Aggiornamento– Alle 14 CET di oggi, Maserati Multi70 di Giovanni Soldini ha tagliato la linea d’arrivo a Marsamxett Harbour e ha vinto la Rolex Middle Sea Race dei multiscafi ottenendo anche il miglior tempo sulle 608 miglia del percorso nella storia dell’evento per la categoria. Phaedo 3 è atteso intorno alle 15:30 di oggi dopo aver buttato la vittoria per l’incredibile errore di navigazione, la confusione tra Linosa e Lampedusa, spiegato nella news precedente.
Maserati ha concluso le 608 miglia in 2 giorni, 1 ora, 25 minuti e 01 secondi.
Il team di Soldini batte di poco più di 10 ore il precedente record (2 giorni, 11 ore, 29 minuti e 41 secondi), stabilito nel 2015 da Phaedo3.
Per i line honour dei monoscafi Rambler 88 ha finalmente staccato gli altri, non senza fatica, e si trova a circa 55 miglia da Malta, dove è atteso nella nottata di martedì. Mascalzone Latino continua nella sua ottima regata e sta tenendo testa in reale a barche più grandi come Wild Joe e Caro. Lorenzo Bressani e compagni si trovano a 40 miglia da Lampedusa e sono attesi a Malta nella mattinata di martedì. Al passaggio di Favignana Mascalzone era in testa in handicap IRC ed è riuscito a superare in compensato il J122 maltese Artie, che era dato in testa a Stromboli e sta facendo una buona regata. Sarà una fase finale sul filo dei minuti, con Mascalzone Latino che ha la chance di conquistare l’importantissima vittoria overall alla Rolex Middle Sea Race.
Malta– Clamoroso errore di navigazione alla Rolex Middle Sea Race. Con un errore senza precedenti, confondendo Linosa con Lampedusa e fidandosi esclusivamente dell’elettronica, il MOD70′ Phaedo 3 ha praticamente regalato la vittoria nei multiscafi a Maserati Multi 70 di Giovanni Soldini. Alle 11 di lunedi mattina, Maserati era a circa 30 miglia dall’arrivo, con un vantaggio su Phaedo di 35 miglia su Phaedo 3 quando ieri sera, alle 20:30 il trimarano aveva doppiato Pantelleria con 11 miglia di vantaggio su Maserati dopo aver condotto per tutta la regata ed effettuato una velocissima traversata del Canale di Sicilia a medie sui 22 nodi.
Il tracking della RMSR: si nota l’errore di Phaedo 3 che confonde Lampedusa con Linosa e procede poi verso NNE prima di accorgersi della confuzione e rettificare la sua rotta
Clamoroso quanto si è visto seguendo la regata sul track: dopo aver doppiato Pantelleria Phaedo ha effettuato un iniziale bordeggio che poteva essere giustificato dallo Scirocco presente nella zona. I primi sospetti sono venuti quando Maserati dopo aver doppiato Pantelleria ha proseguito mure a sinistra in bolina con rotta praticamente diretta su Lampedusa, prossimo waypoint della regata. Il che dimostra che il vento consentiva quella rotta. Phaedo sembrava perdere miglia inultimente quindi ma non era finita… Il bordeggio di Phaedo lo ha portato a doppiare la bella Linosa, evidentemente scambiata con Lampedusa dal navigatore di bordo, troppo frettoloso nel mettere i punti nel navigatore senza verificarli. Non solo, una volta doppiata Linosa, Phaedo 3 vira e prosegue verso NNE, come se dovesse dirigere verso lo Stretto di Comino tra Malta e Comino stesso, ultimo passaggio della Middle Sea prima dell’arrivo a Marsamxett Harbour.
MASERATI, ita0000, Design, multi 70, Owner, Giovanni Soldini, Skipper, Giovanni Soldini, Italy, LOA, 21.65
Qui probabilmente ci deve essere stato anche un problema di visualizzazione del navigatore, visto che tale rotta, in tutto parallela a quella che da Lampedusa avrebbe portato a Malta… in realtà stava portando dalle parti di… Pozzallo, in Sicilia. Ci sono volute altre 40 miglia prima che su Phaedo 3 si rendessero conto dell’errore e decidessero di rettificarlo, facendo dietro front di 180 gradi e ritornando verso Lampedusa per lasciarla regolarmente a sinistra e dirigere poi verso Malta, con un ritardo su Maserati ormai arrivato a una quarantina di miglia.
“La scorsa notte ci siamo fatti un autogoal”, ha detto il co skipper di Phaedo Brian Thompson, “abbiamo rettificato il nostro errore e stiamo procedendo verso l’arrivo”. Parole laconiche per uno degli errori di navigazione più grandi che si siano visti in una regata di questo livello. Simile a quello del navigatore di Team Vestas alla Volvo Ocean Race 2014/2015, che non vide Cargados Carajos Shoals a nord di Mauritius originando il naufragio del VO65. Mai fidarsi solo dell’elettronica e studiare le rotte in anticipo forse aiuterebbe anche i migliori…
Maserati è atteso a Malta, comne vincitore dei multiscafi (a tempo di record per la classe MORMA) intorno alle 14 CET di oggi.
Tra i monoscafi Rambler ha doppiato Pantelleria verso le 9 di oggi e sta dirigendo su Lampedusa. Mascalzone Latino continua la sua ottima regata e si trova a 35 miglia da Pantelleria terzo assoluto tra i monoscafi e in testa in handicap IRC al passaggio di Favignana tra le 11 barche che vi sono già transitate.
Stromboli– Appassionante Rolex Middle Sea Race. Alle 12:20 Phaedo 3, già a sud di Ustica, stacca Maserati Multi 70 di circa 25 miglia tra i multiscafi ma poi Giovanni Soldini incassa i dividendi della scelta di navigare più a nord e recupera forte su Phaedo 3, rimasto invischiato nel calo del vento a nord di Palermo.
Maserati all’inseguimento di Phaedo. Foto Pitscheider
Alle 14:20 Maserati era infatti a sette miglia da Phaedo godendo però di una maggior velocità grazie al flusso di vento che si mantiene più forte a nord ovest della Sicilia. La fase più interessante sarà ora la dura bolina che attende i due multiscafi nel Canale di Sicilia. Maserati ha la chance concreta di attaccare Phaedo.
Le posizioni alle 14:20 di domenica. In rosso Maserati, 7 miglia a nord di Phaedo 3
Tra i monoscafi è battaglia con i primi al passaggio di Stromboli, con Rambler 88 che sta faticando a lasciare dietro gli altri, tra cui un ottimo Mascalzone Latino, addirittura quarto in tempo reale e primo nella sua classe. In tempo compensato a Messina era in testa il J122 maltese Artie, mentre a Stromboli Mascalzone Latino, con Lorenzo Bressani al timone, era in testa tra le 11 barche che hanno già doppiato il vulcano, ma la regata è ancora lunga… e soprattutto la flotta è attesa da una dura bolina nel Canale di Sicilia con 20/25 nodi e raffiche a 30 previsti tra la serata di domenica e la giornata di lunedi, quando la maggior parte delle barche saranno impegnate nella discesa verso Pantelleria e Lampedusa.
Mascalzone Latino dopo la partenza. Foto Scicluna/RMYC
Malta- Sono state alla fine 107 le barche partite tra le 11 e le 12:20 di oggi dalla Grand Habour di Malta per la XXXVII edizione della Rolex Middle Sea Race. Consueto spettacolo con le barche che, divise in sei classi, hanno lasciato la Grand Harbour ai colpi di cannone della Saluting Battery. Bravissimi i ragazzi italiani (con Duccio Colombi e Lorenzo Bodini) dell’M37 DHL Adelasia di Torres di Caterina Nitto che sono usciti per primi dalla Grand Harbour dopo un ottimo bordeggio sotto ai bastioni dei Cavalieri di Malta.
Start of the 2016 Middle Sea Race. Foto Arrigo
Molto bene anche Cippa Lippa 8 di Gamucci (Francesco Diddi skipper con Caracci e Spata in pozzetto) uscita per prima nella sua classe e davanti a Mascalzone Latino di Vincenzo Onorato, con Lorenzo Bressani, per un duello tra i due Cookson 50 che si annuncia tiratissimo per tutte le 608 miglia di regata.
Partenza conservativa per Rambler 88, il favorito per i line honour nei monoscafi. Così anche per Maserati Multi 70, che cede il passo nella Grand Harbour a Phaedo 3 che all’uscita lo precede di circa 300 metri.
RAMBLER, USA25555, Design, 27m Canting Keel., Owner, George David, Skipper, George David, United States of America, LOA, 27
Il vento sugli 8/10 nodi da ovest a portato la flotta abbastanza velocemente verso Capo Passero, estremità sud orientale della Siclia. Alle 20 Rambler era ovviamente in testa ai monoscafi e si trovava al traverso di Siracusa.
Tra i multiscafi Phaedo 3 si trovava già al treaverso di Catania, con sette miglia di vantaggio su Maserati Multi 70 di Giovanni Soldini.
MASERATI, ita0000, Design, multi 70, Owner, Giovanni Soldini, Skipper, Giovanni Soldini, Italy, LOA, 21.65
Ottima rimonta di Mascalzone Latino che si trovava in testa alla sua classe ed era quarto overall tra i monoscafi, sopravanzando Cippa Lippa 8 di circa tre miglia in approccio a Capo Murro di Porco.
In tempo compensato IRC, valevole per la vittoria overall, a Capo Passero Rambler 88 precedeva proprio Mascalzone Latino e Caro.
MASCALZONE LATINO
Malta– Fine ottobre, tempo di Rolex Middle Sea Race. Il meglio della vela d’altura internazionale confluisce in questi giorni a Malta dove, dalle 11 di sabato 22 ottobre, i colpi di cannone della Salute Battery della Valletta daranno il via alla XXXVII edizione della regata più belle e impegnativa del Mediterraneo, una delle quattro grandi Blue Water Classic dell’altura mondiale insieme al Fastnet, alla Hobart e alla Newport-Bermuda.
I colpi di cannone della Salute Battery che danno il via alla RMSR. Foto Rolex
Il Royal Malta Yacht Club ha fatto anche quest’anno le cose in grande e si appresta a ospitare equipaggi internazionali e alcuni multiscafi MOCRA, tra cui i due trimarani ex MOD70 Phaedo 3 e Maserati Multi 70 di Giovanni Soldini, appena avrà risolto l’avaria al timone di dritta capitata in trasferimento, che certo daranno vita a un duello appassionante nel cuore del Mediterraneo, e due Multi 50. Maserati, che sta sostituendo il timone e il foil di dritta, potrà navigare in assetto foil solo mure a dritta mentre mure a sinistra sarà costretto a un assetto convenzionale.
Sulle 609 miglia di mare da Malta a Malta lasciando a sinistra la Sicilia e le sue isole minori, in uno dei percorsi più affascinanti che si possano desiderare, si misureranno quest’anno 112 yacht (il record sono i 122 del 2014), in rappresentanza di ben 25 Paesi, a conferma di quanto il fascino della Middle Sea non conosca confini. Favorito per i Line Honour tra i monoscafli è anche quest’anno l’88 piedi Rambler di George David, già vincitore nel 2015, che andrà a caccia del record della regata, a lui stesso appartenente dal 2007 quando lo stabilì in 47 ore 55 minuti e 3 secondi con il precedente Rambler. A bordo di Rambler 88 regateranno anche gli italiani Lorenzo Mazza e Silvio Arrivabene.
Imponente al solito la flotta italiana, la più numerosa con 26 barche, con un bel duello tutto da seguire tra i due Cookson 50 Cippa Lippa di Gamucci con Francesco Diddi/Roberto Spata/Andrea Caracci e Mascalzone Latino di Vincenzo Onorato con Lorenzo Bressani/Adrian Stead/Branko Brcin con Ian Moore navigatore, che saranno tra i pretendenti all’ambitissima vittoria overall in handicap IRC. Per il Middle Sea Race Trophy, in realtà, sono in molti ad avere chance, con la flotta dei 40 e 50 piedi intenzionata a dare battaglia contro i più grandi. Da tenere d’occhio l’Archambault 13 francese Teasing Machine, già vincitore di classe alla Hobart.
Maserati 70. Foto Canu
La Rolex Middle Sea Race, preceduta da due regate costiere in programma mercoledì e giovedì a cui prendono parte 37 barche, parte dalla Grand Harbour di Malta con partenze differite tra le 11 e le 11:50 di sabato 22 ottobre. La rotta di 609 miglia prevede alcune boe costiere per poi dirigere verso Capo Passero e lo Stretto di Messina, per poi lasciare Strombolicchio e tutte le Eolie a sinistra, Levanzo e Favignana a sinistra, Pantelleria a sinistra, Lampedusa a sinistra e ritorno a Malta passando per il Comino Channel fino all’arrivo a Marsamxett Harbour.
Le prime previsioni ipotizzano condizioni variabili con venti prevalentemente leggeri da levante per la partenza e le prime 24 ore.
We use technologies like cookies to store and/or access device information. We do this to improve browsing experience and to show (non-) personalized ads. Consenting to these technologies will allow us to process data such as browsing behavior or unique IDs on this site. Not consenting or withdrawing consent, may adversely affect certain features and functions.
Funzionale
Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.