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Star Sailors League: Jorge Zarif domina la finale, secondo Scheidt, Diego Negri terzo e felice

Nassau, Bahamas– Il finnista Jorge Zarif domina la giornata finale della Star Sailors League e vince un titolo sempre piu’ ambito da tutti i campioni della vela internazionale. Con lui il prodiere Pedro Trouche. Robert Scheidt conquista l’argento e Diego Negri un brillante bronzo, con il suo primo podio nella SSL FInal.

Zarif ha dominato quarti di finale, semifinale e finale, con una velocita’ impressionante in bolina e una carica atletica superiore, era l’unico al momento tra i quattro finalisti, impegnato in una campagna olimpica (Finn, di cui ha gia’ vino due Gold Cup).

Negri ha anche avuto la chance di incrociare davanti a Zarif nella prima bolina e ha scelto di coprirlo, facendolo rimbalzare a sinistra, lato rivelatosi poi favorito. La velocita’ di Zarif, d’altra parte, probabilmente non avrebbe concesso di piu’ a Negri e al suo prodiere Kleen e a Robert Scheidt, dominatore delle 11 prove di qualificazione. Quarto nella finale il norvegese Ed Melleby.

La nostra intervista a Diego Negri, appena rientrato al Nassau Yacht Club:

 

Il vento, tra 14 e 18 nodi, ha portato a regate assai esigenti dal punto di vista atletico, con il free pumping nei lati di poppa che ha facilitato il compito al finnista Jorginho. Negri aveva controllato il quarto di finale senza rischiare, nel quale erano stati eliminati Lars Grael, Paul Cayard e Freddy Loof. Nella semifinale l’italiano ha girato quinto la prima boa di bolina ma poi, grazie a un’ottima poppa, e’ risalito fino al secondo posto al cancello di poppa, posizione che ha mantenuto per tutta la regata. Eliminati Kusznierewicz, Rohart e Mendelblatt.

In finale partenza al pin per Zarif, un metro dietro a Negri come prua. Scheidt parte in barca con Melleby subito in sofferenza. Negri allunga bene in velocita’ e va profondo verso sinistra. Zarif vira per primo e Negri decide di coprirlo. Inevitabile rimbalzo del brasiliano (con anche passaporto italiano) che va a prendersi la pressione a sinistra.

A Zarif, 27 anni. e Trouche vanno i 40.000 dollari del primo premio sul montepremi totale di 200.000 in palio alle SSL Finals. Ma piu’ importante ancora va l’applauso di tutti i velisti e le veliste del mondo.

“Siamo sorpresi di aver dominato in questo modo, perché il livello è veramente elevato”, ha ammesso Zarif. “Oggi abbiamo navigato al meglio. Abbiamo dato il 100%, pompando e cinghiando tutto il tempo e questo ha sicuramente fatto la differenza. È un privilegio essere qui ed è un privilegio aver battuto gli altri velisti.”

Nel video, con il commento live di Guido Gallinaro, che abbiamo effettuato durante la finale, il giovane talento gardesano descrive questo e altri momenti.

Un evento stupendo, che mostra come una vela da velisti e per velisti sia possibile. E la SSL crescera’ ancora, vedrete. By sailors for sailors…

I primi 10

1 Jorge Zarif (BRA) Pedro Trouche (BRA)
2 Robert Scheidt (BRA) Henry Boening (BRA)
3 Diego Negri (ITA) Frithjof Kleen (GER)
4 Eivind Melleby (NOR) Joshua Revkin (USA)
5 Mark Mendelblatt (USA Brian Fatih (USA)
6 Mateusz Kusznierewicz (POL) Dominik Zycki (POL)
7 Xavier Rohart (FRA) Pierre-Alexis Ponsot (FRA)
8 Paul Cayard (USA) Arthur Lopes (BRA)
9 Lars Grael (BRA) Samuel Gonçalves (BRA)
10 Fredrik Loof (SWE) Edoardo Natucci (ITA)

19 Gallinaro-Voltolini

24 Tita-Voltolini

Gli highlights della Fianle:

Bow: 14 BRA 8210 // Skipper: Jorge Zarif BRA // Crew: Pedro Trouche BRA
Bow: 08 ITA 8533 // Skipper: Diego Negri ITA // Crew: Frithjof Kleen GER
Bow: 03 BRA 8172 // Skipper: Robert Scheidt BRA // Crew: Henry Boening BRA
Medals Ceremony, champagne time, 1st: Bow: 14 BRA 8210 // Skipper: Jorge Zarif BRA // Crew: Pedro Trouche BRA; 2nd: Bow: 03 BRA 8172 // Skipper: Robert Scheidt BRA // Crew: Henry Boening BRA; 3rd: Bow: 08 ITA 8533 // Skipper: Diego Negri ITA // Crew: Frithjof Kleen GER

 

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1 Comment

  1. Massimilano Ferretti
    December 9, 2018 @ 10:30

    107 anni e non sentirli!!!quando la vecchia regina delle Olimpiadi è nata non esisteva ancora la vela oceanica,la Coppa America non era così importante,i JClass non erano ancora stati pensati,i catamarani erano barche da pesca della Polinesia.
    Sembra incredibile ma la favola di questa meraviglia ultracentenaria continua a riempire le pagine dei giornali e del web in barba ai foil e alla ricerca esasperata di una spettacolarizzazione della vela mediatica…tanto poi la vela quella vera la facciamo noi e questi incredibili velisti; leggere i nomi della classifica si impallidisce e si ha timore reverenziale…e poi c è il ragazzo di 17 anni che non ha la patente,ma lotta ad armi pari con dei mostri sacri.La vela,solo la vela puó fornire questo spettacolo e sicuramente non grazie ad Hunt e la sua banda
    Buon vento a tutti i velisti veri

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