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The Ocean Race: 11th Hour in testa a 40 ore da Newport, ma c’è una burrasca da affrontare

Newport– Iniziata la volata finale per la quarta tappa di The Ocean Race, con il vincitore atteso a Newport, Rhode Island, nella mattinata di mercoledì 10 maggio. E in testa, alle 19 CET di oggi 8 maggio, c’è proprio la barca di casa nella culla velica del New England, 11th Hour Racing di Charlie Enright su cui regata anche l’italiana Francesca Clapcich.

The Ocean Race 2022-23 – May 07 2023, Leg 4 onboard 11th Hour Racing Team. 

Alle 19 11th Hour aveva 22,2 miglia di margine su Team Malizia, con 547 miglia ancora da coprire prima dell’arrivo. Terzo Biotherm a 188 miglia. Chiude la flotta GUYOT a 217 miglia.

Prima dell’arrivo, però, ci sarà da soffrire, visto che gli Imoca 60 stanno attraversando un fronte meteo con venti da sud-ovest che si prevedono sui 40 nodi, con raffiche fino a 50. Se le condizioni meteorologiche saranno quelle previste, si tratterà di venti tra i più forti che gli equipaggi abbiano affrontato durante l’intera regata.

Ad aumentare lo stress c’è anche la corrente che le barche stanno iniziando a percepire, dovuta al Gulf Stream. Fortunatamente, la direzione del vento – sud-ovest – è sostanzialmente allineata alla corrente, il che dovrebbe mantenere lo stato del mare gestibile.

“Sto cercando di capire le previsioni per gli ultimi due giorni… è difficile”, ha detto la velista italiana Francesca Clapcich di 11th Hour Racing Team. “La quarta tappa non è finita! Ci sarà un bel po’ di caos”.

“Penso che tutta la flotta sarà messa alla prova”, ha detto il reporter di bordo Amory Ross. “Ci stiamo assicurando di essere preparati e che la barca sia pronta. Questo sarà il vento più forte che abbiamo incontrato in tutta la tappa. Da quando abbiamo lasciato il Brasile non abbiamo mai dato una mano di terzaroli… È solo un altro ostacolo importante tra qui e Newport”.

Le posizioni alle 19 CET. Si nota il fronte da sud ovest che i quattro Imoca dovranno affrontare nelle prossime 20 ore.

“Stiamo entrando in una piccola bassa pressione, con vento molto forte, probabilmente intorno ai 50 nodi a un certo punto. Non durerà a lungo, ma sarà piuttosto forte”, è il parere di Nico Lunven di Team Malizia. “Lo stato del mare non dovrebbe essere troppo brutto, credo, perché si tratta di un sistema nuovo e quindi non dovrebbe aver avuto il tempo di formarsi”.

Anche per la coppia degli inseguitori – Biotherm e GUYOT environnement – Team Europe, questo sistema rappresenterà un ostacolo.

“Le previsioni si sono evolute. La bassa pressione è più profonda e più forte di quanto previsto in precedenza”, è la descrizione fornita da Alan Roberts di Biotherm. “Ci saranno forse 50 nodi, con raffiche ancora più forti, a sud della bassa pressione. La rotta ottimale ci porta da quella parte, ma in termini di salvaguardia della barca non è l’ideale. Dobbiamo decidere se continuare a fare rotta verso nord o se virare e investire a ovest per passare un po’ più a sud della bassa. Non è facile”.

Nelle ultime 12 ore il suo team su Biotherm ha fatto una virata verso ovest, sacrificando un po’ del suo vantaggio su GUYOT environnement, che ora è in svantaggio di meno di 30 miglia, ma si trova in una posizione tatticamente più difficile essendo a est.

“L’America ci accoglie con una grande bassa pressione”, ha detto lo skipper Ben Dutreux. “Alcune previsioni parlano di 60 nodi di vento. Non è un vento leggero. Biotherm ha già fatto una virata. Credo che probabilmente non vogliano andare incontro alla tempesta”.

Quest’ultimo ostacolo però non può essere evitato del tutto. Saranno 24 ore decisive in Atlantico settentrionale.

L’ETA a Newport rimane fissata a mercoledì 10 maggio. Dopo il passaggio attraverso questa burrasca, il vento si ridurrà di nuovo abbastanza rapidamente, il che significa un’altra fase di bonaccia, prima che condizioni di lasco moderato spingano la flotta verso terra.

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