Tristan da Cunha– Altro colpo di scena al Vendee Globe. Questa volta è Thomas Ruyant, secondo in classifica dietro il leader Charlie Dalin, a essere colpito da una grave avaria. Il suo LinkedOut ha subito un’avaria al foil di sinistra.
Ruyant ha riferito di aver udito un suono sordo nella tarda serata di martedì e, una volta salito in coperta, di aver visto che il foil di sinistra era danneggiato. Ruyant ha subito rallentato la barca, che in quel momento filava venti nodi, e ha atteso l’alba per verificare il danno. Una volta fatto giorno, il velista francese ha verificato che la parte interna del foil, quella più vicina alla barca, presentaba diverse rotture. L’estremità (tip) risulta invece ancora intatta.
Ruyant si è subito messo in contatto con il design team (LInkedOut è un progetto Verdier costruito nel 2019 da Persico Marine a Nembro) per valutare le opzioni. E’ allo studio anche il taglio del foil. L’unica certezza al momento è che LinKedout potrà usare d’ora in avanti solo il foil di dritta, ovvero potrà navigare in modalità foiling solo mure a sinistra, andatura peraltro percentualmente maggiore nel Southern Ocean, quando si tende a restare nei quadranti occidentali dei sistemi meteo che ruotano in senso orario.
Si fa intanto interessante la strategia nel Sud Atlantico. Apivia sta continuando a navigare nel fronte freddo tra le due sezioni dell’Anticiclone di Sant’Elena e dovrebbe riuscire tra 24 ore ad agganciare i primi venti portanti da ovest all’ingresso dei Quaranta Ruggenti. Si complica invece la posizione dello stesso Ruyant e di Jean Le Cam, che si trova adesso prigioniero dell’Alta Pressione.
Promettente la posizione del gruppo occidentale, tra cui Seb Simon su Arkea Paprec, Hugo Boss di Alex Thomson e la coppia Samantha Davies-Louis Burton che sembrano in grado di salire tra poche ore sul sistema portante sull’orlo occidentale dell’Anticiclone. Fatto che gli consentirebbe di portarsi rapidamente verso est per agganciare un sistema meteo sui 40° Sud.
Di questa situazione sembra poter beneficiare anche Giancarlo Pedote che si sta portando decisamente verso SSW a buone velocità (14 nodi di media nelle ultime 4 ore). Tutto questo gruppo potrebbe, quindi, aggirare e infine superare gli Imoca dal terzo al sesto posto, o comunque ridurre moltissimo le distanze.
Alle 15 CET Apivia era in testa, 160 miglia a ovest di Tristan da Cunha, con 789 miglia di vantaggio su LinkedOut (destinate a crescere ancora). Le Cam è terzo a 364 miglia, ma non ha una posizione favorevole.
Prysmian Group è 13esimo, a 817 miglia dal leader ma a sole 120 miglia da Samantha Davies.
Ora per Giancarlo Pedote è il momento di spingere con una buona opzione di recupero nelle prossime 48 ore.
Queste le dichiarazioni di questa mattina di un determinato Giancarlo Pedote:
“Finalmente abbiamo iniziato a sentire il vento, fa bene al cuore e al morale. Ho avuto 24 ore di calma piatta, e quando ho iniziato ad avere del vento, non era quello annunciato…
È stato complicato, abbiamo dovuto fare numerosi cambi di direzione, ma adesso finalmente entriamo nel flusso annunciato da Sud Est. È trascorsa 1 ora e mezza da quando la barca è ripartita.
Si tratta di un fronte molto marcato, lo seguo da 5 giorni attraverso le immagini satellitari, ma i modelli non sono precisi, non è semplice… Ad ogni modo si tratta di masse nuvolose sotto le quali puoi trovare qualsiasi cosa.
La barca va bene, ho passato gli ultimi tre giorni a fare dei piccoli bricolage, tanti tanti controlli sulla barca… mi sono preso cura del mio piccolo pianeta, come il Piccolo Principe.
Le due ultime notti non ho dormito bene, perché quando non vado veloce mi innervosisco. Ora finalmente potrò riposare con il sorriso sulle labbra: se la barca non avanza, non dormo. La barca che avanza è la mia tisana della buona notte!
Ad ogni modo adesso ho voglia di partire, di riprendere il gruppo davanti, mi dispiace per gli altri, ma ho voglia di “scappare”!”.