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Vendée Globe: un mese al via della leggenda, zoom sulla flotta

Les Sables d’Olonne- Ci siamo, il conto alla rovescia è iniziato. Manca un mese alla partenza del Vendée Globe, fissata per il 6 novembre da Port Olona, la regata icona della course au large in solitario, che con la Volvo Ocean Race in equipaggio è considerata una delle vette massime della vela offshore oceanica. Il giro del mondo da soli, senza scalo e assistenza, passando per Capo di Buona Speranza, Leeuwin ed Horn, è pronto a raccontare un’altra grande pagina di storia della vela oceanica.

Gli IMOCA a uno degli ultimi appuntamenti agonistici della stagione prima del Vendée Globe
Gli IMOCA a uno degli ultimi appuntamenti agonistici della stagione prima del Vendée Globe

L’entry list è ormai quella definitiva, ovvero 29 skipper sulla linea di partenza, non esiste la possibilità che si aggiunga nessuno ma potrebbero esserci forfait dell’ultima ora. Saranno nove le nazioni rappresentate: Francia, Spagna, Ungheria, Stati Uniti, Svizzera, Inghilterra, Olanda, Giappone e Irlanda. Nessun navigatore italiano sulla linea di partenza, dopo che i progetti di Andrea Mura ed Alessandro di Benedetto sono svaniti per problemi legati al budget.

I problemi degli skipper

Non tutti gli skipper stanno vivendo un avvicinamento sereno verso la partenza. Alex Thomson, spesso nella sua carriera condizionato da incidenti e inconvenienti tecnici, dopo la burrascosa edizione della Jacques Vabre che ha rischiato seriamente di compromettere il suo nuovo Hugo Boss, è incappato in un altro problema.

Hugo Boss di Alex Thomson
Hugo Boss di Alex Thomson

Durante un test nel Solent con 20 nodi di vento e mare calmo, uno dei foil dell’Imoca 60 del britannico ha avuto un cedimento strutturale. Un grosso problema per Hugo Boss: il foil in questione era infatti la versione 2 delle appendici DSS sviluppate per questa barca. L’incidente mette di fatto fine a questo upgrade e costringe Thomson a tornare alla versione 1 ritenuta più affidabile date le 10.000 di test già affrontate.

Più seri i problemi per Didac Costa, il suo IMOCA One Planet One Ocean è stato infatti colpito da un fulmine che ha causato danni gravi all’elettronica. Lo spagnolo ha bisogno di 70.000 euro extra budget per ovviare all’inconveniente e presentarsi il 6 novembre sulla linea di partenza con la barca in ordine.

Sebastien Destremau invece ha visto andare in pezzi l’albero di Face Ocean durante un test di sbandamento a 90 gradi. Non è certo l’ideale dato il poco tempo rimasto, ma l’albero avrebbe ceduto probabilmente durante la regata compromettendo la partecipazione del francese. Per lui è già pronto un nuovo albero che verrà testato in questi giorni.

I favoriti

Il novero dei favoriti non è ristretto, anzi. Appare assai plausibile che il vincitore di quest’edizione possa uscire dagli IMOCA di ultima generazione dotati di foils e tra questi Banque Populaire e Armel Le Cleac’h sembrano partire un passo avanti per vari motivi.

Notevole l'effetto lift mostrato da Banque Populaire
Notevole l’effetto lift mostrato da Banque Populaire

L’IMOCA del francese è, tra quelli di ultima generazione, quello ad aver subito di meno gli inconvenienti della nuova tecnologia, dimostrandosi subito, se non in assoluto il più veloce, almeno il più affidabile, particolare non da poco in una regata di oltre 25 mila miglia. C’è di più. Nelle ultime immagini diffuse, l’assetto con i foils di Banque Populaire sembra enormemente migliorato. L’IMOCA alterna fasi di foil assist ad accenni di foiling vero e proprio ed è quasi scomparso del tutto l’effetto ingavonamento della prua. Non ricordiamo un monoscafo che abbia fino ad ora mostrato un simile assetto e al momento non esistono prove concrete che i diretti avversari di Le Cleac’h siano arrivati a questo livello di sviluppo dei foils.

Seb Josse, Jean Pierre Dick, Morgan Lagraviere e Alex Thomson sono avvisati: Le Cleac’h, alla sua terza partecipazione, punta alla vittoria senza mezzi termini e non basterà avere una barca nuova per contrastarlo.

Ci sono poi da valutare le performance di altre due barche: una è PRB di Vincent Riou che alla Jacques Vabre dell’anno scorso ha dimostrato, vincendola, di poter battere gli IMOCA di ultima generazione.

PRB ha puntato su un aggiornamento totale delle appendici ma ha escluso i foils
PRB ha puntato su un aggiornamento totale delle appendici ma ha escluso i foils

Lo skipper, già vincitore di un Globe, ha puntato tutto sull’affidabilità decidendo di non modificare con i foils la propria barca (un progetto realizzato per l’edizione 2012 del Vendée). Difficile vederlo in testa, ma in una regata come questa può veramente accadere di tutto e Riou ha l’esperienza per fare bene.

Jérémie Beyou su Maitre Coq, che naviga sull’ex Banque Populaire secondo l’ultimo giro del mondo, ha invece deciso di aggiornare con i foils il suo IMOCA.

L'ingavonamento a prua mostrato dalle ultime immagini di Maitre Coq ricorda ancora molto l'assetto degli IMOCA di penultima generazione
L’ingavonamento a prua mostrato dalle ultime immagini di Maitre Coq ricorda ancora molto l’assetto degli IMOCA di penultima generazione

Le immagini di Maitre Coq in navigazione apparentemente mostrano ancora un notevole ritardo in termini di assetto (ingavonamento a prua ancora notevole) ma Beyou, tre volte vincitore della Solitaire du Figaro, potrebbe comunque essere tra le sorprese di quest’edizione.

Iscritti al Vendée Globe

Quarta partecipazione
– Bertrand de Broc / MACSF (France – retired in 1992-1993 and 1996-1997, 9th in 2012-2013)
– Jean-Pierre Dick / StMichel Virbac (France – 6th in 2004-2005, retired in 2008-2009, 4th in 2012-2013)
– Jean Le Cam / Finistère Mer Vent (France – 2nd in 2004-2005, retired in 2008-2009, 5th in 2012-2013
– Vincent Riou/ PRB (France – winner in 2004-2005, 3rd equal in 2008-2009, retired in 2012-2013)
– Alex Thomson /Hugo Boss (Britain – retired in 2004-2005 and 2008-2009, 3rd in 2012-2013)

Terza partecipazione
– Jérémie Beyou / Maître CoQ (France – retired in 2008-2009 and 2012-2013)
– Arnaud Boissières / La Mie Câline (France – 7th in 2008-2009 and 8th in 2012-2013)
– Kito de Pavant /Bastide Otio (France – retired in 2008-2009 and 2012-2013)
– Nandor Fa / Spirit of Hungary (Hungary – 5th in 1992-1993, retired in 1996-1997)
– Sébastien Josse /Edmond de Rothschild (France – 5th in 2004-2005, retired in 2008-2009)
– Armel Le Cléac’h / Banque Populaire VIII (France – 2nd in 2008-2009 and 2nd in 2012-2013)

Seconda partecipazione
– Louis Burton / Bureau Vallée (France – retired in 2012-2013)
– Tanguy de Lamotte / Initiatives Coeur (France – 10th in 2012-2013)
– Yann Eliès /Quéginer Leucémie Espoir (France – retired in 2008-2009)
– Rich Wilson / Great American IV (American – 9th in 2008-2009)

Prima partecipazione
– Fabrice Amedeo / Newrest-Matmut (France)
– Romain Attanasio / Famille Mary – Etamine du Lys (France)
– Eric Bellion / CommeUnSeulHomme (France)
– Conrad Colman / 100% Natural Energy (New Zealand)
– Didac Costa / One Planet One Ocean (Spain)
– Sébastien Destremau / TechnoFirst-faceOcean (France)
– Pieter Heerema / No Way Back (Netherlands)
– Morgan Lagravière / Safran (France)
– Stéphane Le Diraison Compagnie du Lit –Boulogne Billancourt (France)
– Paul Meilhat / SMA (France)
– Enda O’Coineen / Kilcullen Voyager-Team Ireland (Ireland)
– Alan Roura / La Fabrique (Switzerland)
– Thomas Ruyant / Le Souffle du Nord pour le projet Imagine (France)
– Kojiro Shiraishi / Spirit of Yukoh (Japan)

 

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