Cardiff– La Volvo Ocean Race rompe la barriera delle 600 miglia nelle 24 ore, migliorando un cecord che resisteva ormai da tre edizioni. A riuscirci sono stati prima Team Brunel e poi Akzonobel, che ha percorso 601,63 miglia a 25,08 nodi di velocità. Un risultato storico, tanto più se pensiamo che il precedente record di 596,6 miglia apparteneva dal 2008 a Ericsson 4, guidato da Torben Grael e che a bordo di Akzonobel regata anche l’olimpionica Martine Grael, figlia di Torben.
“E’ fantastico essere i più veloci, e specialmente in queste condizioni dove si è veloci, ma in sicurezza.” Ha spiegato Simeon Tienpont. “Voglio ringraziare il nostro team di terra per aver preparato tanto bene la barca, il che ci da abbastanza fiducia per spingere a fondo sull’acceleratore. Per noi è una forte motivazione a continuare così, e a fare bene anche nella tappa. Bisogna andare avanti.”
“Martine è certamente contenta, adesso può chiamare suo padre Captain Slow (Capitan Lento).” Ha scherzato lo skipper olandese. “E anche Jules sfoggia un bel sorriso, per aver battuto se stesso…”
Il record viene calcolato sulla distanza percorsa dal Race Management System, che registra la posizione della barca ogni 60 secondi e verrà ulteriormente controllato grazie ai dati GPS della barca per poter essere ratificato.
Dopo il record, però, tutto cambierà, visto che l’Anticlone delle Azzorre sbarra la rotta per Cardiff e probabilmente la flotta si ricompatterà. Chi sicuramente desidera rifarsi sotto agli avversari sono i leader della classifica generale di MAPFRE, che ora sono quinti e hanno un distacco di più di 100 miglia. Ma anche i loro rivali più pericolosi per la vittoria della Volvo Ocean Race 2017-18, i franco/cinesi di Dongfeng Race Team. “Al momento non siamo molto in forma, i primi tre hanno preso vantaggio, ma tutto potrebbe cambiare quando entreremo nella zona di alta pressione.” Ha detto il timoniere di MAPFRE, Rob Greenhalgh. “Ma sopratutto Dongfeng non è lontano. Ce la possiamo ancora giocare e un posto sul podio si può ancora fare. Dobbiamo solo trovare le condizioni giuste per rientrare e un po’ di fortuna.”
“Abbiamo davanti un muro senza vento.” Ha detto lo skipper di Dongfeng, Charles Caudrelier, d’accordo con il suo rivale. “Significa che la flotta dovrebbe ricompattarsi molto e si potrebbe ripartire. Un finale come quello di Newport ma questa volta potrebbe andare bene per noi… L’unica piccola differenza è che la compressione non avverrà nelle ultime 10 miglia, ma a 600 miglia dalla linea.”
Alle 21:15 Akzonobel era a 855 miglia dall’arrico, con 10 miglia su Brunel e 60 su Dongfeng. Vestas è quarto e Mapfre è quinto a 94 miglia.