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3Di Race: dal Salone il focus sul nuovo prodotto North Sails, nostra intervista ad Alessio Razeto

Genova– Il Salone Nautico di Genova è anche l’occasione per scoprire alcune delle ultime novità arrivate sul mercato. Non solo barche, ma anche vele. A tal proposito abbiamo visitato lo stand North Sails per saperne di più sul nuovo prodotto lanciato dal colosso multinazionale: stiamo parlando del nuovo 3Di Race.

Andrea Casale del team North Sails Italia presso lo stand del Salone Nautico 2016 griffato 3Di Race. Foto Giuffrè
Andrea Casale del team North Sails Italia presso lo stand del Salone Nautico 2016 griffato 3Di Race. Foto Giuffrè

Il 3Di classico è un prodotto che, come molti ricorderanno, oltre che da tanti team dell’America’s Cup (per quanto riguarda le vele di prua), è stato scelto anche per la Volvo Ocean Race ed è estremamente diffuso nel mondo maxi e mini maxi.

Partendo da un posizionamento sul mercato simile, North Sails aveva l’esigenza di realizzare un upgrade che avvicinasse alla tecnologia 3Di anche barche più piccole e con caratteristiche non necessariamente da racer puri. Di questo e altro abbiamo parlato con Alessio Razeto, direttore vendite North Sails Italia, che ci ha illustrato gli obiettivi di questo prodotto e le sue peculiarità tecniche.

FV – Quali sono le novità tecniche del nuovo 3Di Race?

A.R – Il nuovo prodotto da un punto di vista della tecnica di costruzione non ha nulla di diverso dal 3Di già conosciuto, a cambiare è soprattutto la composizione interna delle fibre. Per il 3Di Race viene infatti fatto ampio uso dell’aramide nella composizione di fibre interne, mentre il 3Di classico che è stato usato in regata fino ad ora aveva una composizione ad alta percentuale di carbonio.

FV – Per quali barche è pensato e perché North ha deciso che era tempo di lanciare questo upgrade? 

A.R. – Il 3Di Race è pensato per barche dai 20 ai 40 piedi. Si tratta di un segmento di mercato dove il 3Di classico non trovava la sua collocazione ideale. Il 3Di ha infatti fino adesso dato risultati straordinari in Coppa America, VOR e nel mondo mini maxi, ma North aveva come obiettivo quello di allargare le possibilità di impiego anche verso barche meno performanti e di misura più ridotta. In passato per impiegare il 3Di su imbarcazioni di questo genere poteva essere necessario fare degli upgrade alla barca, in particolare su drizze e bozelli data l’estrema rigidità e tenacia di questo materiale. Il nuovo 3Di Race è stato infatti progettato per ovviare a questo problema: un mezzo dai 20 ai 40 piedi, con un armatore che abbia voglia di regatare magari in filosofia club racing, può impiegare il Race senza modificare la propria attrezzatura di coperta e, soprattutto, a un costo più contenuto rispetto al 3Di classico.

FV – Cosa cambia in meglio per una barca del segmento da voi indicato?

A.R. – La tecnica costruttiva è identica, i risultati in termini di stabilità di forma e durata sono quindi assolutamente invariati. Con l’impiego dell’aramide però il costo cala e soprattutto abbiamo ottenuto un livello di allungamento della membrana che è più consono per un impiego su armi meno performanti e su barche, perché no, anche datate o non di ultima concezione. Un armatore che ha la passione per le regate ma ha una barca non recente e non intende partecipare a un Italiano o a un Mondiale, con il 3Di Race può avere un prodotto ad alta tecnologia, performante, duraturo e con un costo che sia in linea con questa fascia di mercato.  L’obiettivo era appunto quello di allargare le zone di utilizzo della tecnologia 3Di, per questo North Sails ha deciso di sviluppare questa ricerca. È un prodotto che va ad aggiungersi e va a completare la nostra gamma, non è sostitutivo, per avere un’offerta più competitiva e che possa coprire tutti i segmenti di mercato.

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