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Trofeo Jules Verne: niente da fare per Sprindrift 2, beffato dai venti nella risalita dell’Atlantico

Ouessant, Francia- Niente da fare per Spindrift 2 nella ricorsa al Trofeo Jules Verne. Dopo essere passato in testa a tutti i Grandi Capi, compreso l’Horn, il maxi tri di Dona Bertarelli e Yann Guichard è rimasto attardato da una complicata situazione meteo, con molta bolina, nella risalita dell’Atlantico fino  a perdere quasi 800 miglia rispetto al tempo di riferimento di Banque Populaire V del 2012. Nonostante un deciso recupero nelle ulte 72 ore, che lo aveva riportato a circa 250 miglia dal record, domenica mattina Spindrift 2 è stato costretto a rinunciare ufficialmente complice l’Anticiclone delle Azzorre che sbarrava la rotta diretta verso Ouessant.

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All’inizio del 43° giorno di navigazione, Spindrift 2, pur registrando un ritardo di sole 266 miglia rispetto al record di Banque Populaire, non sarà più in grado di migliorare il record del Jules Verne Trophy realizzato nel 2012 con il tempo di 45g 53s 42m 13s. Il team ha spinto al massimo sull’acceleratore impegnandosi oltre ogni limite, colmando un divario di più di 700 miglia in tre giorni dall’attuale detentore, ma il meteo ha deciso quale sarà il destino di questa sfida. L’anticiclone delle Azzorre, infatti, impedisce di navigare sulla rotta diretta, mentre più nella zona del traguardo sono previste tempeste violente che renderanno praticamente impossibile navigare in sicurezza. Pertanto le condizioni in Atlantico rendono, di fatto, impossibile proseguire nel tentativo di battere il record. L’equipaggio di Spindrift 2 è costretto rinunciare ufficialmente al suo obiettivo di conquistare il Trofeo Jules Verne.

Yann Guichard, skipper di Spindrift 2:
“L’anticiclone delle Azzorre continua a crescere e dovremo percorrere altre 1.000 miglia (1.852 km) in direzione nord-ovest per aggirare l’anticiclone stesso e riuscire a trovare un pò di vento. Sembra difficile da capire perché siamo soltanto a 170 miglia dall’attuale detentore del record, ma anche nel momento in cui annullassimo tutto lo svantaggio, avremmo ancora 1.000 miglia di distanza dal traguardo proprio a causa di questa grande deviazione di rotta verso nord a cui siamo costretti. La nostra speranza era legata all’apertura di una finestra meteo diversa, che ci avrebbe consentito di navigare direttamente verso il traguardo con una rotta più corta e più rapida di quella dell’attuale detentore del record, ma questo non si è verificato e così abbiamo dovuto affrontare la realtà.

Dovremo fare molta attenzione navigando verso la Bretagna, dove troveremo vento forte e mare grosso. Il nostro obiettivo ora è quello di tagliare il traguardo in sicurezza senza più pensare al record e poi tornare a La Trinité-sur-Mer, dove è situata la base nautica di Spindrift 2.
Ovviamente tutto questo è un po’ deludente per me e per il team, ma siamo consapevoli di aver dato il nostro meglio fin dall’inizio. Abbiamo fatto un buon tentativo di record, a bordo c’è sempre stata una grande atmosfera e possiamo essere orgogliosi della nostra prestazione. Avevamo 500 miglia di vantaggio fino a Capo Horn, ma gli dei del tempo hanno deciso di non essere dalla nostra parte fino al traguardo. Questo è solo un rinvio, prima di preparare un’altra sfida per battere il record del Jules Verne Trophy”.

Dona Bertarelli, timoniere-trimmer:
“Ovviamente è deludente arrivare così vicino alla meta, senza essere in grado di realizzare l’obiettivo. Questa è stata e rimarrà una meravigliosa avventura. Già molto tempo prima di cominciarla, sapevamo che il meteo sarebbe stato l’unico arbitro. Si devono accettare le cose per quello che sono. Il nostro obiettivo è ora di completare la circumnavigazione per rivedere tutte le persone che ci hanno supportato e sostenuto in questa sfida al Jules Verne Trophy”.

Analogo destino per l’altro Multi trimarano impegnato nel Trofeo Jules Verne, l’Idec Sport di Francis Joyon che domenica accusava un ritardo di oltre 700 miglia rendendo impossibile la caccia al record, che resta quindi nella mani di Loick Peyron e di Banque Populaire V.

 

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