Featured

La federvela Israeliana si dice scettica sulle misure di World Sailing contro le discriminazioni. “Resteremo in guardia e pretenderemo riposte”

Gerusalemme, Israele- Israele e la federazione vela di quel Paese sono seriamente preoccupati per la gestione che World Sailing ha fatto della vicenda legata ai Mondiali Giovanili in Malaysia, a cui come noto non hanno potuto partecipare due atleti israeleiani. Lo dice apertamente Gili Amir, presidente della Israel Sailing Association, in un’intervista al The Jerusalem Post, ripresa poi dagli autorevoli siti velici Sail World e Scuttlebutt.

Nonostante le prese di posizione (generiche e legate al futuro, senza sanzioni per la Malaysia) di World Sailing, Amir afferma di “avere poca fiducia” nelle prese di posizione di World Sailing e di non essere sicuro che episodi del genere non possano ripetersi in futuro. Il riferimeno ai prossimi Mondiali Giovanili in programma in Oman è evidente.

Il windsurfista israeliano Nimrod Mashiah. (photo credit:AMIT SHISEL/ISA)
Il windsurfista israeliano Nimrod Mashiah. (photo credit:AMIT SHISEL/ISA)

Le preoccupazioni della vela israeliana per evitare discriminazioni future verso i suoi atleti nei prossimi eventi sono state esplicitate in una lettera inviata lunedì scorso a Carlo Croce, presidente di World Sailing, in cui si chiedevano “garanzie per la partecipazione degli atleti israeliani agli eventi futuri in Oman, Sailing Youth World Championship nel dicembre 2016, e Abu Dhabi, Sailing World Cup Final nell’ottobre 2016”. Si noti che Israele non ha relazioni diplomatiche né con l’Oman né con gli Emirati Arabi.

Poi l’affondo: “Siamo molto preoccupati del fatto che i loro provvedimenti non abbiano forza reale“, ha detto Amir al Post, “Se noi non restiamo in guardia, ci troveremo in Oman nella stessa situazione in cui si siamo trovati in Malaysia (…) Siamo molto delusi del fatto che la Malaysia non sia stata punita. Siamo anche scettici sul fatto che World Sailing pensi di dar efficacia effettiva alle sue stesse decisioni. Temiamo che tutto questo sia legato alla politica e crediamo solo in noi stessi”.

Ricordiamo che nel novembre 2016 si svolgeranno le elezioni per la presidenza di World Sailing.

Il dirigente israeliano prosegue dettagliano poi come World Sailing sia sensibile a concedere eventi internazionali di primo livello a Paesi che possono garantire grosse cifre per averli, come appunto la Malaysia, Oman o Abu Dhabi, proprio per la ragione che tali organizzazioni sono assai costose. Ciò, evidentemente, ha ripercussioni politiche e di realismo che portano poi alle situazioni come quelle accadute in Malaysia, in cui Israele ha rifiutato di far regatare i due windsurfisti campioni uscenti Yoav Omer e Noy Drihan per non dover sottostare alle condizioni (divieto di esporre bandiera, siglie nazionali, inni e rappresentare Israele) imposte per concedere il visto.

Amir ha anche contestato fermamente la ricostruzione dei tempi di World Sailing, dicendo che la decisione di non partecipare era stata comunicata prima a World Sailing e poi alle autorità organizzatrici. La federvela israeliana ha concluso affermando che se i visti per l’Oman e Abu Dhabi non saranno concessi con almeno sei mesi di anticipo, allora “Noi ricorreremo al direttivo di World Sailing e pretenderemo delle risposte. Loro non potranno proprio restare indifferenti”.

 

Articoli Correlati

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *