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Bermuda– Con la conferenza stampa degli skipper di oggi è ufficialmente iniziata la 35th America’s Cup. Domani (vento permettendo, visto che sono previsti 30 nodi per gran parte della giornata sul Great Sound) è previsto l’inizio delle regate (dalle 17 alle 19 locali, tra le 22 e le 24 italiane), a cui seguirà (20:30 locali, le 1:30 CET) la Cerimonia Inaugurale. Le ultime info dalle Bermuda (fonte ETNZL) dicono che le regate al momento sembrerebbero improbabili, come da migliori tradizioni che vedono la Coppa spesso fallire nella giornata di esordio, tanto per far capire che alla fine comanda sempre Eolo.
In effetti in serata arriva la conferma che le regate sono state rimandate a sabato 27 maggio per la persistenza del vento oltre 30 nodi per la giornata di domani.
I volti e il linguaggio corporale dei sei skipper sembrano dire molto, al solito, sulle reali possibilità dei loro team. Jimmy Spithill interpreta il ruolo di uomo marketing della nuova Coppa Couttsiana rispondendo con quelle che sembrano frasi preconfezionate alle domande, più ficcanti quelle dei media neozelandesi, della platea. Dean Barker sembra avere ancora quella faccia di Cristo segnato con cui lo avevamo lasciato a San Francisco dopo la rimonta di Oracle. Ben Ainslie non pare avere il suo celebre ghigno da killer e lascia trasparire qualche incertezza. Nathan Outteridge di Artemis sembra di ghiaccio e trasmette sicurezza nelle prestazioni del suo AC50, barca imbattuta nelle regate test. L’altro giovane leone olimpico, il kiwi Peter Burling, ha la sicurezza misurata del vero talento e riesce a comunicare calma e orgoglio nel rappresnetare un intero Paese. Franck Cammas di Groupama Team France ci prova ma non pare convincere.
“Tutto è possibile, le regate non sono ancora iniziate e ci piace la lotta”, dice il francese, “il nostro obiettivo è di regatare bene e di crescere durante la regata”.
Dean Barker si presenta con il classico “Siamo contenti di essere qui e di iniziare le regate dopo due anni di preparazione. Ognuno reagisce alla pressione in modo diverso e sono ceccitato dall’essere qui, coinvolto ancora in questa regata”. Nathan Outteridge spiega che “E’ stata per tutti un’ottima cosa partecipare alle AC World Series per apprendere a regatare su questi mezzi, ma la flotta è diversa dal match race e qui si tratta appunto di uno contro uno, un modo diverso di regatare e credo che tutti abbiano fatto un buon lavoro e i match saranno molto chiusi”.
La replica della conferenza stampa (dal minuto 23:00)
Peter Burling, l’imbattibile timoniere del 49er olimpico, è alla sua prima Coppa da skipper e pare avere la sicurezza dell’esperto: “Siamo molto eccitati di essere qui ed essere un team giovane. La nostra curva di apprendimento migliora ogni giorno e crediamo di essere in buona forma per l’inizio delle regate. Siamo incredibilmente fieri di rappresentare la Nuova Zelanda e di sentire un’intera nazione dietro di noi”.
Sir Ben Ainslie dice che “Crediamo di poter far bene altrimenti non saremmo qui e abbiamo il massimo rispetto per tutti. Le challenger series saranno durissime”. Jimmy Spithill, skipper del defender Oracle Team USA, risponde a slogan che sembrano usciti da una scuola di marketing: “Siamo sulle barche più veloci, sulle barche migliori, con i migliori velisti, un evento che rappresenta l’inizio del futuro della Coppa”.
Ancora Outteridge spiega come “le regate saranno incredibilmente dure e il miglioramento generale è stato elevatissimo. Una virata mancata è la differenza tra vincere e perdere”.
Le domande dei media accreditati sono soprattutto di parte kiwi, con ovvi riferimenti ai grinder-ciclisti, “cosa che abbiamo esaminato anche noi”, risponde Spithill, “e che può dare qualche vantaggio ma non è di facile gestione”. Rispondendo a Radio NZL che ipotizza calcoli elimina-avversari, Spithill dice che “faremo le AC Qualifier per vincere e iniziare l’AC Match con un bonus point, inizieremo ogni match, a prescindere dall’avversario, per vincerlo”.
Rispondendo alla domanda di Luca Bontempelli della Gazzetta dello Sport, gli skipper dichiarano quella che per loro è la barca sin qui più veloce: Ainslie, Outteridge e Barker rispondono Oracle, Cammas si tiene vago con un tutti mentre Spithill cita ETNZL e Artemis. Peter Burling preferisce non citare nessuno in concreto.
Sulle difficoltà avute sin qui, ben Ainslie risponde che “Abbiamo visto quanto rapidamente la regata possa cambiare. Abbiamo avuto degli alti e bassi ma se siamo qui è perché pensiamo di poter vincere”.
Programma del 26 maggio (dalle ore 22CET)
race 1 Oracle Team USA vs Groupama Team France
race 2 Artemis vs Softbank Team Japan
race 3 Groupama Team France vs Emirates Team New Zealand
race 4 Land Rover BAR vs Artemis
Jerry Ford
May 26, 2017 @ 06:13
Hope NZ kicks Oracles ass.