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America’s Cup: Oracle Team USA, fu genio o inganno? Ipotesi e retroscena sulla rimonta del 2013

San Francisco, USA- Cosa successe davvero a San Francisco nel settembre 2013, quando Oracle Team USA vinse la 34th America’s Cup con l’epica rimonta da 1-8 a 9-8 contro Emirates Team New Zealand? Narrata come “the best comeback” nella storia dello sport, quella regata si risolse, come fu ricostruito nei mesi successivi quell’evento, grazie a una serie di modifiche tecniche e di conduzione che Russell Coutts impose a Jimmy Spithill, Ben Ainslie e al resto del team. Una serie di misure che, unite, dettero all’AC72 Oracle Team USA un vantaggio decisivo soprattutto in bolina e in virata contro il foiling cat dei kiwi. Ma pare ci fosse anche dell’altro.

511HUMYZQeL._SX311_BO1,204,203,200_A indagare su quel “Comeback” è stato G. Bruce Knecht, velista, giornalista e scrittore di cose di mare (compreso il volume sulla tragica Hobart del 1998), che ha scritto il libro intitolato appunto “The Comeback – How Larry Ellison’s Team won the America’s Cup“, ovvero “La rimonta – Come il team di Larry Ellison ha vinto l’America’s Cup”. In sintesi, l’autore ipotizza e documenta come il vantaggio decisivo per Coutts e soci sia stato dato soprattutto da un “pompaggio” dell’ala subito dopo le virate e durante le boline in modo da fornire, con il lavoro incessante dei grinder, potenza supplementare che mantenesse il foiling, ovvero tenesse gli scafi sollevati dall’acqua in modo costante.

La questione investe ovviamente il Regolamento di Regata, che, nella Regola 42 descrive le azioni regolari o vietate relative alla propulsione di una barca in regata. E’ noto come la Regola 42 preveda poi divieti (42.2) e delle eccezioni (42.3) generali e altre modifiche a seconda delle classi, come per esempio il pompaggio libero e altre azioni propulsive oltre i 10 nodi nelle classi Finn e 470. E anche l’America’s Cup non fa eccezione, con una regola 42 tutta sua. Quale era il regolamento applicato allo “special event” America’s Cup nel 2013 e le azioni di Oracle erano vietate, con conseguente infrazione delle regole?

“Se non avessimo pompato l’ala, avremmo perso terreno”, spiega lo skipper Jimmy Spithill in una parte del libro. L’autore aggiunge che il continuo pompaggio dell’ala in bolina consentiva di mantenere sollevato il cat e di migliorare l’angolo al vento, con conseguente vantaggio decisivo in bolina sui kiwi. Ma ciò fu fatto in modo regolare? Senza dimenticare che già in precedenza Oracle Team USA era stato scoperto a infrangere le regole (Cheating) nel caso AC45 modificati e gestione del regolamento e della Giuria.

Un frame dell'AC72 di Oracle durante l'AC Match del 2013
Un frame dell’AC72 di Oracle durante l’AC Match del 2013

La Regola 42 dell’AC 2013 era la seguente:

Racing Rules of Sailing – America’s Cup Edition (September 2013)
Rule 42 PROPULSION
“A yacht shall compete only by using the wind and water to increase, maintain or decrease her speed. Her crew may adjust the trim of the wing, sails, rudders, daggerboards and hulls, and perform other acts of seamanship”.
Ovvero, “Uno yacht deve regatare solo usando il vento e l’acqua per aumentare, mantenere o diminuire la propria velocità. Il suo equipaggio può (“may adjust”) regolare l’ala, le vele, i timoni, le derive e gli scafi e mettere in atto altre azioni di marineria”.
Oracle Team USA e New Zealand in bolina durante Race 18 nel Match del 2013
Oracle Team USA e New Zealand in bolina durante Race 18 nel Match del 2013
L’interpretazione pare oltremodo aperta a ogni atto in grado di migliorare la velocità usando vento e attrezzature di bordo, quindi il solo “remare” o “trainare” ne sarebbero proibiti… Un po’ quello che succede nei Finn olimpici, dove oltre i 10 nodi il pompaggio libero consente qualunque azione atta a far planare e andar più veloce la deriva, con conseguente “massacro” fisico del velista ma indubbia maggior propulsione… almeno fino a che il timoniere resta “vivo”.
L’analisi della Regola 42 porterebbe a ritenere comformi le azioni di Oracle Team USA in quell’occasione, tanto più se condideriamo gli AC come la massima espressione tecnologica dove tutto è fisicamente lecito per aumentare la propulsione a parità di regole di stazza.
Il video delle spettacolari regate 17 e 18 della Coppa 2013

Sarebbero altre le questioni a cui il defender deve rispondere, relative ai regolamenti e alle scelte successive di Russell Coutts.
In Oman il primo ACT delle ACWS 2016 si è rivelato un flop in termini di pubblico (totalmente assente) e azione in acqua, complice anche un vento un po’ troppo leggero. La qualità dei team e dei velisti è indiscussa, e lo spettacolo alle Bermuda nel 2017 promette di essere notevole. La questione base sta su come Russell Coutts intenda questa Coppa, dopo il progressivo disimpegno del patròn e finanziatore Larry Ellison, che, dopo averla vinta ed essersi “fatto la foto con il Presidente Obama”, dimostra di non avere più tanto interesse per la Coppa.
Lo stesso Max Sirena, ex skipper di Luna Rossa e attualmente con Emirates Team New Zealand, ci ha confermato ieri sera durante la serata del Velista dell’Anno, come Coutts si trovi necessariamente nella situazione di dover creare un evento che produca ricavi. Da qui i continui cambi di Protocollo, la scommessa sulle Bermuda e sul puro show televisivo, anche a scapito del pubblico tradizionale dei velisti.
Se non fu inganno, insomma, certo è che la Coppa America Couttsiana si trova ancora nel limbo dei mai nati.

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2 Comments

  1. simone
    March 8, 2016 @ 12:13

    e i kiwi, con tutti i video a disposizione, i gommoni sul campo di regata e altro, non si erano accorti di tutto questo pompaggio? mmmm….

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  2. Enzo
    March 8, 2016 @ 14:26

    Oracle installò un sistema di stabilizzazione del volo automatico di derivazione aeronautica, che anche se era azionato dalla pressione idraulica generata dai grinder era comunque una gestione elettronica della barca e perciò illegale.
    Ma la Giuria, al soldo di Ellison, tacque.
    E per questo l’ISAF, oggi World Sailing, ha stigmatizzato la cosa e introdotto regole draconiane sul conflitto d’interessi per i giudici.
    Avrebbe dovuto squalificare Oracle e dare la Coppa a New Zeeland, ma il coraggio non si compra al mercato.

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