Barcellona– Con inevitabile puntualità ed efficienza svizzera Alinghi Red Bull Racing ha battezzato e varato oggi nella sua base a Barcellona il suo AC75. Dopo l’unveiling di dieci giorni fa, il team di Ernesto Bertarelli ha mostrato il suo monofoil con maggiori dettagli e, cosa assai importante, i primi foil stazzati per la 37th America’s Cup.

Madrina del varo Chiara Bertarelli, figlia di Ernesto, coadiuvata dai castellers del barrio del Sarria di Barcelona, altro omaggio del team elvetico all’ospite Catalogna dopo quello con la Fura del Bauls dell’unveling.
Qui la nostra intervista video a Silvio Arrivabene, head of operations di Alinghi Red Bull Racing:
Boat One è poi uscita nel pomeriggio catalano dal porto per effettuare dei towing test, test di traino.
Qui la nostra intervista con Pietro Sibello, head coach del team:
Dopo un’analisi più approfondita rispetto a quella dell’unveiling, questa Boat One appare una barca innovativa e interessante, senz’altro quella che sembra più vicina a studi aerodinamici derivati dalla Formula Uno. E in questo la partnership con la Red Bull appare evidente, tanto da far davvero assomigliare lo scafo alinghiani a una scocca di derivazione automobilistica.
La differenza maggiore si nota nei volumi della prua, magari esteticamente meno bella di quella futuristica di Luna Rossa Prada Pirelli ma senza dubbi interessante dal punto di vista idrodinamica, in fase di navigazione e decollo, e aerodinamico nel successivo volo.
La poppa aperta totalmente, come se fosse passato dalle parti di Ginevra un Vasco Donnini, appare conseguente allo studio aerodinamico e alla necessità di convogliare i flussi del vento apparente tra la coperta e la parte bassa della randa.
Qui le foto dell’AC75 (courtesy Fare Vela e Delfina Vicente Santiago):


