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America’s Cup: ipotesi recupero per la Christmas Race?

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Auckland– Cresce l’ipotesi di recuperare la Christmas Race nei primi giorni di gennaio. La regata era stata annullata lo scorso 20 dicembre per vento sotto i limiti consentiti per gli AC75 (6,5 nodi). L’esigenza di offrire ai team, e al defender Emirates Team New Zealand, ulteriori giorni di regata prima dell’inizio della Prada Cup, fissato al 15 gennaio, fa ritenere plausibile questa possibilità, anche se ovviamenbte ci dovrà essere l’avallo dei tre team sfidanti e del challenger of record Luna Rossa Prada Pirelli.

Te Rehutai e BRITAnnia durante l’unica regata della Crhistmas Race poi annullata. Foto Borlenghi

Ne ha parlato espressamente il direttore di regata Ian Murray che ha ammesso che ulteriori giorni di regate preparatorie sarebbero utili anche al Comitato di Regata e agli Umpire, oltre che ai team della grafica del virtual regatta.

Nell’analisi delle Prada AC World Series, infatti, sono scaturite alcune criticità da migliorare:
– utilizzo dei boundary (confini del campo di regata) e applicazione delle penalità per sconfinamento, spesso accettate dai team per migliorare un approccio in boa pur pagando una perdita di 50 metri
– controllo delle flotte spettatori
– controllo e gestione dei salti di vento
– gestione delle penalità, apparse fin troppo fiscali nelle primne tre giornate

Murray ha dichiarato che altri giorni di regate preparatorie sarebbero utili per il suo team in acqua.

Per i team ogni giorno ulteriore di regata serve per verificare ipotesi e per scoprire ancor più le potenzialità degli eccezionali AC75. Da verificare l’ipotesi che gli sfidanti gradiscano offrire a ETNZ altre occasioni di confronto prima dell’AC Match di marzo.

Murray ha ipotizzato una serie di date tra l’Epifania e il 12 gennaio.

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5 Comments

  1. Michele
    December 25, 2020 @ 10:27

    Solo una curiosità. Ho notato che nessuno del pubblico indossa la mascherina. Come mai?

    Reply

    • Michele Tognozzi
      December 26, 2020 @ 15:49

      Ciao Michele,

      perché la Nuova Zelanda è Covid-Free. IL Governo della Arden ha seguito una rigida politica di quarantena e chiunque entra nel Paese deve sottoporsi a 14 giorni di quarantena, per cui chi si trova lì adesso è libero dal Covid. La NZL ha tenuto un rigido lockdown la scorsa primavera (nostra) per poi iniziare una politica della quarantena obbligatoria e del controllo degli ingressi.
      Anche i membri dei team (tutti) si sono sottoposti a quarantena di 14 giorni. Ai media internazionali non sono stati concessi visti.
      Da qui la possibilità di girare semza mascherina e riunirsi, come hai notato dalle riprese TV.

      Un saluto

      Reply

  2. Roberto Borgini
    December 25, 2020 @ 18:17

    Wonderful show. Fantastic ! Uncomfortable time unfortunately . I hope Luna Rossa will be’ the Winner so next time will be more comfortable . Tks . Roberto

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  3. Fabio Trusendi
    December 29, 2020 @ 11:26

    Regate spettacolari senza ombra di dubbio, pur con le citicità già evidenziate ed emerse fino ad ora e perfettamente elencate anche nell’articolo (boundaries, penalità, scarsa capacità di ripresa una volta scesi in regime dislocante, poco spettacolo con poco vento). Indubbiamnete una sorpresa perchè dopo aver visto per la prima volta la classe AC75 e le barche in allenamento, non avrei pensato di potermi appassionare per le regate che, al contrario, sono state in diversi casi, davvero combattute e spettacolari. Un unico appunto di una certa rilevanza però mi sento di fare: la presenza del bompresso, visto che alla fine nessuno sceglie di utilizzare i code 0, anche in condizioni di evidente vantaggio per l’uso di questa vela, risulta di una insensatezza assoluta, nonché pericoloso! Avendo già rischiato la vita, in passato, a causa di questa parte di attrezzatura (e non esagero, visto il filmato che molti velisti hanno potuto vedere ripreso durante l’Europeo IRC di Sanremo 2019, vedere per credere), che si decidano: o si permette di utilizzare il Code 0 quando il vento cala sotto il regime di foiling costante (ne guadagnerebbe anche lo spettacolo in condizioni di poco vento e la varietà di regtae e manovre), oppure lo eliminino definitivamente dalle regole di classe, rendendo le barche più sicure. Ma così davvero non ha senso! Fabio Trusendi

    Reply

  4. Fabio Trusendi
    December 29, 2020 @ 11:30

    Regate spettacolari senza ombra di dubbio, pur con le citicità già evidenziate ed emerse fino ad ora e perfettamente elencate anche nell’articolo (boundaries, penalità, scarsa capacità di ripresa una volta scesi in regime dislocante, poco spettacolo con poco vento). Indubbiamnete una sorpresa perchè dopo aver visto per la prima volta la classe AC75 e le barche in allenamento, non avrei pensato di potermi appassionare per le regate che, al contrario, sono state in diversi casi, davvero combattute e spettacolari. Un unico appunto di una certa rilevanza però mi sento di fare: la presenza del bompresso, visto che alla fine nessuno sceglie di utilizzare i code 0, anche in condizioni di evidente vantaggio per l’uso di questa vela, risulta di una insensatezza assoluta, nonché pericoloso! Avendo già rischiato la vita, in passato, a causa di questa parte di attrezzatura (e non esagero, visto il filmato ripreso durante l’Europeo IRC di Sanremo 2019, vedere per credere), che si decidano: o si permette di utilizzare il Code 0 quando il vento cala sotto il regime di foiling costante (ne guadagnerebbe anche lo spettacolo in condizioni di poco vento e la varietà di regtae e manovre), oppure lo eliminino definitivamente dalle regole di classe, rendendo le barche più sicure. Ma così davvero non ha senso! Fabio

    Reply

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