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ARC: il diario di Catty Sark (9), il fascino dell’oceano. Ulisse superato dai sudisti, Fra Diavolo rimonta

Saint Lucia- I sudisti sembrano poter prevalere nella fase finale dell’ARC. In testa overall c’e’ il Nigel Irens Allegra di Bob Grimm, a 388 miglia dall’arrivo, previsto per la serata di giovedi a Saint Lucia. Primo dei multiscafi e’ il VO65 austriaco Sisi, a 550 miglia, seguito dal JP54 francese The Kid, a 566 miglia ma primo in handicap IRC per la classifica overall Racing. Tutte barche che avevano scelto l’opzione della rotta meridionale piu’ lontana dall’ortodromica, che alla fine ha pagato. Il Frers 100 Ulisse di Patrizio Bertelli, che era rimasto piu’ a nord guidando la regata per la prima settimana, ha sofferto il suo dislocamento da 100 tonnellate nell’Aliseo piu’ copioso e si trova adesso in terza posizione tra i monoscafi, a 637 miglia dall’arrivo.

La situazione alle 12 UTC di oggi

Continuano i progressi per il Mylius 60 di Vincenzo Addessi, nono in reale ma terzo overall in Handicap e con una chance di conquistare il podio assoluto. Fra Diavolo si trova a 843 miglia dall’arrivo. L’Azuree 40 Catty Sark di Vincenzo Buonfantino continua a guidare la classe Cruising C e si trova in 24esima piazza overall a 1.121 miglia dall’arrivo alle 12 UTC di oggi. IL Nautitech 541 Laura IV di Giuseppe Lasalandra e’ 114esimo a 1340 miglia.

Proprio da Catty Sark riceviamo il consueto diario di bordo, che illustra in modo particolarmente efficace il fascino di navigare in oceano:

“4 dicembre 0re 11.30 utc

pos. 18° 46’ N 42° 01’ W

Aliseo teso e stabile da Est che soffia a oltre 20 nodi, mare giovane che sta formando la grande onda oceanica e barca che corre a dieci nodi con due mani alla randa e gennaker piccolo sempre a riva. Timonare in queste condizioni è un’esperienza esaltante, il piccolo guscio che ci ospita salta da un’onda all’altra poi scivola sul pendio di un’onda dal respiro più ampio per planare a quindici nodi e alla fine rallenta per arrampicarsi sulla cresta dell’onda successiva. Così sempre uguale, ora dopo ora, eppure sempre diverso in una vastità della quale osiamo solo immaginare una fine. Siamo soli in un’immensità di acqua in movimento, consapevoli che tutto dipende solo dal caso e dalla nostra capacità di reagire  agli imprevisti. Eppure felici, ebri di una gioia che non tento neanche di descrivere.

Solo lo schermo di questo computer ci collega al mondo, ai nostri affetti. Da qui arrivano notizie, classifiche e previsioni meteo ma ogni giorno che passa si affievolisce la necessità, nei primi giorni molto forte, di mantenere un contatto. Certo sappiamo che tra qualche giorno saremo in una fantastica isola caraibica, ma lentamente cominciamo a pensare e respirare con il ritmo di questo grande oceano e questo vibrare all’unisono anestetizza la nostalgia”. (Francesco Buonfantino)

 

 

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