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Barcolana: Bora fino a 40 nodi, vince Arca SGR ma l’annullamento per le barche più piccole causa proteste

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Trieste– Raffiche di Bora a 40 nodi, collisioni, una barca affondata, disalberamenti, alcuni soccorsi in mare a velisti in difficoltà e un vincitore: Arca SGR. La Barcolana 53 è stata una delle più impegnative di sempre, con una Bora catabatica che ha spazzato il mare tra Barcola a Miramare con raffiche intermittenti che hanno portato a molti ritiri ma anche a una regata durissima ma anche assai avvincente.

Foto Borlenghi

Non è mancata la coda in sala proteste, con alcuni armatori che hanno protestato il CdR per la decisione di non inserire in classifica le barche già arrivate prima dell’emissione del comunicato (alle ore 11:54) con cui si annullava la regata per le classi dalla 2 e successive, mentre per le classi maggiori la regata era stata accorciata alla boa 3. Richieste di riparazione respinte e classifica, quindi, che vede solo 125 barche classificate.
In Sala Giuria, il CdR ha dichiarato che alle 11:34 e alle 11:36 la flotta era stata avvertita della decisione e le relative bandiere erano state issate.
In quel lasso di tempo molte imbarcazioni avevano concluso la regata alla boa 3, in condizioni dure. Da qui il rammarico di non vedersi classificate dopo gli sforzi sostenuti. Ovviamente tra la decisione del CdR, motivata dalla sicurezza (evitare di portare le barche più piccole nel tratto più ventoso del percorso), e la comunicazione ai concorrenti su un percorso complesso come quello della Barcolana è trascorso inevitabilmente del tempo. Tra i regatanti che stavano completando la regata, però, tale decisione sta suscitando molte polemiche.

Arca SGR. Foto Borlenghi

La vittoria assoluta è andata ad Arca SGR di Furio Benussi, con Lorenzo Bressani alla tattica, ma non è mancata la suspance, visto che in partenza era stata Way of Life dello sloveno Gasper Vincec, con tattico Lorenzo Bodini, a prendere la testa e a girare la prima boa con 17″ di vantaggio. Poi l’apertura della hook della drizza randa su Way of Life ha portato al sorpasso decisivo e alla vittoria di Arca Sgr.

I vincitori di classe sono:
Mega Yacht Arca SGR, custom 100′, Benussi
Super Maxi Maxi Jena M, K-80, Radonjic
Maxi Adriarica Europa, Vallicelli 60, Puh
Classe 0 Brava, Farr 49 Ims, Pison
Classe 1 Karnak, Class 40, Bianchini/Raspadori

La barca affondata è un dieci metri sloveno. Il suo equipaggio è stato recuperato da un mezzo della Gaurdia Costiera e il relitto segnalato con un gavitello per un prossimo recupero.

Particolarmente spettacolare il disalberamento di Anywave Sasfilens, il Frers 63 del team guidato da Alberto Leghissa. L’albero si è spezzato in più parti mentre il 63′ procedeva sotto gennaker nella Bora.

Anywave Safilens. Foto Ranchi

Questo il comunicato della Società velica Barcola Grignano, organizzatrice della Barcolana 53 by Generali:
Arca Sgr di Furio Benussi con Lorenzo Bressani alla tattica vince la 53.a Barcolana presented by Generali, una delle edizioni più impegnative di sempre. Il vento di Bora, in “versione catabatica” con raffiche corte e intense che scendono verticali sul Golfo ha caratterizzato il campo di regata, rendendo strategico il lavoro dei tattici – impegnati a decifrare raffiche intermittenti da cinque a 42 nodi – e degli equipaggi chiamati a rispondere in maniera efficace al cambiamento di assetto delle imbarcazioni.

Una regata molto impegnativa per i team in mare e gli organizzatori – ha dichiarato il presidente della SVBG Mitja Gialuznella quale il Comitato di regata ha preso decisioni sportive giustamente conservative – che hanno risposto prima di tutto alle esigenze di sicurezza – sia di prima mattina, escludendo le categorie più piccole, sia durante la regata, annullando la prova per gli scafi dalla classe 2 in poi con l’obiettivo di velocizzare il loro rientro ai porti. In questo contesto, il dispositivo di sicurezza ha funzionato molto bene a fronte di una dozzina di situazioni che hanno richiesto un pronto intervento in mare. Ringrazio la Capitaneria di Porto, tutte le forze dell’ordine e i volontari dell’organizzazione per il grande lavoro svolto. Ringrazio i concorrenti per aver regatato con la massima consapevolezza delle condizioni meteo”.

La cronaca sportiva della regata vede una partenza con gli scafi più grandi concentrarsi nella zona di Barcola, dove la Bora soffiava in maniera più dichiarata: Way of Life di Gasper Vincec con Maurizio Bencic al timone e Lorenzo Bodini alla tattica è stato il migliore a partire sulla linea, in perfetto timing, quando le raffiche soffiavano tra i 30 e i 40 nodi. Più sopravvento si è posizionato Arca Sgr, con una impeccabile scelta di vele: i due equipaggi hanno effettuato il primo lato in andatura portante, con Way of Life in prima posizione e Arca Sgr a seguire.

Foto Borlenghi

Il passaggio alla prima boa, avvenuto a circa 15 minuti dal via – ben sotto al target time di 17 minuti previsto dalle strumentazioni di bordo – ha visto 40 secondi di distacco tra Way of Life ed Arca Sgr, e un eccezionale terzo posto di Adriatic Europa con Dušan Puh, un Vallicelli 60 con un grande passato in Barcolana. Le posizioni si sono mantenute invariate fino al passaggio alla Boa 2: una volta in assetto di bolina, Way of Life ha subito la rottura dell’aggancio della randa in testa d’albero a seguito di una forte raffica. Arca Sgr ha quindi preso la testa della regata, iniziando la corsa verso una grande vittoria, festeggiata alla Boa 3 davanti al castello di Miramare. Il Comitato di Regata ha infatti scelto di accorciare il percorso, evitando che gli scafi dovessero esporsi alle raffiche più forti sotto Barcola. La vittoria tutta triestina di Furio Benussi, Lorenzo Bressani e Stefano Spangaro arriva con 1’ e 57’’ di vantaggio su Way Of Life, riuscita a rimettersi in assetto e a mantenere il secondo posto. Terzo arrivato Maxi Jena con al timone Milos Radonjic. Quarto posto per Adriatic Europa: Dušan Puh ha letteralmente volato con un 60 piedi. Il quinto classificato è Woodpecker Cube di Alberto e Claudia Rossi, primo della classe crociera.

Foto Borlenghi

LE DICHIARAZIONI

PRESIDENTE GENERALI – Gabriele Galateri di Genola:
Ritornare a vivere tutti insieme questa festa del mare, dopo una stagione così impegnativa per tutti, è stato bello e ci ha fatto vivere momenti intensi: il vento di Bora ha reso la competizione veloce, mettendo in luce le capacità tecniche del team, che con Claudia Rossi al timone ci ha portati al quinto posto. Andare per mare richiede conoscenza, rispetto, passione: sono gli ingredienti alla base del successo. Un ringraziamento va a tutti quelli che hanno reso possibile questo evento, dall’organizzazione alle forze dell’ordine e alle istituzioni pubbliche e private, che come un unico equipaggio hanno tagliato ancora una volta questo traguardo.

PRESIDENTE FIV – Francesco Ettorre
Vivere la Barcolana è andare oltre la regata più grande del mondo, è respirare un clima particolare che coinvolge tutta Trieste e dimostra come la vela possa essere un elemento di aggregazione. L’organizzazione è stata impeccabile, come sempre, a dimostrazione di quanto la cura dei particolari possa rendere tutto piacevolmente regolamentato e controllato in sicurezza. Questa grande festa della vela che ha coinvolto anche Tita e Banti ci consente di guardare al futuro con positività e grande voglia di crescere.

ARCA SGR
Furio Benussi
– Ciliegina sulla torta, stagione importante, grande risultato, grande equipaggio. Una soddisfazione enorme, siamo riusciti a dimostrare chi siamo dopo aver navigato con Spirit of Portopiccolo che tutti consideravano imbattibile: noi oggi l’abbiamo battuta.
Lorenzo Bressani – Una regata molto impegnativa. L’abbiamo affrontata con molta attenzione, prendendo scelte conservative per riuscire a garantire la sicurezza nostra e degli equipaggi in mare vicino a noi. La partenza è stata molto complessa, ma tutte le scelte sono state giuste. Sempre concentrati e molto veloci, abbiamo toccato i 27 nodi di velocità.
Stefano Spangaro – Regata impegnativa direi, mi ricorda molto l’edizione del 2000. Per noi è stata una bellissima edizione, combattuta: eravamo sicuri del mezzo, sicuri dell’equipaggio.

ARMATORE DI WAY OF LIFE – Gašper Vinčec
Oggi abbiamo finito al secondo posto, e questo è un fatto. Oggi abbiamo provato una volta in più che abbiamo un grande equipaggio, con grande cuore e determinazione. Siamo riusciti a stare stabili anche con la rottura dell’aggancio della randa mentre il vento soffiava a 40 nodi e tornare a regatare anche così. Ora prua alle prossime regate.

TIMONIERE DI MAXI JENA – Miloš Radonjić
La regata è stata molto difficile, c’era una bora un po’ sporca oltre i 40 nodi: la nostra tattica è stata quella di issare vele piccole e di terzarolare la randa, e questo ci ha permesso comunque di trovarci davanti e non avere problemi, e tutto è andato liscio. Non mi aspettavo di arrivare terzo con questo vento. Ho partecipato a tre edizioni: la prima con Tutta Trieste 2, undicesimo, nel 2018, e poi ho fatto nel 2019 con Shining, abbiamo finito secondi, e quest’anno con Maxi Jena terzi.

SHINING – David Bartol
Una partenza molto difficile: abbiamo rotto subito il fiocco, e a un minuto dalla partenza eravamo senza vele di prua, e siamo partiti con vele ridotte ma molto bene. Soddisfatto del quarto posto alla prima boa, poi abbiamo perso qualcosa perché la nostra barca non è fatta per la bolina con bora forte.

WOODPECKER CUBE – Claudia Rossi
Una Barcolana unica, veloce, emozionante dal primo all’ultimo minuto. Ne avevo fatte diverse, ma non avevo mai preso tutto questo vento. Non è stato facile, ci sono state tante rotture in giro tra vele, alberi. Subito dopo la partenza c’è stato un momento abbastanza critico: noi abbiamo deciso di essere conservativi ed è stata una scelta che ha premiato. Siamo felici della quinta posizione. Una donna al timone? Io e l’equipaggio navighiamo da tanti anni insieme e ci conosciamo bene. Siamo molto affiatati. Nessun dubbio sul team: è stato pazzesco.

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