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Dieci anni di RC44, Russell Coutts spiega il successo del suo monotipo

Russell Coutts commenta a Fare Vela il decennale dell’RC44, il monotipo che porta il suo nome. Il 2016 ha visto la classe RC44 celebrare il suo decimo anniversario. Con 11 barche regolarmente in competizione in un circuito a cavallo tra Europa e Caraibi, il monotipo ad alte prestazioni, con armatore-timoniere, continua ad essere una delle barche da regata one design contemporanee più durature negli anni.

Russell Coutts su un RC44. Foto Martinez
Russell Coutts su un RC44. Foto Martinez

L’RC44 è una barca one design unica, concepita dalla leggenda di Coppa America Russell Coutts insieme al designer sloveno Andrej Justin.

Coutts è noto per il suo grande talento nella vela, iniziato con una medfaglia d’oro in Finn nel 1984, ma una parte del suo successo è anche dovuta alla sua formazione da ingegnere e alla sua profonda conoscenza delle caratteristiche tecniche delle barche da regata. Come è lecito aspettarsi da Coutts, l’RC44 è una barca da competizione senza compromessi che rappresenta lo stato dell’arte della tecnologia. A differenza della maggior parte delle barche di produzione, l’RC44 si avvicina più a una barca da regata custom, completamente realizzata in fibra di carbonio, la cui costruzione è affidata alla Pauger Carbon Composites in Ungheria.

Sin dall’inizio l’RC44 doveva essere una barca ad alte prestazioni e ben bilanciata che fosse in grado di competere ad alto livello in un’ampia gamma di condizioni di vento (dai 5 ai 25 nodi), seguendo l’idea di Coutts per la 34ª e 35ª Coppa America. Come dice Coutts stesso: “E’ una barca dislocante ma leggera, potente in condizioni di vento debole e molto divertente con vento più forte.”

Foto Martinez
Foto Martinez

L’RC44 è effettivamente molto leggero, ha uno scafo dalla forma slanciata con la chiglia che raggiunge i 2.9 metri di profondità; il bulbo lavorato a controllo numerico, assicura un posizionamento molto basso del centro di gravità. E’ l’unico monotipo ad avere un trim tab sulla chiglia, caratteristica tipica dei monoscafi di Coppa America Versione 5.

Il trim tab migliora notevolmente l’efficienza della chiglia di bolina e ne consente anche una riduzione della superficie. Questa è solo una delle numerose caratteristiche dell’RC44 che rivelano il suo pedigree da Coppa America.

Tuttavia a differenza dei monoscafi di Coppa America, l’RC44 è molto leggero. Grazie a un peso di poco più di 3.500 kg è in grado di planare, alle andatura portanti, con soli 15 nodi di vento.

Coutts ricorda: “Abbiamo vissuto grandi momenti regatando su queste barche: sono divertenti da condurre e i costruttori hanno fatto un ottimo lavoro assicurandosi che ogni barca sia uguale all’altra. Le regole di classe sono gestite bene e questo si traduce in regate combattute in cui si possono vedere vincitori diversi ad ogni evento, un aspetto, questo, che mantiene il circuito interessante ed emozionante “.

La classe RC44, gestita da Bertrand Favre, che si occupa anche del circuito dei catamarani D35 sul lago di Ginevra, punta da sempre a essere all’avanguardia nella gestione delle regate. E’ stata tra le prime classi ad adottare l’uso degli arbitri direttamente in acqua, eliminando le noiose udienze di protesta post gara.

Fin dall’inizio la classe ha mantenuto un alto livello nella gestione delle regate con la presenza costante del direttore di gara Peter Reggio e del capo arbitro Marco Mercuriali. La classe ha risposto anche alla richiesta dei propri armatori di ridurre la lunghezza dei percorsi. Questo consente di portare a termine 10-14 prove nel corso di ogni evento composto da quattro giorni di regate di flotta.

Nella progettazione dell’RC44 è stata dedicata particolare attenzione al suo trasporto. I circuiti fanno regolarmente tappa in tutto il mondo, pertanto la spedizione di una barca sul ponte di una nave cargo rappresenta una percentuale significativa dei costi annuali oltre all’aumento del rischio di danni allo scafo.

Foto Martinez
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Di conseguenza, fin dall’inizio, l’RC44 è stato progettato per entrare in un container standard di 40 piedi. Il costo di questo tipo di spedizione è circa un terzo, o un quarto, rispetto a quello del trasporto sul ponte. Per consentire il trasporto nel container, la barca ha una parte della poppa removibile, mentre l’albero è divisibile in due pezzi.

Questo rende la barca più gestibile in termini di trasporto e significa che la possiamo preparare e caricare nel container in modo sicuro, facile ed economico“, dice Coutts. “Tutto ciò inoltre permette alla classe di raggiungere ogni tipo di località in tutto il mondo. Gli armatori apprezzano la possibilità di correre in località diverse ogni anno. Ad esempio nel 2016 il campionato RC44 ha visitato Bermuda e Portsmouth per la prima volta.

La prua e la poppa removibili semplificano anche i lavori di riparazione o eventualmente la sostituzione di queste parti vulnerabili. Come osserva Coutts: “Se si verifica un incidente, o una collisione, è molto semplice riparare la barca e tornare in acqua il giorno dopo.”

L’aspetto più geniale nell’ambito del trasporto dell’RC44 è la possibilità di armare e disarmare la barca senza la necessità di una gru o un di un travel lift. Agli angoli del supporto in cui viene alloggiata la barca, vengono fissate quatto travi in grado di sollevare lo scafo di circa 4 metri. La chiglia viene poi inserita nel bulbo e lo scafo adagiato sulla chiglia. Non c’è bisogno di ulteriori lavorazioni. La chiave di questo sistema è la costruzione della lama della chiglia, che è interamente in fibra di carbonio (invece della normale costruzione in acciaio con carenatura carbonio/acciaio). Il risultato è un peso di 120 kg, facilmente gestibile da soli tre uomini in fase di montaggio. In genere l’assemblaggio di un RC44 richiede due giorni, mentre per disarmarlo è sufficiente un solo giorno.

Negli ultimi dieci anni, l’RC44 è stato continuamente aggiornato. Recentemente l’intera elettronica B&G è stata sostituita con quella di ultima generazione, la H5000. Ancora prima le rande sono state ridisegnate con una nuova penna ‘square top’ allargata, il sistema di regolazione del punto di scotta del fiocco è stato modificato per permettere movimenti sia verticali sia laterali e sono stati aggiunti il cunningham del fiocco e un nuovo sistema di regolazione delle sartie volanti intermedie. Le modifiche sono state effettuate su tutte le barche contemporaneamente, mantenendole così sempre rigorosamente identiche e offrendo la possibilità di un acquisto più economico delle nuove apparecchiature.

Anche al di là degli aspetti tecnici della barca, Coutts sostiene che il livello della competizione sia aumentato notevolmente. “I team stanno navigando molto meglio ora rispetto a dieci anni fa. Gli equipaggi hanno imparato a sviluppare le giuste tecniche di conduzione degli RC44″

Al momento non ci sono armatori italiani nel circuito degli RC44, ma c’è una forte presenza degli italiani tra i tattici, tra cui Francesco Bruni (Artemis Racing), Michele Ivaldi (Bronenosec) e Vasco Vascotto (Peninsula Petroleum). Dei tre velisti italiani, è Ivaldi è stato il più longevo della classe, con una presenza fin dalle sue origini nel 2007; nel 2015 ha vinto l’RC44 Match Racing Championship, mancando di poco anche la vittoria nel campionato di flotta.

Michele Ivaldi è un grande fan della classe: “Nel mondo dei monoscafi l’RC44 è ancora una delle migliori barche. Tutti gli equipaggi sono di alto livello perché la classe esiste da diverso tempo. Non è raro vedere in alcuni eventi una differenza di soli sei punti tra il primo e il sesto classificato e questo la dice lunga. Amo questa barca perché è potente già con vento molto leggero. Anche con 6 nodi è molto manovrabile ed è molto simile ai vecchi monoscafi di Coppa America con il trim tab, quindi è veramente difficile mantenere le prestazioni al 100% per tutto il tempo. Pertanto conta davvero molto una buona conduzione.”

Foto Martinez
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Ma la classe RC44 è ideale anche per gli armatori che desiderano avvicinarsi alle regate. Ivaldi è entrato nella classe nel 2007 con lo sloveno Igor Lah nel Team CEEREF, che quest’anno ha vinto sia il campionato mondiale RC44 sia il campionato di flotta. “Igor si è appassionato dal primo momento e non è più tornato indietro” ricorda Ivaldi. “E ‘veramente bello per gli armatori-timonieri. Avere quattro professionisti a bordo aiuta molto ad alzare il livello“.

Anche Vasco Vascotto, che ha vinto il campionato del mondo RC44 nel 2012 a bordo di Peninsula Petroleum di John Bassadone, è entusiasta della classe.

La competizione è molto, molto serrata; ogni barca può vincere delle prove, ma se commetti un errore, finisci dietro. Quindi è un vero sport! Non ci sono molte classi che rappresentano cosi bene questo aspetto, come l’RC44. Avrà anche 10 anni, ma è ancora una barca molto emozionante con prestazioni quasi da TP52; è una barca molto leggera con molta superficie velica e un buon momento raddrizzante.”

Con la Coppa America che viene disputata sui multiscafi, sono molti gli equipaggi di monoscafi ad essere disponibili per competere in classi come gli RC44 e i TP52. In realtà molti di loro sono presenti in entrambe le classi, come Vascotto, che oltre a regatare con Penisola Petroleum è a bordo sul TP52 Azzurra, mentre Ed Baird, tattico di Team Nika, è anche skipper del TP52 Quantum Racing.

L’RC44 è un monotipo più piccolo, con equipaggio ridotto e una logistica semplificata, il che significa una riduzione dei costi e della complessità di gestione rispetto a classi più grandi. Un RC44 nuovo costa circa 450.000 euro, mentre un buon usato costa sui 250.000 euro (compreso il container per la barca, più un altro contenitore di 20 piedi per le varie attrezzature, le vele, i ricambi, ecc).

Un TP52 costa circa 2 milioni di euro, la metà per un usato, esclusi 400.000 euro per il container/officina.

I costi di gestione generalmente variano dai 450.000 ai 700.000 euro l’anno (rispetto agli 1,5 -2 milioni di euro per un TP52, considerando che un team di TP52 può avere il doppio delle persone e che la barca richiede più vele e attrezzature).

I costi di gestione dell’RC44 sono simili tra i vari team: durante l’anno possono essere registrate sei vele, più una extra riservata ai team che partecipano a tutta la stagione. In questo modo il budget annuale per le vele è di circa 120.000 euro. Le nuove squadre che partecipano al campionato RC44 possono registrare fino a otto vele. Vanno poi considerati gli stipendi per l’equipaggio e per lo shore team (in genere un minimo di due persone) e un extra per altre spese come il coaching.

Per il 2017 i costi di esercizio dovrebbero scendere del 20-25% grazie alla minore durata delle regate.

La classe RC44 si è adoperata per garantire uno standard di eventi “adatto alle famiglie”, per questo motivo ad ogni regata è presente una zona di intrattenimento VIP, così come una barca da cui gli amici, la famiglia e gli sponsor possono assistere alle regate. C’è anche un programma per gli ospiti; quando le condizioni lo consentono, infatti, gli ospiti hanno la possibilità di vivere l’emozione di una vera regata a bordo di un RC44.

Foto Martinez
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Tra gli armatori di vecchia data sono nate grandi amicizie all’interno della classe. Involontariamente la classe ha sviluppato un certo richiamo per armatori provenienti da aziende nel mondo delle materie prime petrolifere ed energetiche, come Torbjörn Törnqvist (Gunvor), Chris Bake (Vitol) e John Bassadone (Peninsula Petroleum). “Questa è stata una buona dinamica” dice Coutts. “Le regate sono competitive, ma gli armatori e le squadre si divertono anche al di fuori dell’acqua.”

Ovviamente in questi ultimi anni Russell Coutts si è concentrato sulle competizioni a bordo dei catamarani volanti. La vela a questo punto si è divisa in due? “Si, ma gli stessi ragazzi possono vincere qualunque sia il formato, che si tratti di catamarani con i foil, monoscafi ad alte prestazioni o pesanti monoscafi dislocanti: è sempre navigazione. Ben Ainslie potrebbe salire a bordo di qualsiasi imbarcazione e continuare a vincere. Chiaramente, ogni tipologia di barca ha le proprie caratteristiche e le strategie sono leggermente diverse, ma richiedono le stesse competenze fondamentali. I migliori velisti sono in grado di adattarsi e vincere qualunque sia il formato.”

Per quanto riguarda l’RC44, Coutts è orgoglioso di celebrare il decimo anno della barca che porta il suo nome. “La barca è stata continuamente aggiornata e vanta un gruppo di armatori fedeli, non vedo alcun motivo per cui la classe RC44 non possa continuare ad essere forte ancora per molti anni a venire”.

www.rc44.com

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