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Finn World Master: Lanfranco Cirillo, com’è dura e bella la vita del finnista

Torbole- Prosegue sull’Alo Garda Trentino il Finn World Master dei Record. Sull’atmosfera che si vive a Torbole, con 355 timonieri over 40 provenienti da 32 Nazioni, pubblichiamo l’intervento di Lanfranco Cirillo, del Team Fantastica e sponsor dell’evento, 104esimo dopo sei faticose prove del Mondiale.

Foto Vuilleumier
Foto Vuilleumier

“Qui lo spirito olimpico è di casa. 355 barche da 32 Paesi del mondo, un fenomeno che la vela e le varie federazioni non possono ignorare…
Oggi ci sono le mode i foil e la voglia di alcuni dirigenti di inserire nuove classi uccidendo le classiche. Vedi la Star e oggi qualche tentativo di far fuori il Finn.
Ma i finnisti si faranno sentire e lo spirito che interpretano lo si vive qui.

Le storie dalla banchina sono meravigliose e tragiche allo stesso tempo. Grandi glorie del passato ricordi di mitiche regate e mitiche performance.
Storie personali incredibili, gente che viene in macchina dalla Siberia e dorme in macchina a 50/60 anni pur di esserci. Gente con barche vecchie e raffazzonate ma sono qui. Gente che è andata in palestra allo veneranda età ed è qui.
Ci sono storie di gente che naviga da 50 anni sul Finn, di gente che ha passato malattie gravi ed è qui. Come il nostro Yuri, ucraino che ha passato un gravissimo incidente con fratture multiple a tutte e due le gambe e che gli avevano pronosticato che avrebbe fatto fatica a camminare ed è qui e ieri ha fatto un primo e un secondo.

C’è ahimè un malato terminale di tumore che direi eroicamente si è allenato ed è qui.
In acqua la vita di questi giorni è dura, due prove lunghe con vento teso ieri 15/18 con qualche raffica sopra i 20 mettono in seria difficoltà anche i più allenati.
Ma ad ogni partenza lo spirito sportivo è eccellente, si lotta per ogni posizione. A ogni giro di boa le urla e i contatti non mancano, le parolaccie viaggiano in una cacofonia mista di lingue di ogni parte del mondo. In parole povere, una cosa unica da vivere…

La sera a terra due chiacchiere, la mitica birretta e tutti a letto a curarsi le ossa doloranti.
In Finn non è una barca, è un po come il Surf, una filosofia di vita. I finnisti sono bestie che restano bestie tutta la vita.
Per questo il Finn, più di molte altre barche, impersonifica lo spirito olimpico e deve essere conservato come insegnamento per le prossime generazioni.
Un saluto

Lanfranco Cirillo RUS 212”

Nelle prove di oggi, ancora con Ora sostenuta, continua il duello a distanza fatto di tutti primi tra lo spagnolo Rafa Trujillo, argento olimpico 2004 e vincitore della Gold Cup 2007, e il russo Vladimir Krustkikh, campione master uscente, che sin’ora hanno sempre regatato in batterie diverse tra le quattro in cui ogni giorno è divisa la flotta. Terzo posto per il ceco Maier e quarto per lo svizzero Piet Eckert.

Rafa Trujillo. Foto Vuillemeur
Rafa Trujillo. Foto Vuilleumier

Bene oggi tra gli italiani Walter Riosa (3-2) che risale sino al 15esimo posto. Tra i primi 60 anche 31.Enrico Passoni; 34.Armando Battaglia; 38.Atwanger; 49.Demetz; 51.Menoni.

In mattinata si è svolta l’assemblea per scegliere la sede del Finn World Master 2018 (il 2017 sarà alle Barbados). Ha vinto El Balis, in Catalogna, ma la candidatura di Marsala ha avuto molti voti e ha annunciato che ci riproverà per il 2019.

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