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Golden Globe, Péché sbaglia isola alle Canarie ma poi riprende la testa, ma ora iniziano i veri rischi per un evento (troppo) vintage

Lanzarote– La regata “non regata” Golden Globe Race 2018 ha raggiunto il suo primo passaggio obbligato, quello di Marina Rubicòn, nell’estremità meridionale di Lanzarote, dove i solitari vintage hanno scaricato posta, foto e video, come accadeva negli Anni Sessanta.

Peche al passaggio da Lanzarote

L’obbligo di navigazione con sestante e carte nautiche è costato quattro ore al leader, il francese Philippe Péché, che… ha sbagliato isola, confondendo la costa settentrionale di Fuerteventura con quella meridionale di Lanzarote. Prima di rendersi conto dell’errore, Péché aveva percorso quasi una decina di miglia ed è dovuto tornare indietro, risalendo in bolina, fino a Marina Rubicòn. Capita anche ai migliori…

Piuttosto, il GGR inizia ora la sua fase oggettivamente più incerta, dove i solitari scenderanno nell’Aliseo l’Atlantico, attraverseranno le calme equatoriali fino a toccare gli Oceani del Sud. E sarà lì che i rischi aumenteranno, visto che si potrà verificare quello che queste barche dislocanti sui 36 piedi non potranno evitare, proprio come accadeva quarant’anni fa. Ovvero, i solitari e le loro barche non potranno anticipare, vista la loro velocità ridotta, i sistemi meteo e le depressioni che viaggiano da ovest a est alla basse latitudini. A differenza di quanto accade ai moderni racer, gli skipper non potranno posizionarsi più di tanto nei margini dei fronti, facendosi spingere a velocità medie elevate, ma saranno “investiti” dai sistemi meteo, con probabile ritorno a tecniche, cappa o fughe in poppa, di cui non si sentiva parlare da alcuni lustri. Dipenderà molto dalla sorte.

Questo è il rischio e l’anacronismo maggiore di questo evento, portare una flotta lenta in mari potenzialmente pericolosi. E a questo si aggiunge la complessità delle eventuali operazioni di soccorso. Ci auguriamo che il Southrn Ocean sia benevolo, ma la flotta sgranata aumenterà le probabilità che a qualcuno giri male…, e che la flotta giunga in salute al prossimo passaggio obbligato, quello della Tasmania.

Dopo il passaggio da Lanzarote, Péché ha ripreso la testa e con il suo Rustler 36 PRB aveva 24 miglia di vantaggio sulla coppia van den Heede (FRA) e Slats (NED). Ancora fermo a Les Sbales Francesco Cappelletti.

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2 Comments

  1. nnnnnnnnnnnn
    July 13, 2018 @ 14:25

    tutta la vela che non è fatta di carbonio, elettronica, sponsor milionari e competizione etrema deve scomparire? i rischi in questa regata ci sono, è verissimo, ma anche le barche della volvo vanno a scogli con equipaggi completi e tutta l’elettronica del mondo…eppoi questi marinai non devono niente a nessuno, se le condizioni si fanno troppo dure possono risalire a nord, cosa che gabart o altri non possono fare a piacimento per pressioni contrattuali. evitiamo gufate e critiche sul merito dell’idea per favore, non servono a nessuno, speriamo solo che questi ragazzi/e si siano preparati bene (tutti loro sanno dove stanno andando) e che le inevitabili tempeste siano alla fin fine gestibili. un saluto!

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  2. Michele Paoletti
    July 13, 2018 @ 16:06

    Questa è la tua opinione… gran bel giro e grande avventura, come si vede dalla non partenza di Francesco una certa Italia non recepisce bene certe magie…

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