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The Ocean Race: Holcim PRB e WindWhisper primi fuori dal Mediterraneo (i video della durissima traversata dello Stretto)

Aggiornamento– Sono Holcim PRB (Imoca 60) e WindWhisper Racing Team (VO65) i primi a uscire dal Mediterraneo e a entrare in Atlantico in questa prima tappa di The Ocean Race. 24 ore epiche, con venti da ponente fino a 50 nodi e onde ripide. Il durissimo e lungo bordeggio contro vento e contro corrente ha alla fine favorito chi si era mantenuto lungo la costa andalusa sfiorando la Rocca di Gibilterra.

I video da bordo del durissimo passaggio dello Stretto di Gibilterra:

Alle 9:00 CET di oggi Holcim PRB aveva 6,8 miglia di vantaggio su 11th Hour e 33,8 su Biotherm, che doveva ancora doppiare Gibilterra.
Tra i VO65 i polacco-spagnoli di WindWisper avevano 5,7 miglia sui portoghesi di Mirpuri. Austrian Ocean Racing powered by Team Genova era terzo a 7,9 miglia, risalendo dalla costa marocchina e con l’exclave spagnola di Ceuta a sinistra.

Mirpuri Foundation Racing Team in bolina nello Stretto

La situazione alle 8:00 UTC di oggi martedì 17 gennaio

Gibilterra– The Ocean Race entra subito nel vivo, con le due flotte in lotta nella burrasca nel Mare di Alboràn. Obiettivo: uscire per primi da Gibilterra e agganciare i venti portanti fino alle Canarie e a Capo Verde.
Per ora sembra essere proprio 11th Hour Racing, l’Imoca 60 americano su cui regata la nostra Francesca Clapcich, il favorito per riuscirci. Da segnalare l’avaria su Viva México, riparato ad Almeria a causa di un danno alla randa.

11th Hour in burrasca con una mano di terzaroli alla randa ad Alboràn. Frame da video onboard Amory Ross/11 Hour

Alle 17:00 CET di oggi il team di Charlie Enright era in testa alla flotta dei cinque Imoca, con 2,3 miglia di vantaggio su Holcim PRB. Terzo, a 18,1 miglia Guyot Team Europe. Biotherm, che aveva guidato la flotta all’uscita dal percorso costiero di Alicante, si trova adesso in ultima posizione a 24,9 miglia. Biotherm è rimasto invischiato nella transizione notturna prima del Cabo de Gata, uscendo peggio di tutti dalla prima notte di The Ocean Race.

Da notare come tutte e due le flotte abbiano optato per navigare ben a ridosso della costa spagnola, prima quella murciana e poi quella andalusa, per evitare il peggio della dura burrasca da ponente in corso nel Mare di Alboràn.
Unica eccezione quella dei lituani di Ambersail nei VO65, che hanno optato per portarsi verso la costa marocchina, cosa che nelle prime ore di oggi li aveva portati decisamente in testa ma anche alle prese con le peggiori condizioni di vento e onda.

Come risulta dall’imperdibile video inviato da 11th Hour, il vento da Ponente ha toccato i 47 nodi. In tali consizioni gli Imoca 60 navigano con un TWA (angolo al vento reale) di 50-52° (sui 40-42 di AWA, angolo al vento apparente) filando 13 nodi in bolina.

Il video da bordo di 11th Hour nella burrasca di Alboràn:

La vita dentro ai pozzetti completamenhte coperti dei “sottomarini” Imoca, come si vede dal video, consente di regolare la randa e le manovre in tempo reale, come ci aveva detto Francesca Clapcich. La velista triestina, nel video, appare impegnata proprio alla randa nel suo turno, con anche la gestione del pilota aumotatico mentre il compagno è al cofee grinder della scotta randa.
Due velisti on, due velisti off e l’Onboard reporter in azione.

Francesca Clapcich, in secondo piano, alla randa e al pilota automatico su 11th Hour. Frame da video onboard Amory Ross/11th Hour

The Ocean Race, pur soffrendo la crisi d’iscritti e l’evidente mancanza di budget causa la perdita del main sponsor Volvo, potrebbe rifarsi proprio con queste eccezionali immagini live da bordo. Se da una parte il tracking usato da The Ocean Race, aggiornato solo ogni quattro ore, appare ormai un po’ obsoleto, dall’altra nessuna delle regate francesi in solitario o in doppio riesce ad avere questo livello d’immagini live, proprio grazie all’Onboard reporter dedicato, cosa evidentemente possibile solo in una regata in equipaggio.

Come detto, nei VO65 si registra già la prima avaria. Viva México si è infatti dovuto fermare nel porto andaluso di Almeria, a causa della rottura della randa. Le decisioni su come e se proseguire ancora non sono state rese note. Evidente come alcuni team non abbiano potuto avere il budget per fare delle vele nuove e stiano regatando con vele che, in alcuni casi, hanno già fatto delle tappe oceaniche nella scorsa Volvo Ocean Race.

Le posizioni e il vento, fino a 47 nodi, alle 17:00 CET nel Mare di Alboràn. Unica barca a sud Ambersail 2 (in giallo). Gibilterra è a 100 miglia, con un passaggio previsto per domattina 17 gennaio.

La battaglia per uscire per primi da Gibilterra, distante 100 miglia da 11th Hour, appare quanto mai aperta. 11th Hour sembra a questo punto favorito tra gli Imoca.
I VO65, come da tradizione, hanno prestazioni molto simili e sono solidissimi, con angoli di bolina migliori degli Imoca e finiscono per restare sempre a contatto tra loro.
Unica eccezione appunto Ambersail 2. Alle 17:00 CET i lituani si stavano riportando verso nord ovest in bolina mure a sinistra, consevando 1,6 miglia di vantaggio sui polacco-spagnoli di Windwhisper e sui portoghesi di Mirpuri Foundation.

Austrian Ocean Racing powered by Team Genova, sui cui stanno regatanto Cecilia Zorzi e Alberto Riva, si trova al momento in quinta posizione a 7,4 miglia da Ambersail 2. Anche per gli autriaco-genovesi sembra evidente la necessità di vele più fresche.

Team Genova. Foto Studio Borlenghi

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