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Il recupero dell’equipaggio di Ad Maiora a ovest di Lampedusa

Lampedusa– Che fine ha fatto l’ORMA 60 Ad Maiora, ritiratosi due giorni fa dalla Rolex Middle Sea Race, dopo che l’armatore Bruno Cardile e il suo equipaggio erano stati tratti in salvo dalla Guardia Costiera e trasferiti a Lampedusa? Alle 15:36 di martedi 22 ottobre il Royal Malta Yacht Club ha ricevuito una chiamata dalla Guardia Costiera di Palermo dicendo che iol trimarano Ad Maiora aveva attivato il tasto DSC (Distress Signal Call) sulla radio VHF che segnalava un’emergenza a bordo.

Sulla pagina facebook di Ad Maiora ricostruisce così gli eventi che hanno portato al ritiro e all’abbandono, a ovest di Lampedusa e Lampione, del trimarano (ex Fleury Michon), che dovrebbe essere recuperato non appena le condimeteo lo consentiranno:

“A pochissima distanza dalla layline per Pantelleria (probabilmente si intendeva Lampedusa, Ndr), l’equipaggio ha riscontrato una lesione verticale sullo scafo di sinistra all’altezza delle sartie. Lo skipper Bruno Cardile ha ordinato subito la virata mura a dritta che permetteva di doppiare Lampedusa, come programmato per la regata alleggerendo anche il carico sul sartiame di sinistra.

Dopo circa 30 minuti di navigazione mura a dritta, la lesione allo scafo aveva ormai raggiunto dimensioni poco rassicuranti per l’incolumità dell’equipaggio, LA priorità assoluta e per l’integrità dell’imbarcazione sottoposta a sempre maggiore stress col peggioramento meteo in arrivo. Era chiaro che non era più possibile navigare se non con altissimo rischio per tutti e per tutto. AD MAIORA decide così di ritirarsi dalla regata
La decisione: Momenti sempre difficilissimi, ma a questo punto, lo skipper attiva il DSC e lancia il MAY DAY (o un Pan Pan, Ndr) sul CH 16 raccolto dalla Guardia Costiera di Lampedusa che ha inviato sul posto l’unità CP 319 già in mare in servizio. In attesa dell’arrivo dei soccorsi, a bordo regnava la calma e lo skipper disponeva l’ordine di preparare le borse stagne con i propri effetti personali, pc, telefoni, PLB, ecc. di predisporre la liferaft eventuale. Lo sconforto per la vittoria che sfumava dopo tanto impegno e fatica era materializzato negli sguardi amari, nelle strane smorfie e nei sorrisi tirati di ognuno: i cuori battevano forte ed abbracciati, ma tristi.

I soccorsi: Quando l’unità CP319 di Lampedusa ha raggiunto AD MAIORA, una rapida conversazione radio su come effettuare il recupero dell’equipaggio e raccomandazioni del comandante della Guardia Costiera, uno ad uno, tutti i membri dell’equipaggio hanno lasciato il trimarano per essere recuperati, per ultimo il comandante Bruno Cardile, come vuole l’onore di ogni comandante.

Il recupero dell’equipaggio di Ad Maiora

Domani: AD MAIORA è sotto costante monitoraggio satellitare e sarà raggiunta per essere trainata o per navigare a motore in sicurezza fino a Lampedusa dove verrà eseguita una riparazione d’emergenza che possa consentire di navigare a motore fino a Malta o Sicilia nei prossimi giorni di mare calmo. E’ già allerta per predisporre i lavori di riparazione fattibili durante l’inverno per ritornare in regata nel 2020.
Il Team ringrazia di vero cuore i tantissimi fans che ci hanno contattato per complimentarsi per rincuorarci e per conoscere le condizioni dell’equipaggio e del trimarano
EQUIPAGGIO: Bruno Cardile (skipper/tactician), Attilio Miccichè (watch leader/helm/trimmer) Gertjan Andel (bowman/trimmer) Matteo Lureschi (trimmer), Fabrizio Volpi (albero)”.

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