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Kim Andersen a Fare Vela, tra complimenti all’Italia, scelte difficili e Anti-Trust

Roma– Ospite della serata del Velista dell’Anno FIV a Villa Miani era il presidente di World Sailing Kim Andersen. Il dirigente danese, successore di Carlo Croce alla guida della federazione mondiale della vela, vive una fase delicata del suo mandato, alle prese con la  scelta delle classi olimpiche per Parigi 2024, che lui pero’ difende con decisione, e la vicenda dei monopoli nella vela olimpica. La questione, come noto, e’ ormai arrivata ai tavoli anti-trust alla Commissione Europea di Bruxelles e apre diversi interrogativi sugli scenari a venire.

Il presidente di World Sailing Kim Andersen. Foto Taccola/FIV

Andersen era pero’ anche il testimonial della ritrovata centralita’ della vela italiana nei grandi eventi, che nel 2019-20 riporteranno il nostro Paese all’attenzione del mondo velico che conta davvero: World Cup, America’s Cup Act a Cagliari nella primavera 2020, Barcolana. Una sorta di trofeo che il presidente FIV Francesco Ettorre ha saputo gestire al meglio nella serata piu’ importante della vela tricolore.

Abbiamo avuto l’occasione di intervistare Kim Andersen nel video (courtesy Alberto Origone/FIV) che vedete qui sotto:

Abbiamo parlato della vela italiana, della World Cup a Genova, delle classi per il 2024 con la scelta a scapito del Finn della Mixed Offshore Keelboat, che Andersen ritiene invece un’opzione giusta “per mostrare la diversita’ del nostro sport”, e della situazione dell’indagine Anti-Trust sui monopoli nella vela olimpica.

Dopo gli scontati (da galateo) complimenti alla vela italiana, “capace di qualificarsi gia’ in sei eventi per Tohyo 2020 e presente al vertice in molte altre classi giovanili e con una solida tradizione in America’s Cup”, siamo arrivati alle questioni “calde”.

“Nel valutare la scelta delle classi per il 2024 non possiamo riferirci a una soltanto”, ha detto Andersen, “bisogna tener presente che e’ stata una scelta dell’Assemblea delle federazioni e del Council, ma credo anche che tutto il movimento velico debba focalizzarsi sulla Gender Equity, ovvero la parita’ numerica tra uomini e donne”.

Il rispetto della Gender Equity, secondo Andersen, e’ prioritario per evitare che la vela decresca in interesse per il CIO. Questa strategia e’ la stessa che il board di World Sailing ha seguito per giustificare la Late Submission dello scorso novembre a Sarasota, insieme all’oggettiva difficolta’ di assegnare un valido contenuto al “Mixed Dinghy” che era stato votato a maggio 2018. Andersen argomenta che tali dubbi da parte di molte federazioni (MNA), insieme alla necessita’ di raggiungere il 50/50 tra uomini e donne, “Ci hanno portato a suggerire la Mixed Offshore Keelboat e di mostrare anche questa disciplina. Penso che sia un’opportunita’ per mostrare la diversita’ del nostro sport, dal kite all’offshore e penso che il pacchetto completo dei dieci eventi all’Olimpiade sara’ positivo per la vela”.

Andersen non specifica che la Late Submission che proponeva la Offshore Mixed Keelboat arrivo’ alla vigilia del voto decisivo, senza dibattito aperto se non in sede di Council e con l’imponente attivita’ di lobbying dei francesi.

Sull’Antitrust, Andersen ha specificato che “Al momento non c’e’ un’indagine formale in corso da parte della CE, ma che l’Anti Trust ha ricevuto un filing e sentira’ entrambe le parti in causa. Una volta sentite le parti, la CE decidera’ se aprire un’indagine o meno”. Tale meccanismo si sarebbe gia’ messo in moto e resteranno da vedere le dichiarazioni delle parti in causa, le aziende che hanno iniziato il filing e la stessa World Sailing. Da li’ sapremo poi se un’indagine formale sara’ aperta.

Sugli scenari futuri Andersen ha preferito restare sul vago, dicendo che i consulenti legali sentiti da World Sailing avrebbero specificato che, secondo la loro interpretazione, World Sailing creerebbe un monopolio solo nel momento in cui alle Olimpiadi per una singola disciplina venisse scelta una singola classe senza dare ad altri la possibilita’ di venire scelti, “Da qui il motivo dei trial a Valencia (dall’11 al 14 marzo con D-Zero, RS Aero, Melges 14 e Laser, Ndr)”.

E il pregresso?

 

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