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La classe Laser apre a nuovi costruttori e toglie la licenza a Laser Performance Europe

Austin, USA- Con una decisione drastica la classe Laser Internazionale (ILCA) ha rimosso la Laser Performance (Europe) dai suoi costruttori autorizzati e ha aperto a nuovi cantieri per costruire la piu’ diffusa tra le derive.

Robert Scheidet in Laser a Vilamoura

La mossa sembra orientata ad aprire il mercato dei costruttori, proprio nell’ottica di mettersi in regola con le norme antitrust internazionali (ricordiamo l’azione legale presso la Commissione Europea) e di eliminare i problemi derivati dalle produzione di barche non esattamente conformi alle regole di stazza del Laser, che fa della monotipia assoluita proprio il suo punto di forza. Con tale decisione, ILCA punterebbe a rafforzare la sua immagine in vista della selezione del singolo olimpico per Parigi 2024, che dopo i recenti trial a Valencia, ha visto il Laser superato dal punto di vista delle prestazioni dalle altre derive presenti, D-Zero in primis.

Ricordiamo che, oltre a Laser Performance Europe, che era licenziatario per Europa, Asia e Americhe, vi sono altri due costruttori autorizzati, in Australia (Performance Sailcraft Australia) e in Giappone. LPE e’ satata esclusa, secondo quanto comunicato da ILCA, dopo che si sarebbe rifiutata di far verificare le barche prodotte da ispettori della Classe come richiesto dal contratto. La diatriba ha adesso portato all’esclusione della LPE e alla ricerca di nuovi produttori in Europa o Americhe.

Performance Sailcraft Japan fornira’ le barche per le Olimpiadi di Tokyo 2020. ILCA si e’ detta fiduciosa di avere in breve tempo una rete di nuovi produttori e dealer, in modo che non vi siano conseguenze per gli armatori di Laser sul mercato.

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