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La nautica sorride, i numeri (buoni) della ripresa

Genova– “Abbiamo dei grandi numeri”. Il sorriso di Carla Demaria, presidente di UCINA Confindustria Nautica, alla presentazione di La Nautica in Cifre, l’analisi del mercato nautico 2016 diffusa questo pomeriggio in una conferenza al Salone Nautico, potrebbe sembrare di circostanza. Invece non è così. Le cifre della nautica italiana sono davvero buone, una conferma tangibile all’ottimismo che si respira tra le banchine e gli stand del Salone. Prudenza, per le verifiche del mercato attese nei prossimi giorni, ma certamente la discesa nel baratro del quinquiennio nero (2009-2014) è alle spalle.

E a dirlo, al di là dei sorrisi, sono appunto i numeri, che non mentono mai. 3,44 miliardi di euro di fatturato globale della nautica italiana nel 2016, a fronte dei 2,90 del 2015 e dei 2,48 del 2014. Siamo tornati al livello del 2011 e a quello del 2003 pre boom (nel 2007 il fatturato toccò il record di 6,20 miliardi di euro).

L’andamento del fatturato globale del comparto nautico (valori in miliardi di euro)

L’aumento in percentuale 2016 sdu 2015 è del 18,6 per cento, con 18.480 addetti al settore (+1,9 per cento rispetto al 2015). Interessante anche la ripresa del mercato interno, con il 24 per cento a fronte di un 76 per cento di esportazioni. Se consideriamo le nuyove unità il 12 per cento sono destinate al mercato nazionale, un aumento del 5 per cento rispetto al 2014. Il contributo generale della nautica al PIL è aumentato del 18,9 per cento rispetto al 2015.
Gli italiani, quindi, tornano, seppur lentamente a comprare barche, aiutati in questo dalla nuova sensibilità del legislatore che pare aver superato la “caccia alle streghe” del 2011-2012. UCINA ne va fiera e il nuovo Codice della Nautica da Diporto promette, secondo quanto confermato dalla Demaria, nuovi e ulteriori migliorie.

La cantieristica, con l’Italia leader mondiale tra i Paesi esportatori (19,1 per cento dell’export mondiale nel settore yacht da diporto), da sola arriva nel 2016 a 2,16 miliardi di euro di fatturato, con gli accessori a 0,99 miliardi di euro.

La vela fa la sua figura, con un incremento del 39,4 per cento della produzione tra 2015 e 2016. Il 24,1 per cento della produzione nautica destinata al mercato nazionale è a vela. Come export l’ìItalia per la vela si colloca al settimo posto mondiale con 41,7 milioni di dollari e il 2,5 per cento del mercato (leader la Francia con il 35,9 seguita da Olanda, Germania, UK, Finlandia e Sudafrica, con USA e Nuova Zelanda che seguono l’Italia).

I distretti nautici principali restano la Versilia e la zona di Fano, ma praticamente tutte le coste italiane e i laghi alpini contribuiscono alla ripresa.

Il Parco Nautico
Interessanti anche i dati del Parco Nautico italiano. Il 54,2 per cento delle imabracazioni immatricolate sono fino a 10 metri, il 22,4 per cento da 10 fino a 12, il 19,9 da 12 a 18, il 3,3 da 18 a 24 e lo 0,2 oltre i 24 metri (navi da diporto). La vela occupa il 19,4 delle immatricolazioni. La regione con il maggior numero di unità da diporto a vela iscritte resta saldamente la Liguria, con 5.513 unità (91 quelle immatricolate nel 2015), seguita dalla Toscana (2.498 unità con 23 nuove immatricolazioni) e dal Lazio con 2.165 unità. Interessante notare come la percentuale maggiore delle 19.824 barche a vela immatricolate in Italia sia nella fasciua da 10 a 12 metri (8.908 e quella delle nuove immatricolazioni 2015 sia invece nella fascia da 12 a 18 metri (135 unità). Le derive a vela non immatricolate sono 7.820 (stima 2013 UCINA). Il totale complessivo del parco nautico immatricolato è di 103.942 (2015 dato UCINA). L’Italia si colloca al quarto posto in Europa per parco nautico totale dopo Finlandia, Norvegia e Svezia.

Per le infrastrutture sono conteggiate in Italia 775 strutture, di cui 83 Marina, 455 porti polifunzionali e 237 punti d’ormeggio. Liguria, Sardegna e Friuli Venezia Giulia guidano la classifica dei Marina con 12 strutture. L’Italia ha quindi tre unità da diporto per posto barca (465.578 parco nautico, 537 tra marine e porticcioli, 157.567 posti barca). Per le patenti nautiche si segnalano nel 2015 21.995 nuove patenti e 63.112 rinnovi o sostituzioni.

Nautica in Cifre 2016 è una realizzaione di UCINA con la supervisione scientifica del Prof. Marco Fontis (Fondazione Edison, Università Cattolica Milano) e il coordinamento editoriale dell’ingegner Stefano Pagani Isnardi, responsabile Ufficio Studi UCINA.

www.ucina.net

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