Le poppe a S nei Laser/ILCA, uno studio di WB ne dimostra i benefici

Helsinki– La tecnica in poppa nelle derive singole si è evoluta enormemente negli ultimi dieci anni. La tecnica di conduzione a “S” in presenza di onde, con rollio in fase con le stesse e regolazioni della scotta, porta a decisi benefici.
Nel Finn, che prevede il free pumping oltre i 10 nodi, la tecnica è ormai imprescindibile. Ma anche nei Laser (adesso ILCA), tale modalità di conduzione è sempre più obbligatoria se si vuole essere competitivi nei lati di poppa, che possono portare a guadagni o perdite ben più grandi di quanto accada nelle boline.
Certo, negli ILCA, dove il pompaggio libero non è previsto, occorre muoversi rispettando il regolamento, ma anche nel singolo olimpico, con molto allenamento specifico, tale tecnica di conduzione è ormai lo standard.

A dimostrarlo arriva un eccellente studio diffuso dalla veleria finlandese WB, che ha utilizzato una tesi dottorale di Riley Schutt della Cornell University. Come era già avvenuto per studi analoghi nei Finn, Schutt ha dotato un ILCA di videocamere e sensori, che hanno portato al video che segue:

Come si può vedere, il beneficio di una poppa a S, con rollio in fase con il vento e le onde e regolazione della scotta, nei limiti ovviamente del regolamento, può portare a un a velocità media di 0,6 nodi superiore rispetto a una poppa “dritta” con il solo sbandamento sopravvento, come era norma appunto fino a una decina d’anni fa.
Tale delta di velocità può portare a guadagni di 150-200 metri in un solo lato di poppa.

Fondamentale, quindi, imparare a muovere il peso del corpo da destra a sinistra in fase con le onde e con il movimento della scotta. Decisivi, secondo lo studio, sono i vortici che si creano alternativamente in uscita dalla parte alta e dalla parte bassa della balumina della randa.