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Mondiale J/70, dura presa di posizione della Classe italiana contro le barche che hanno infranto le regole di stazza (la lista)

Porto Cervo- Alla vigilia del super Mondiale della classe J/70, che inizia domani a Porto Cervo con l’organizzazione dello Yacht Club Copsta Smeralda e ben 166 monotipi iscritti, arriva un’importante e decisa presa di posizione da parte della classe italiana J/70 su alcune presunte irregolarità di stazza verificatesi negli ultimi mesi da parte di alcuni team.

Le operazioni di stazza a Porto Cervo hanno evidenziato diversde imbarcazioni irregolari, con episodi di armatori che non si sono presentati o che avrebbero frettolosamente provveduto a sostituire le chiglie dei loro J/70. Una situazione che, se da un lato conferma il J/70 come il monotipo più in voga del momento (166 barche iscritte sono davvero un numero impressionante), dall’altra ripropone l’antico tema dei “taroccamenti” nella monotipia. Fa pensare anche il fatto che vi siano stati operatori che propongono messe a punto che travalicano i limiti dei regolamenti di stazza. Niente di nuovo per carità, e la storia del J24 negli Anni Ottanta e Novanta ne è l’esempio più noto (barche addirittura “affondate” o armatori “pentiti” che raccontarono delle modifiche illegali apportate).

Il Comunicato dice chiaramente che la monotipia è stata infranta e che si aspetta misure da parte degli organizzatori sulla non ammissibilità delle barche che avrebbero infranto il regolamento di stazza. Lo riportiamo qui integralmente.

Qui la lista degli iscritti e la suddivisione in batterie.

Con un comunicato affisso alle 19, il comitato organizzatore del J/70 Worlds, in accordo con le RRS, la classe internazionale e la classe italiana, ha rifiutato l’iscrizione delle seguenti barche:
GBR 910
ITA 570
ITA 922
ITA 949
ITA 1269
ITA 1088
RUS 667

Non sono stati comunicati i nomi delle imbarcazioni. Andando a consultare le pre-entry list e le classifiche della stagione 2017 sul sito della classe italiana, si risalirebbe alle seguenti barche:
GBR 910 Vertigo (Salvi)
ITA 570 Viva (Molla)
ITA 922 Non identificata (le nostre scuse all’armatore Alessio Querin, precedente proprietario della barca, totalmente estraneo alla vicenda visto che ha venduto questo J/70 mesi fa, da noi erroneamente citato)
ITA 949 Calvi Network (Alberini), che risulta però anche nella lista iscritti
ITA 1269 Mascalzone Latino Junior (Achille Onorato)
ITA 1088 Rush Diletta 2 (Moccheggiani/Visintin)
RUS 667 New Territories (Semenov)

Dispiace notare come su sette barche ben sei siano italiane.

COMUNICATO UFFICIALE J/70 ITALIAN CLASS

A seguito dei recenti illeciti riscontrati nelle fasi di stazza delle imbarcazioni iscritte al Campionato Mondiale Audi J/70 World Championship, J/70 Italian Class desidera esprimere alcune considerazioni in merito a quanto accaduto.

Consci delle esperienze passate e della necessità di mantenere la più stretta monotipia, l’attuale Consiglio ha deciso di coinvolgere, investendo risorse anche economiche, due nuovi stazzatori che facessero proprie le conoscenze e gli strumenti necessari al fine di garantire, anche in ottica futura, la più stretta osservanza delle regole.

Grazie anche alla suddetta scelta e alla presenza della Classe Internazionale, una volta a Porto Cervo è stato possibile evidenziare la non conformità di alcune imbarcazioni che, nel dettaglio, presentavano manomissioni nella chiglia.

Le operazioni di stazza allo YCCS

Il regolamento di Classe non lascia spazio a interpretazioni: non è consentito apportare alcun tipo di modifica alle imbarcazioni, eccezion fatta per minimi aggiustamenti dovuti ad imperfezioni ed inestetismi dell’appendice.

Coloro ai quali, al momento della stazza, sono state evidenziate difformità nell’imbarcazione, hanno evidentemente violato il regolamento traendone improprio vantaggio, commettendo inoltre un illecito sportivo che non solo ha influito sui risultati dei colleghi armatori che si sono comportati correttamente, ma ha anche violato i valori di sportività e lealtà su cui J/70 Italian Class pone le sue basi.

J/70 Italian Class, oltre ad aver stigmatizzato il comportamento dei suddetti armatori, si è fatta immediatamente parte diligente con tutte le parti in causa ed ha richiesto all’Organizing Authority e alla Giuria internazionale del Campionato di esprimersi riguardo l’ammissibilità delle suddette imbarcazioni all’Audi J/70 World Championship.

J/70 Italian Class, indipendentemente dalla conferma o mancata accettazione di tali imbarcazioni alla manifestazione Audi J/70 World Championship, si riserva la possibilità di intraprendere azioni disciplinari nei confronti degli armatori della Classe Italiana responsabili delle sopraelencate manomissioni.

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5 Comments

  1. giuseppe
    September 11, 2017 @ 16:54

    una punizione esemplare per coloro che hanno manomesso l’imbarcazione. Si chiama doping .

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  2. Stefano
    September 11, 2017 @ 20:19

    …fino a quando noi Italini continuiamo a fare ste figure di merda… dove pensiamo vada il nostro pese? 5/7 barche… di fatto tutte. Quest’anno ci siamo beccati scugnizza, che da quanto letto aveva di fatto un dopoio scafo e i j70… scualificati tutti a vita! Ma povera italia

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  3. J70schifo
    September 12, 2017 @ 04:53

    Un paio di precisazioni:
    1. Tutti i J70 hanno le appendici modificate (Chi più chi meno)
    2. Se le dime erano disponibili agli armatori molto prima del mondiale (e non uscite a sorpresa) ogni barca poteva verificarsi
    3. Le barche uscite dal cantiere fanno tutte schifo con 12 nodi di vento in poppa va in risonanza la pinna
    4. La classe ha toppato in piena uscendo ad un mondiale con delle dime mai tirare fuori in Europa..

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  4. cris
    September 12, 2017 @ 06:35

    Solo i J24? Ricordiamo anche la non monotipia dei Soling di produzione di un noto cantiere danese negli anni ’70!!!!!!!

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  5. Marco
    September 12, 2017 @ 07:41

    ma ITA 1269 non è MASCALZONE LATINO JR?

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