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Mondiale Laser: titolo a Nick Thompson, superba prova di Marco Gallo (quinto), bene anche Coccoluto (13) e Marrai (14). L’Italia del Laser c’è e va forte

Nuevo Vallarta, Messico- Marco Gallo (Fiamme Gialle, 12-2 nelle due prove finali di oggi) conclude con uno splendido quinto posto il Mondiale Laser in Messico. Per il timoniere salernitano (22-5-1-14-5-8-11-2-50-14-14-5-12-2), che finisce a soli 5 punti dal podio, è il miglior risultato in carriera. Titolo all’inglese Nick Thompson (41-9 oggi) che deve controllare il francese Bernaz nella prova finale dopo essere incappato in una brutta tredicesima prova. Terzo posto per l’olandese van Schaanderburg. Per Thompson, che a Rio disputerà la sua prima Olimpiade, è il secondo titolo mondiale Laser consecutivo. Bene anche Giovanni Coccoluto 13esimo (e che oggi vince race 13 e fa 5 in race 14) e Francesco Marrai, 14esimo (Garnell Sailing Team, Fiamme Gialle, oggi 4-40). 50.Spadoni.

Marco Gallo
Marco Gallo

Tre italiani nei primi 15 al Mondiale Laser: non si era mai visto un risultato simile dei nostri nella rassegna iridata del singolo olimpico. Da segnalare anche come tutti e tre siano stati in grando di vincere una prova al Mondiale, Marrai e Coccoluto in quelle di finale tra i migliori 56. Non solo, siamo stati l’unica Nazione a piazzare tre timonieri nei 15. Un risultato eccellente, che dimostra la crescita collettiva della classe Laser italiana e che il buon lavoro paga sempre.

Francesco Marrai
Francesco Marrai

Concluso il Mondiale l’attesa è ora per la prova che Francesco Marrai, l’azzurro selezionato per Rio, fornirà in quella che è la sua prima Olimpiade. Una regata che il livornese affronterà con il precedente della vittoria al Test Event del 2015 in quello stesso campo di regata.

Giovanni Coccoluto
Giovanni Coccoluto

Un risultato che arriva proprio nell’anno della maggiore confusione tra gestione italiana della classe (AICL) e gestione internazionale (ancora in mano a Assolaser/ILCA), che ha reso complicata la gestione dell’attività dei giovani laseristi italiani. Il lavoro paga. Bravissimi tutti e tre e complimenti anche al tecnico Alp Alpagut.

Da notare anche come in una settimana l’Italia abbia ottenuto due quinti posti nei mondiali dei due singoli olimpici, prima il Finn con Giorgio Poggi e ora il Laser con Marco Gallo. Prosaegue la crescita lenta ma costante della vela azzurra, ormai sempre più presente al massimo livello. Ne sarà felice il DT Michele Marchesini e chiunque ami la vela olimpica tricolore.

Nuevo Vallarta, Messico- Francesco Marrai vince regata undici al Mondiale Laser ed è poi costretto al ritiro (per la seconda bandiera gialla del campionato) nella dodicesima. Marco Gallo (Fiamme Gialle) ottiene un buon 14-5 e sale fino al settimo posto nella generale. Marrai (Garnell Sailing Team, Fiamme Gialle) è dodicesimo. Giovanni Coccoluto fa seguire un ottimo secondo in regata 12 a un 32esimo. L’Italia del Laser, insomma, c’è, è protagonista e dimostra una crescita costante. Segue 45.Spadoni

In testa alla classifica ancora il britannico Nick Thompson, davati al francese Bernaz e all’argento di Weymouth, il cipriota Pavlos Kontides.

Nick Thompson
Nick Thompson

Oggi in programma le ultime prove del Mondiale. Come noto la classe Laser non disputa la Medal Race nel formato del suo appuntamento iridato.

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3 Comments

  1. Stefano Antonelli
    May 23, 2016 @ 17:24

    Cosa c’entra AICL e la diatriba FIV – ILCA con gli altleti Laser alla World Cup in Messico?
    Sarebbe gradito un chiarimento.
    E’ bene ricordare che quella Laser è una classe internazionale, come tutte le altre, e vigono le regole della classe internazionale secondo gli accordi tra Classe e ISAF.

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    • Michele Tognozzi
      May 23, 2016 @ 17:38

      Beh, come cosa c’entra? Come lei giustamente dice la ILCA, classe Laser internazionale, riconosce ancora Assolaser, che a sua volta non ha più alcuna attinenza con l’attività italiana, gestita da AICL, riconosciuta dalla FIV ma non da ILCA. Gli italiani al Mondiale in Messico regatavano a titolo personale, come lei certo sa. Le classi internazionali a volte sono anche potenti lobby. Per regatare in Italia occorre la tessera FIV e quella AICL, per farlo all’estero quella Assolaser che però non è riconosciuta dalla FIV. Ci pare che di chioarimenti ai poveri laseristi italiani ne dovrebbero essere dati molti… non le sembra?

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  2. Stefano Antonelli
    May 23, 2016 @ 17:53

    Attenzione! FIV è una società di diritto privato mentre le associazioni di classe sono, appunto, associazioni (non-profit) che fissano accordi specifici con ISAF nell’interesse della vela agonistica; nel caso ILCA trattasi, adesso, di vela Olimpica. I latini dicevano “ubi maior minor cessat”… quindi il rapporto FIV – ILCA dovrebbe essere concettualmente ribaltato. Mentre FIV rappresenta i velisti italiani – e neanche tutti – ILCA rappresenta tutti i Laseristi a livello mondiale. FIV ha deciso in assoluta autonomia di mettersi fuori dalle regole internazionali ILCA solo per 1 motivo: IL CONTROLLO DELLA RANKING NAZIONALE.
    Non sarebbe bastato eleggere un novo board all’assemblea dei timonieri Assolaser, perchè in quel caso sarebbero valse ancora le regole ILCA. FIV doveva disconoscere Assolaser per creare una scatola vuota, chiamata AICL, per controllare la Ranking. Tutto ciò senza badare, o peggio ancora, senza pensare che ci sarebbero state conseguenze per la vela Laser italiana. Jeff Martin non poteva, giustamente, approvare un’azione di quel tipo promossa da un’autorità nazionale a discapito dell’autoregolamentazione faticosamente costruita da ILCA.
    In conclusione: non è FIV che non riconosce Assolaser, è ILCA che non riconosce FIV!
    UBI MAIOR MINOR CESSAT!

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