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Olimpiadi di Tokyo, il CIO prende tempo e ci spera ancora. Anche la RYA sospende l’attività fino al 30 aprile

Losanna– IL CIO e il Giappone ci credono ancora. Obiettivo, poter far svolgere le Olimpiadi di Tokyo nella data prevista. Mentre tutto lo sport mondiale è alle prese con una riorganizzazione, il Comitato Olimpico Internazionale ha comunicato oggi che al momento “IL Cio resta pienamente impegnato con i Giochi di Tokyo 2020, e con più di quattro mesi prima dei Giochi non c’è bisogno di nessuna drastica decisione in questa fase; ogni speculazione in questo momento sarebbe contro produttiva”.

Versione originale: “The IOC remains fully committed to the Olympic Games Tokyo 2020, and with more than four months to go before the Games there is no need for any drastic decisions at this stage; and any speculation at this moment would be counter-productive”.

Con il già annunciato spostamento dell’Europeo di calcio al 2021, tutti i principali eventi della stagione sono in stand by. Per la vela, sappiamo già che per il mese di aprile l’attività nazionale in Italia sarà impossibile, anche se restano alcune speranze di svolgere almeno parte di quella Zonale da Pasqua in poi, se i risultati dell’azione del Governo italiano saranno positivi, come sembra possibile osservando con attenzione la curva di crescita in questi giorni.

Il CIO ha specificato che le qualificazioni ancora in corso saranno recuperate appena possibile, rispettando i criteri stabiliti, anche se in diversi casi proprio il tempo sembra mancare. Nel caso della vela, per esempio, vi sono ancora alcune delle ultime qualificazioni nazionali da disputare, tra cui quelle previste per l’Europa nell’annullata World Cup di Genova.

I piani della Federazione Italiana Vela sono ovviamente quelli di attendere le direttive del Governo dopo la scadenza del 3 aprile, a cui seguiranno quelle del CONI e delle varie Regioni. Le prime ipotesi parlano di una ripresa dai primi di maggio e di una ristrutturazione del calendario degli eventi, rinviati nel secondo semestre dell’anno.

L’Italia dovrebbe, se le tendenze saranno confermate, uscire per prima dalla crisi, anche se per una ripresa completa dell’attività sportiva negli eventi nazionali occorrerà che i rischi di nuovi contagi siano scomparsi su tutto il territorio italiano. Spagna, Francia e Germania seguono i numeri italiani con circa 9/10 giorni di ritardo, come evidenziato da questo grafico, per cui l’attività a livello internazionale, che si basa ovviamente anche sulla libera circolazione di persone e mezzi, dovrebbe riprendere in un secondo momento.

Ultimo in ordine di tempo a essere stato rinviato è l’Europeo Optimist previsto a giugno in Estonia, che dovrebbe essere recuperato più avanti. Il sempre affollato Master Finn, previsto a Port Zelande, Paesi Bassi, previsto in maggio è stato invece annullato.

L’America’s Cup, con gli eventi di Cagliari, che Luna Rossa vorrebbe rinviare, e Portsmouth prima della fase finale ad Auckland potrebbe rivedere addirittura tutti i suoi programmi dei prossimi dodici mesi.

La stessa Royal Yachting Association, la federazione britannica di vela, ha annunciato oggi che tutte le sue attività, allenamenti ed eventi, sono sospese fino al 30 aprile prossimo.

L’unico dato certo è che, senza psicosi, alla data di oggi si può solo attendere i risultati delle politiche sanitarie in atto e valutare cosa fare dopo le decisioni che il Governo prenderà alla scadenza degli attuali Decreti legge prevista per il 3 aprile. Un incontro virtuale valutativo della situazione tra il presidente FIV Francesco Ettorre, i presidenti di Zona e i segretari di classe dovrebbe avvenire verso il prossimo 25 marzo.

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